La fine del motore a scoppio? Il futuro dell’auto quale sarà?
Il 2040 sarà la fine del motore a scoppio. Governi come quello Britannico hanno già fissato che per quella data non verranno più vendute automobili con motore alimentato a benzina o diesel, mentre Volvo ha annunciato che produrrà solo automobili completamente elettriche o ibride già dal 2019. Noi nel frattempo abbiamo approfittato della pausa estiva e abbiamo “ricaricato le batterie”, mai come ora è così giusto parlare di ricarica, visti i trend attuali del mercato, e nella rubrica Tech di CAR potete farvene un’idea, e magari farvi anche venire qualche dubbio, su cosa ci riserva il futuro. Vi anticipo per questo una pillola di questo articolo presente su CAR magazine in edicola a settembre 2017 dove si guarda un pò al nostro futuro automobilistico.
“Incredibili invenzioni che cambieranno il modo di guidare…”
IL MONDO DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA sta per affrontare un cambiamento epocale, affrontando regolamentazioni più severe e spostando la domanda dei consumatori verso una disgregazione
tecnologica. Le economie di oggi cambiano in modo velocissimo, innescate dallo sviluppo nei mercati emergenti, nell’aumento accelerato delle nuove tecnologie, nelle politiche di sostenibilità e nella modifica delle preferenze dei consumatori per quanto riguarda la proprietà. La digitalizzazione, l’aumento dell’automazione e nuovi modelli di business hanno rivoluzionato altre industrie, e l’automobile non sarà
un’eccezione. Queste forze stanno dando origine a quattro distorsive tendenze tecnologiche guidate nel settore automobilistico: mobilità varia, guida autonoma, elettrificazione
e connettività.
Tutto cambierà di conseguenza, dai veicoli, alle strade, alle città, ai servizi e tutto questo avrà implicazioni in tutti i settori industriali, tecnologici, di servizio e anche finanziari, dove i produttori di semiconduttori e software sembrano destinati ad essere quelli che ne beneficeranno di più, conseguentemente al crescente contenuto digitale dei veicoli. I Big Player si stanno gia muovendo sulle case costruttrici
di auto tradizionali e la corsa verso il futuro dei veicoli creerà una dispersione significativa tra vincitori e vinti, costituendo il passaggio in un’altra era.
Il mondo non sarà più lo stesso! Sarà come vivere nella San Angeles di Demolition Man? Vi ricordate il film con Silvester Stallone, Wesley Snipes e la giovane Sandra Bullok?
Le auto guideranno da sole, il sedile anteriore (che non sarà più del guidatore) potrà essere riorientato di fronte al sedile posteriore, in modo che i passeggeri possano conversare come fossero nei loro salotti, droni ci consegneranno i pacchi a casa (in alcune parti del mondo già avviene)… verrà bandito per legge il piacere di guida!
Ma come nel film hanno fatto i conti con l’imprevedibilità umana e del nostro pianeta?
Due dei nostri sono stati a Londra al recente “FT Future of the Car Summit” per cercare di capire qualcosa e provare a trarre qualche conclusione.
1 Il divertimento verrà eliminato – Il futuro è spinto da persone a cui non piacciono molto le auto. Le priorità sono la riduzione dell’inquinamento, la diminuzione del traffico e degli incidenti. Alla riunione FT
Future of Car è stata fatta luce sulle tendenze che stanno plasmando le auto del domani. Gli argomenti principali sono stati zero emissioni, connettività (veicoli che dialogano gli uni con
gli altri e con le infrastrutture stradali) e car sharing.
L’ultimo presentatore del giorno, il CEO McLaren Mike Flewitt, va contro corrente appoggiando il piacere di guida: “Non voglio un mondo tutto autonomo. Potete immaginare di scaricare un giro perfetto a Silverstone di Fernando Alonso, avere l’auto che vi guida in quel giro perfetto in maniera automatica, in modo da imparare da quest’esperienza. Ma poi la guidate per conto vostro.”
Questo è un modo fantastico per usare le nuove tecnologie.
2 Il mondo è imprevedibile – Maarten Sierhuis, direttore del centro ricerche Nissan, ha detto: “Dai dati grezzi, dobbiamo estrapolare una percezione del mondo e capire gli ostacoli. È dura [per
una macchina] distinguere tra un uomo in piedi ed un lampione. Inoltre il sistema deve prevedere cosa farà poi l’oggetto e cos’altro faranno tutti gli altri oggetti.”
Guidare nel mondo vero richiede prendere delle decisioni in modo rapido che richiederebbero una programmazione estremamente sofisticata. Ad esempio, passare con il rosso perché vi è stato chiesto
di farlo da un ausiliario del traffico o da un poliziotto. “Quando guidate, quante volte infrangete la legge nel traffico? Più spesso di quanto possiate immaginare”.
Prendendo spunto dalla sua esperienza alla NASA, crede che bisogna mantenere la figura umana, supervisionata da qualcosa come un controllo aereo del traffico.
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8 L’ansia per l’autonomia… – Le preoccupazioni che desta l’autonomia rallenteranno le diffusione delle vetture elettriche, e causeranno qualche turbamento tra coloro che hanno appena comprato la loro
prima vettura ibrida o elettrica, ma i numeri sono destinati a crescere nel corso degli anni.
Vogliono essere rassicurati, preferibilmente con strutture di ricarica ad ogni angolo della strada. Ford si è alleata con i suoi rivali tedeschi per costruire stazioni di ricarica ultraveloce in tutta Europa. Ma tutto questo potrebbe non essere abbastanza per dipanare i dubbi di chi fa una scelta green per la prima volta. Erik Fairbairn di POD, specialisti nella ricarica delle auto elettriche aff erma: “Non dovete riflettere le vostre vecchie abitudini sulle nuove tecnologie.”
La maggior parte delle vetture elettriche iniziano la giornata completamente cariche – a differenza di quelle a benzina o diesel che difficilmente iniziano la giornata con un pieno.
La ricerca di Fairbairn mostra come le persone si preoccupano fin troppo della disponibilità su strada delle stazioni di ricarica, e che in realtà poi le usano di rado.
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L’ARTICOLO COMPLETO è su CAR MAGAZINE in EDICOLA a SETTEMBRE 2017