Incentivi auto, fondi Ecobonus in esaurimento a marzo
I fondi dell’Ecobonus per le auto tradizionali con emissioni comprese fra i 61 e 135 g/km secondo le stime si esaurirà il 25 marzo. Le associazioni di categoria chiedono al Governo il rifinanziamento degli incentivi.
Il mercato dell’auto sta vivendo un periodo di forte crisi, accentuata dagli effetti economici negativi della pandemia da Covid-19. Il crollo fino ad ora è stato contenuto soprattutto grazie agli incentivi introdotti con la Legge Finanziaria per il 2021, anche per le autovetture con emissioni di CO2 comprese tra 61 a 135 gr/km, che sono decisamente più interessanti per la maggior parte degli automobilisti italiani di quelli in vigore per le auto con emissioni comprese tra 0 e 60 gr/km di CO2.
Le auto elettriche crescono costantemente ma rappresentano solo il 2,4% di quota.
Incentivi auto CO2 esauriti, situazione fondo Ecobonus
Come era facile prevedere i bonus per le auto con più mercato si stanno esaurendo mentre i bonus alle auto “verdi” (da 0 a 60 gr/km di emissioni di CO2) è più che sufficiente per far fronte alle richieste nell’intero anno, come è accaduto anche negli ultimi due anni, lo stanziamento per le vetture con alimentazione tradizionali con emissioni non superiori a 135 gr/km di CO2 si sta esaurendo molto rapidamente.
Dal giorno dell’apertura delle prenotazioni degli incentivi 2021, cioè dal 18 gennaio al 28 febbraio 2021, ben 155 dei 250 milioni stanziati per l’acquisto di queste auto sono stati prenotati e su questa base si può prevedere che lo stanziamento si esaurirà intorno al 25 marzo.
Incentivi auto 2021, fino a quando sono disponibili
Nel mese di aprile le vendite potrebbero essere ancora sostenute dagli incentivi già prenotati, ma da maggio, l’effetto congiunto dell’accelerazione della pandemia e della fine degli incentivi potrebbe stritolare il mercato dell’auto.
Associazioni di categoria: “rifinanziare gli incentivi per le auto tradizionali”
“Il dato sulle immatricolazioni di febbraio conferma la pesante condizione in cui versa il mercato dell’automotive, una situazione critica che fa presagire un drammatico e ulteriore peggioramento quando prevedibilmente a fine marzo, inizio aprile, i fondi destinati agli incentivi saranno esauriti”, avverte Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere.
“Auspichiamo – aggiunge – che il Governo faccia propria l’analisi sui dati sconfortanti del settore e decida di rinnovare quanto prima il sistema degli incentivi, il cui utilizzo sta dimostrando un grosso beneficio ambientale.
Le nostre valutazioni, basate sui dati delle vendite, indicano che l’incentivazione governativa dei mesi estivi è stata usata per il 60% per l’acquisto di auto ‘verdi’ ed Euro 6 a fronte della rottamazione di vetture obsolete e inquina“.
“La Legge di Bilancio ha destinato stanziamenti sufficienti per le autovetture elettriche e a basse emissioni, ma per consentire alle case auto di proseguire verso la transizione all’elettrico, in questa fase, è necessario incentivare anche la vendita di vetture tradizionali di ultima generazione Euro 6d, verso le quali si indirizza oggi l’80% della domanda – dichiara Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor.
E’ infatti con i proventi delle vendite di questo tipo di vetture che le case auto traggono le risorse per sostenere gli investimenti necessari per procedere verso la mobilità elettrica. Inoltre – conclude – è indispensabile che il Recovery Plan preveda interventi significativi per sostenere il settore dell’automobile che è strategico anche per la transizione ecologica”.
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