Incidente safety car della F1 a Monza, la causa
A Monza la safety car guidata da Bernd Mayländer è finita contro le barriere di protezione sulla via di fuga della curva "parabolica". Analizziamo cosa è successo e le cause che hanno provocato la perdita del controllo del mezzo.
Il Gran Premio d’Italia, vinto dalla Ferrari di Leclerc, è stato ricco di colpi di scena fin dall’inizio, ancor prima che i piloti scendessero in pista a Monza. Infatti, il giovedì la safety car si è schiantata all’esterno della curva Parabolica dell’Autodromo di Monza durante le prove libere.
La safety car dell’incidente a Monza
Al volante dell’Aston Martin Vantage finita contro le barriere vi era Bernd Mayländer. Analizziamo cosa è successo e le cause che hanno provocato la perdita del controllo del mezzo.
L’incidente, da cui è uscito fortunatamente illeso il pilota, è avvenuto durante i consueti giri di pista liberi effettuati dai piloti della safety car e dell’auto medica per allenarsi e ispezionare la pista nel giorno in cui non girano le monoposto.
Cosa è successo, cause dell’incidente della safety car a Monza
Durante i test del giovedì, la Safety Car solitamente gira a velocità più alte rispetto a quelle di gara. Bernd Mayländer, pilota della Safety Car dal 2000, è praticamente rimasto senza freni a causa di un problema tecnico alla staccata della curva Parabolica.
La curva, recentemente ammodernata con un leggero banking per migliorare il drenaggio, potrebbe anche aver favorito una velocità maggiore di percorrenza, ma la causa più accreditata è quella del problema tecnico. Anche l’Aston Martin ha annunciato un’indagine sull’accaduto per fare chiarezza sulle cause che hanno portato alla rottura dei freni. Qualcuno ha anche ipotizzato cause provenienti dai pneumatici o da una sospensione.
Una “scordolata” all’uscita dell’Ascari potrebbe essere la causa
Altra ipotesi sulla causa dell’incidente della safety car della F1 a Monza potrebbe essere che Bernd Mayländer si sia ritrovato senza freni alla staccata della parabolica, con il pedale andato a fondo alla prima frenata. Questa situazione si verifica solitamente a seguito di uno “scordolamento” (percorrenza con le ruote destre sul cordolo indicato in rosso sulla foto) all’uscita della curva ASCARI, a seguito del quale si innescano forti oscillazioni del gruppo ruota che potrebbero aver provocato il classico rientro dei pistoncini delle pinze destre (più probabile quella anteriore).
Tra l’altro, guardando bene il video, si vede che alla prima frenata l’Aston punta a SX avendo probabilmente la pinza destra con i pistoncini rientrati e questo movimento ha causato poi il testacoda della vettura. I freni della Aston sono di altissime prestazioni, carboceramici con diametro da 410 mm anteriori, pinza a sei pompanti e 360 mm posteriori con pinza a 4 pompanti. La Vantage F1 Edition monta pneumatici anteriori ultraperformanti nella misura 255/35 R21 e 295/30 R21 posteriori.
Manovra salvavita?
Secondo diverse fonti, Mayländer, riscontrando un malfunzionamento dei freni, avrebbe tentato di controllare la vettura inducendo un sovrasterzo al fine di evitare un impatto frontale con le barriere.
I piloti sanno bene che in pista dopo aver percorso un tratto su cordoli (quelli non lisci ma dentati che provocano vibrazioni del gruppo ruota) è sempre vitale far riavvicinare i pistoncini premendo il pedale del freno prima della staccata, usando anche il piede sinistro mentre il destro è impegnato a premere a fondo il pedale dell’acceleratore.
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