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Gigafactory, nasce il progetto Gigagreen

Il Politecnico di Torino partecipa al progetto europeo Gigagreen che punta a sviluppare e costruire le gigafactory del futuro per la produzione di celle per batterie sostenibili e sicure.

La diffusione della mobilità elettrica passa per le batterie ed in Italia per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo vuole avere un ruolo da protagonista attraverso il progetto Gigagreen, guidato dal Politecnico di Torino e finanziato dall’Unione Europea. L’iniziativa rientra nell’ambito del programma per la ricerca e l’innovazione Horizon Europe, con l’obiettivo di sviluppare processi di produzione di celle per batterie sostenibili e sicure.

Gigafactory Gigagreen

Per 48 mesi Gigagreen, formato da altri 16 partner provenienti da 8 diversi Paesi europei, lavorerà per realizzare la gigafactory sostenibile del futuro. Oltre al Politecnico ci sono anche Sustainable Innovations, ABEE, Solvionic, Leclanche, Nanomakers, Università di Parma, Università Politecnica di Valencia, Sintef, Inegi Porto, Cic Energigune, Arlanxeo, Alphanov, Manz Italy, CETIM e Johnson Matthey.

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Con il progetto Gigagreen l’Europa punta alla leadership della produzione di batterie al litio

Tutti insieme lavoreranno per realizzare la gigafactory sostenibile del futuro, posizionando l’Europa all’avanguardia del mercato globale nella catena del valore delle batterie agli ioni di litio, fondamentali per la prossima generazione di veicoli elettrici. Gigagreen è anche uno dei tanti progetti del partenariato Batt4EU che lavorano per la creazione di un panorama di ricerca e sviluppo UE, in grado di generare sinergie efficaci tra gli attori del mercato delle batterie e di contribuire al trasferimento della produzione di celle dall’Asia all’Europa.

Formazione per le gigafactory

Il gruppo di Elettrochimica del Politecnico di Torino coordina il progetto per lo sviluppo delle gigafactory del futuro, sfruttando la sua linea pilota per realizzare alcuni piccoli prototipi oltre alla caratterizzazione e testing.

Il Politecnico di Torino, infatti, è la prima Università italiana ad avere una piccola linea pilota utile allo sviluppo delle linee di produzione di celle agli ioni di litio che sono utilizzate nelle gigafactory europee. Inoltre, tale linea supporterà anche la formazione di nuove figure professionali così richieste a livello europeo: infatti, secondo le ultime stime, saranno necessari 800.000 nuovi lavoratori nel settore.

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Il Politecnico di Torino si occuperà della formazione di nuove figure professionali

Per rispondere a questa necessità di formazione, il Politecnico di Torino ha ideato un percorso ad hoc sull’energy storage con corsi specifici di formazione.

Gigafactory del futuro

Il progetto della gigafactory del futuro propone un piano di ricerca strutturato per sviluppare e scalare nuovi processi di produzione di elettrodi e componenti di celle che seguono un approccio Design to Manufacture (DtM). In sintesi, Gigagreen rappresenterà un punto di svolta per l’industria manifatturiera delle celle dell’UE, poiché si ritiene che i suoi risultati contribuiscano a una transizione graduale tra gli attuali metodi di lavorazione e la fabbrica di celle agli ioni di litio del futuro, basata su tecnologie più ecologiche, più economiche, più sicure, migliori, più pulite, digitalizzate e flessibili.

Gigafactory del futuro produzione batterie al litio
Le Gigagreen utilizzeranno nuove tecniche di lavorazione di elettrodi e celle come quella ad acqua e a secco

Grazie ai progressi apportati da Gigagreen, l’industria dell’UE sarà in grado di utilizzare rapidamente i risultati relativi alla lavorazione ad acqua e a secco, dopo il 2026, in modo da migliorare immediatamente le prestazioni e la competitività dell’industria grazie a materiali progettati e migliorati per funzionare e per essere lavorati in tali condizioni, e aprire la strada verso le tecniche di lavorazione degli elettrodi a secco come prossima rivoluzione tecnologica nella produzione degli ioni di litio.

Nuovi posti di lavoro nelle gigafactory del futuro

L’aumento della capacità di innovazione della catena di valore delle batterie a celle dell’UE, grazie all’adozione di elettrodi a base d’acqua e a secco, può posizionare le gigafactory europee all’avanguardia del mercato globale, grazie al valore aggiunto apportato dai principi della DtM, attirando così nuovi investimenti e generando posti di lavoro.

Nuovi posti di lavoro nelle gigafactory del futuro
Gli investimenti sulle nuove gigafactory possono generare nuovi posti di lavoro

Attualmente, la capacità produttiva globale di celle è di 60 GWh, principalmente nei Paesi asiatici come Cina, Giappone e Corea. Con l’incremento della domanda di mercato di batterie per veicoli elettrici, che si prevede aumenterà significativamente nel tempo fino a 247 GWh nel 2054. Per questo motivo la capacità di produzione di celle deve tenere il passo e si stima che l’Europa potrebbe acquisire 250 miliardi di euro all’anno entro il 2025 se sviluppasse rapidamente ed efficacemente un’industria di produzione di celle di successo da zero.

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