Stop alla produzione di batterie si torna ai motori termici a Termoli
La gigafactory Stellantis di Termoli, da 40 GWh, è stata sospesa dalla joint venture ACC. Si torna a puntare tutto sui motori termici e ibridi come il FireFly
ACC, la joint venture tra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, ha annunciato ufficialmente la sospensione del progetto di costruzione di una fabbrica per batterie di auto elettriche a Termoli fino alla fine del 2024. Questa struttura, inizialmente prevista per essere operativa entro la fine del 2026, richiedeva un investimento totale di due miliardi di euro, con 350 milioni provenienti dai finanziamenti pubblici. Avrebbe dovuto impiegare circa 2.000 persone e produrre 40 GWh di batterie entro la fine del decennio.
Stop alla Gigafactory per batterie a Termoli si punta al motore FireFly
La gigafactory in Italia destinata alla produzione di batterie per auto elettriche doveva nascere a Termoli, ma probabilmente non vedrà mai la luce. La sospensione del progetto è attribuita principalmente alla diminuzione della domanda di auto elettriche. Inoltre, l’azienda ha indicato la necessità di aggiornare tecnologicamente le batterie da produrre per poter portare avanti il progetto.
Secondo i piani iniziali di Stellantis, la produzione attuale di cambi e motori doveva concludersi nel 2024, mentre nel 2026 sarebbero state avviate le prime produzioni di batterie. Ma alla luce dell’andamento del mercato dell’elettrico a Termoli si concentreranno ancora sulla produzione di motori termici, in particolare il FireFly mild hybrid, che sarà anche montato sulla nuova Fiat 500 ibrida, ovvero la 500e 100% elettrica riconvertita in termica.
I motivi della sospensione
Il processo di elettrificazione per Acc procede “più lentamente del previsto”, specialmente per i veicoli elettrici a batteria (Bev). Tra i vari fattori che contribuiscono a questo rallentamento, la joint venture cita “i prezzi elevati dovuti ai costi dei materiali e ai costi di produzione e sviluppo, che creano pressioni competitive”. Di conseguenza, i piani di industrializzazione e sviluppo dei prodotti devono essere adattati alle condizioni di mercato e al percorso di elettrificazione di Stellantis, che vedrà un aumento della produzione di veicoli mild hybrid in Italia e la crescita della produzione di motori per questi veicoli nello stabilimento di Termoli. Pertanto, la transizione sarà “graduale”.
La joint venture nel giustificare la sua decisione ha anche confermato l’intenzione di “ampliare lo spettro delle sue tecnologie”, avviando “una nuova fase di ricerca e sviluppo” per aggiungere una chimica a basso costo alle attuali batterie. Per industrializzare questi prodotti più economici, Acc prevede di posticipare i tempi di costruzione di Termoli.
Posti di lavoro a Termoli
La gigafactory di Termoli originariamente prevedeva un piano di formazione per il personale presso Douvrin, in Francia. In totale il sito di Termoli avrebbe impiegato circa 2.000 lavoratori, ma la sospensione del progetto solleva domande sul destino degli attuali posti di lavoro, suscitando le preoccupazioni dei sindacati che la definiscono inaccettabile. Questa fabbrica, infatti, rientrava nei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il ministro Adolfo Urso a sua volta ha annunciato che valuterà con la Commissione europea se le modifiche recentemente comunicate da ACC, inclusa la sospensione della costruzione, siano compatibili con i termini e le condizioni del finanziamento.
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