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Incidenti stradali, in aumento nella Fase 2 del Covid-19

Aumentano gli incidenti automobilistici in Italia in concomitanza con l’inizio della Fase 2 del Coronavirus, con i cittadini che sono disabituati a guidare da mesi di stress e di inattività.

Aumentano gli incidenti auto in Italia, i cittadini sono disabituati a guidare da mesi di stress e di inattività dovuta la lockdown da Coronavirus. Nei giorni di quarantena c’è stato un vistoso calo ma il numero di sinistri è tornato a salire con l’inizio della Fase 2 del Covid-19. Il grido d’allarme viene lanciato dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, Alberto Pallotti, che denuncia anche un calo dei controlli da parte della Forze dell’Ordine.

Incidenti stradali in aumento nella Fase 2 del Covid-19

Purtroppo gli incidenti stradali sono in aumento proprio in concomitanza con la partenza della Fase 2 del Covid-19. Un 23enne si è schiantato con la sua moto nei pressi dell’uscita della variante di Santa Maria Caputa Vetere. Il mezzo a due ruote si è diviso in due ed il giovane è volato per diversi metri. A Bellizzi, in provincia di Salerno, un incidente avvenuto sulla strada provinciale di collegamento con il comune di Montecorvino Rovella, è costato la vita ad un uomo di 37 anni mentre i tre passeggeri sono rimasti gravemente feriti.

incidenti auto stradali
Con l’inizio della Fase 2 è tornato a salire il numero di incidenti auto in Italia (foto di repertorio)

Nel centro di Giugliano (provincia di Napoli) una bambina è stata travolta da una macchina e trasportata d’urgenza al Santobono di Napoli. Ad Orbassano, in provincia di Vercelli, è scomparsa una 66enne impattata con la sua auto contro un camion; a Codroipo una giovane mamma è volata in cielo in uno spaventoso scontro. Sono solo alcuni esempi delle tragedie consumatesi in tutta Italia a partire dal 4 maggio, ovvero al termine delle restrizioni totali dovute al DPCM del Governo Conte.

Incidenti stradali in aumento, servono più controlli da parte delle Forze dell’Ordine

I controlli intensificatisi nella fase del virus sono ormai un ricordo, è la denuncia dell’Associazione: “a breve potremmo ritornare ai numeri di qualche mese fa in relazione alle morti sulle strade – dichiara il Alberto Pallotti, presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus – il governo ha scelto di limitare le libertà costituzionali per fronteggiare l’epidemia da Coronavirus con misure che non hanno procedenti nella storia italiana.

Alberto Pallotti, presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus
Alberto Pallotti, presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus

Il cittadino va protetto perché non sa proteggersi da solo? Se questo è il ragionamento allora deve valere anche per gli incidenti stradali, che ricordo fanno 1 milione di morti l’anno al mondo. Perché lo stato non interviene con i decreti che hanno fatto in questo periodo? Forse le morti sulla strada stanno bene a qualcuno?

I cittadini sono disabituati a guidare da mesi di stress e di inattività, è logico che, in questa situazione di terrore psicologico, i rischi aumentino e, di conseguenza, anche i controlli devono aumentare, anziché diminuire.

Incidenti stradali, in aumento nella Fase 2 del Covid-19
La causa degli incidenti è da ricercare dal disabituarsi a guidare durante il lockdown imposto per l’emergenza Covid-19

Abbiamo avuto migliaia di agenti pronti a controllare e denunciare le persone che facevano una passeggiata, ma lo stesso deve avvenire per chi sceglie di guidare macchine inadeguate, non assicurate, dopo aver bevuto oppure consumato sostanze stupefacenti. Il Coronavirus è’ più pericoloso degli incidenti stradali? I numeri per adesso dicono di no”.

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