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Hyundai, maxi richiamo per la sostituzione delle batterie sulla Kona

E' partito il maxi richiamo globale del marchio coreano per 80.000 Kona elettriche il cui costo sarà sostenuto dalla LG Cheam per il 70%. La spiegazione tecnica della causa del malfunzionamento a livello di singola cella dovuto ad una problema sui materiali utilizzati

Quello per la Kona, l’auto elettrica più venduta Hyundai, è la prima sostituzione di massa a livello globale della batteria di trazione condotta da una casa automobilistica. Hyundai ha deciso di far partire il maxi richiamo per oltre 82 mila auto elettriche a rischio incendio causato dalle batterie di trazione prodotte dalla LG Energy Solution, grosso problema per il quale è intervenuto anche il Ministero dei Trasporti coreano.

Vista di profilo nuova Hyundai Kona Electric
Hyundai Kona Electric con batterie LG Chem

Maxi richiamo sostituzione batterie Hyundai Kona

Quello Hyundai è il primo maxi richiamo per la sostituzione delle batterie, un’operazione da 900 milioni di dollari il cui costo, secondo l’agenzia di stampa Yonhap, se lo assumerà al 70% la LG. Il problema riguarda circa 76 mila Kona Electric e di alcuni esemplari di Ioniq Electric.

Una delle Kona che si è incendiata mentre era in carica probabilmente su una colonnina FAST mentre caricava alla massima potenza (foto Yonhap)

Incendio batterie Kona la causa: è colpa del materiale

Il problema alle batterie delle Kona elettriche, fornite da LG Chem, sarebbe causato da cortocircuiti sulle celle che hanno già provocato l’incendio di una quindicina di veicoli. Nello specifico, questo difetto riguarderebbe una parte strutturale delle celle stesse ovvero il separatore delle celle delle batterie agli ioni di litio che sarebbe di materiale troppo sottile fino a provocare la crescita dei dendriti nell’elettrolita e causare il cortocircuito.

Il separatore tra anodo e catodo è la causa di cortocircuiti e successivi incendi delle batterie agli ioni di litio
Il separatore tra anodo e catodo è la causa di cortocircuiti e successivi incendi delle batterie agli ioni di litio

Hyundai, riscontrò questo problema già a partire dal 2017 modificando il sistema di gestione della batteria per limitare la carica massima della stessa non oltre il 90%. Poi ad ottobre 2020 era partita una nuova campagna di richiamo per tentare la soluzione con un aggiornamento software valutando anche la sostituzione del pacco batterie.

L'incendio di una batteria agli ioni di litio dell'auto elettrica Kona di Hyndai
L’incendio di una batteria agli ioni di litio dell’auto elettrica Kona di Hyundai

Questa modifica infatti, secondo il ministero dei trasporti non ha annullato completamente il rischio di incendio. All’interno di ogni cella ci sarebbero ancora numerosi problemi non individuati; LG Chem inizialmente aveva respinto qualsiasi responsabilità.

Una situazione delicata per Hyundai

Hyundai, starebbe valutando la cessazione del contratto di fornitura con LG Chem, uno dei principali fornitori di batterie agli ioni di litio per l’industria automobilistica. Peraltro Hyundai deve gestire un’altra situazione delicata negli Stati Uniti, dopo che la International Trade Commission (ITC) ha dato ragione a LG in una disputa relativa alla violazione di segreti industriali, emettendo un ban di 10 anni per le SK Innovation sul territorio statunitense.

Hyundai Kona electric dopo un incendio
Hyundai Kona electric dopo un incendio

Per effetto di questa sentenza, Hyundai, come altri produttori automobilistici, non può fare affidamento a SK per le batterie delle auto elettriche vendute negli Usa, e deve ricorrere a LG.

Per la casa automobilistica si tratterà anche di una spesa ingentissima. Compresi i costi del primo richiamo, l’esborso complessivo potrebbe essere di diverse centinaia di milioni di euro. Hyundai e LG Energy Solution sarebbero in trattative su come dividere il costo della sostituzione degli accumulator.

Le auto elettriche si incendiano?

Difficilmente e possiamo dire che c’è sempre una causa quando parte un incendio dalla batteria di trazione. Di auto elettriche incendiate ne abbiamo già viste (poche) come la Tesla che ha preso fuoco all’interno di un’abitazione ma le fiamme non hanno risparmiato altre EV anche più diffuse come la francese Zoe. I casi di incendio di un’auto elettrica registrati sono però decisamente limitati e circoscritti.

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