Incentivi auto 2022, appello al Governo per nuovo Ecobonus
Adiconsum, Anfia, Anie, Assofond, Class Onlus, Motus-E, Ucimu firmano l’appello al Governo per un piano strutturale di sostegno alla mobilità elettrica.
Le associazioni automotive , soprattutto quelle che promuovono la mobilità elettrica, in un comunicato congiunto tornano a chiedere a gran voce il rifinanziamento dell’Ecobonus, esaurito nel 2021. Nella Finanziaria 2022 infatti non ci sono nuovi incentivi per l’acquisto di auto nuove, elettriche, ibride, benzina e diesel.
Il mancato rinnovo dell’Ecobonus potrebbe dare il colpo di grazia al mercato auto, già alle prese con la crisi post Covid e quella dei semiconduttori.
Ecobonus e nuovi incentivi auto 2022
Le associazioni firmatarie dell’appello al Governo per il ripristino dell’Ecobonus auto nel 2022 sono: Adiconsum, Anfia, Anie, Assofond, Class Onlus, Motus-E, Ucimu. A loro si sono unite le imprese oltre ai lavoratori delle filiere produttive e commerciali dell’automotive, delle fonderie, dei macchinari industriali, dell’energia e della mobilità elettrica.
Appello al Governo
I firmatari del comunicato congiunto lamentano perciò un possibile rallentamento dello sviluppo della mobilità elettrica, incentivata finora soprattutto dai cospicui bonus statali. Inoltre nella loro missiva al Governo chiedono un “piano d’azione” per una maggiore diffusione delle auto elettriche in Italia.
L’appello è finalizzato a definire un piano strutturale per la mobilità elettrica. Nella Legge di Bilancio 2022 lamentano la totale assenza di una strategia per la transizione energetica del settore automotive e per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica private.
Auto elettriche senza incentivi
Senza interventi strutturali ipotizzano che nel 2022 la quota di mercato dei veicoli a zero o ridottissime emissioni precipiterà: mentre l’anno scorso è iniziato con una quota del 4,7% e si è concluso con il 13,6% di dicembre, quest’anno rischia di assestarsi su valori tra il 6 e il 7%.
Piano per l’auto elettrica in Italia
Senza interventi l’Italia sarebbe meno competitiva nel confronto con altri Paesi. I firmatari dell’appello ritengono critica e strategicamente pericolosa la totale assenza di programmazione e di misure adeguate al momento storico e al peso industriale, economico e sociale dei comparti rappresentati.
Pertanto chiedono al Governo di intervenire fin da subito con un piano d’azione e dare un segnale importante al Paese.
Di seguito le proposte per lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia.
- Prosecuzione dell’Ecobonus nel triennio 2022-24 con una progressiva rimodulazione degli incentivi nel tempo.
- Interventi per le infrastrutture di ricarica private: prosecuzione del credito di imposta del 50% per le utenze domestiche, le piccole imprese e partite IVA e una misura per lo sviluppo della ricarica all’interno dei condomini. Inoltre andrebbe aggiunta l’inclusione delle spese per la ricarica nei sistemi di welfare aziendale, come oggi già avviene per le carte carburante, e la previsione di una specifica tariffa elettrica dedicata alla mobilità privata, simile alla tariffa domestica.
- Misure a sostegno della riconversione industriale e dei lavoratori, indispensabili per non perdere competitività.
Leggi anche:
? Incentivi niente Ecobonus nella Manovra 2022
? Vietata in Italia la vendita di auto e furgoni termici dal 2035
? Fine del motore endotermico, stop a diesel e benzina, le date
? 60.000 posti di lavoro a rischio in Italia con l’auto elettrica
? Crisi nel settore automotive
? Tutte le notizie aggiornate su incentivi auto ed Ecobonus
→ Cosa ne pensi? Fai un salto sulla discussioni sul FORUM!