Dieselgate: in Germania c’è un accordo tra governo e case auto
Dieselgate – In Germania è stato stipulato un accordo tra governo e costruttori auto per aggiornare volontariamente il software delle centraline che gestiscono il funzionamento dei motori sulle vetture alimentate a gasolio.
Funzionari del settore auto e politici tedeschi hanno trovato così la soluzione per abbassare (si parla di un 20%) le emissioni inquinanti dei motori diesel in circolazione mediante l’aggiornamento del software con valori più “conservativi” intervenendo su tutti i motori diesel Euro 5 e Euro 6 in circolazione sul territorio tedesco.
In cosa consiste? L’intervento si realizza con un aggiornamento software dei parametri memorizzati sulla centralina elettronica (ECU) che gestisce l’iniezione del gasolio mediante una semplice riscrittura, attraverso la presa diagnosi (OBD), della “mappa” contenente i parametri della gestione del carburante (quantità di gasolio vs numero di giri, ovvero tempo di apertura degli iniettori in millisecondi), memorizzata nella memoria della ECU.
In realtà questa azione fa parte di un piano più ampio: consentire l’accesso in città alle vetture alimentate a gasolio più virtuose in tema di emissioni, per vietarlo a tutte le altre.
Si parla di 2 miliardi di euro di costi per i richiami necessari all’aggiornamento del parco auto motorizzato a gasolio circolante, solo in Germania, per i quali le case auto tedesche si sono rese disponibili a contribuire con 100 euro a macchina coprendo una parte della spesa.
Come riportato dalla Reuters, il piano sarà presentato a inizio agosto, quando i rappresentanti del settore auto e il ministro dei trasporti tedesco Alexander Dobrindt si incontreranno nella data già fissata: il 2 agosto.
Grazie a questo aggiornamento del software, il settore auto sarà in grado di ridurre le emissioni di ossido di azoto di circa il 20%, secondo le fonti.
Il ministro tedesco dei trasporti, Alexander Dobrindt già nel mese di aprile dello scorso anno aveva ufficializzato i dati delle 56 verifiche effettuate sui 53 veicoli a gasolio più venduti nel Paese a seguito del dieselgate che avevano evidenziato discrepanze tra i test di laboratorio e i cicli reali. Questo era stato registrato prevalentemente nel funzionamento dei motori alle basse temperature ed in fase di prima accensione quando il sistema di abbattimento degli NOx è disattivato.
Alexander Dobrindt
Nella foto il ministro tedesco Alexander Dobrindt (foto Bild.de)
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