Henry Morrogh, ci ha lasciato. Ciao maestro!
Ci ha lasciato all'età di 92 anni Henry Morrogh fondatore della scuola piloti Henry Morrogh che ha formato e portato in pista tanti piloti con le sue monoposto
Henry Morrogh, quindici lustri tutti dedicati a far del bene allo sport automobilistico. E adesso se ne è andato lasciando un buco nel cuore di tutti i piloti, dai dilettanti a quelli che sono arrivati fino in formula 1. Già, perché tra le sue grinfie ci sono passati più o meno tutti quelli che hanno messo il sedere su una monoposto o su un’auto da corsa.
Henry Morrogh
Henry Morrogh, classe 1931, irlandese trapiantato da 55 anni in Italia, ci ha lasciato il 26 Agosto all’età di 92 anni. Con le corse nel DNA, aveva iniziato col motociclismo per passare alle auto, con cui ottenne buoni risultati in categoria sport e monoposto, mettendosi in luce alla 24 Ore di Le Mans e tentando anche la scalata alla formula 1, cosa che ai tempi non era così impossibile e vincolata al vil denaro come oggi. Ma non se ne fece nulla, e allora nella sua mente scattò un’idea geniale: mettere tutta la sua esperienza di pilota al servizio delle giovani leve, insegnando l‘arte del correre in macchina in tutte le sue sfaccettature.
Scuola piloti Henry Morrogh
E così organizza la prima scuola di pilotaggio, trasferendosi prima negli Stati uniti per poi rientrare in Europa e stabilirsi in Francia, prima del grande passo verso l’Italia. E’ il 1968 e arriva a Vallelunga con una vecchia Austin e al traino tre Formula Ford: “Sono arrivato in Italia e mi sono subito reso conto che l’automobilismo era cosa da ricchi” – dichiarava il giovane Henry nella sua prima intervista – “ho così pensato che la mia scuola avrebbe dato l’opportunità di avvicinarsi al motorsport anche a gente meno benestante. Inoltre ho sempre amato il Belpaese, il vostro clima, la vostra cucina e soprattutto il vostro vino”.
In queste poche parole è sintetizzato tutto lo spirito di Henry: passione per l’automobilismo sportivo, voglia di trasmettere esperienza ed emozioni, ironia, piacere per una vita sana e serena, accompagnata da un bel calice di vino.
La Scuola Piloti Henry Morrogh stabilisce la sua sede a Vallelunga e da lì inizia un lungo percorso itinerante sui più importanti circuiti nazionali per diffondere il “verbo” del pilotaggio della auto da corsa. I primi tempi non sono facili, soprattutto perché il mondo delle corse in Italia mostra una certa riluttanza alle novità, ma la sua testardaggine tipica irlandese riesce pian piano a imporre il suo modo di pensare tra le giovani leve.
Trasferita la sede a Magione nella prima metà degli anni ‘70, è grazie all’apporto di giovani piloti che faranno strada che la scuola crescerà in maniera esponenziale, ed essere “formati” dal Maestro Henry diventa un segno distintivo per chi vuole emergere e far valere le sue qualità. Eddy Cheever, il pilota americano di Roma, inizia proprio con le monoposto di Morrogh diventando istruttore della scuola e trascinando una serie di giovani appassionati che cresceranno tra gli insegnamenti del Maestro irlandese fino ad arrivare ai massimi livelli: come lui, approderanno alla formula 1 gli allievi Elio de Angelis, Andrea de Cesaris, Piercarlo Ghinzani, Emanuele Pirro e il campione del mondo Jacques Villeneuve.
Il nome di Henry Morrogh e della sua Scuola Piloti diventano ora un punto di riferimento nel mondo del motorsport italiano ed europeo, e conseguentemente cominciano a fiorire altre strutture dedite alla formazione dei giovani piloti. Ma la mente vulcanica di Henry non si arrende, ed ecco che si inventa gli “esami di maturità”: dopo le lezioni di scuola, perché non fare gli esami in gara?
Formula Ford
Nasce così il Challenge Formula Ford, una serie di competizioni dedicate inizialmente agli allievi della Scuola disputate secondo il concetto inglese delle gare club come trait d’union tra il divertimento e l’impegno professionale. Le gare del Challenge consacrano una serie di nuovi piloti che poi avranno un seguito in monoposto, nelle sport e nelle gare turismo in circuito.
A fine del primo decennio degli anni 2000 Henry, ormai vicino agli ottanta, cede l’attività della scuola ad un ex allievo e pilota Giovanni Ciccarelli, che trasferisce la sede a Battipaglia sul Circuito del Sele e ridà nuovo ossigeno all’attività, affiancando alle classiche Formula Ford 1.6 e 1.8 monoposto di Formula 4, Formula Mirage, Formula 3 e Formula Renault.
In pochi anni la ribattezzata Henry Morrogh Drivers School ritorna ai vertici riconquistando un ruolo da protagonista nel mondo dell’automobilismo con grande soddisfazione del suo fondatore. “Ognuno, con un po’ di impegno, è in grado di pilotare una vettura da competizione”: una frase simbolo del grande Henry Morrogh, che resterà impressa nella memoria di tutti quelli che lo hanno conosciuto e che hanno avuto la fortuna di condividere i suoi insegnamenti e la sua spontanea simpatia.
Uno speciale dedicato ad Henry Morrogh sarà pubblicato sul magazine ELABORARE in edicola a novembre.
Ciao Maestro!
(Le esequie di Henry Morrogh si terranno mercoledì 30 agosto alle ore 15:00 presso la chiesa di S. Francesco, via di San Francesco 9, Anguillara Sabazia (RM))
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