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Gentleman driver, chi è?

Chi è il "gentlemen driver" che corre in pista. Avete mai capito veramente chi è questo gentiluomo al volante? Abbiamo cercato di descriverlo nei suoi aspetti principali, come nasce, chi è, e quanto paga per correre.

Il mondo delle corse è un qualcosa di bellissimo e regala tanta adrenalina: parliamo del motorsport, un ambiente ricco di storie particolari, di piloti partiti da zero e che da grandi sono diventati grandi campioni.
Ci sono vari piloti che non hanno puntato tutto sin da piccoli su questo sport motoristico, ma si sono appassionati in età più avanzata. Chi sono queste persone? Avete mai sentito parlare del gentleman driver?

Partendo da un punto chiave, cioè, che le corse costano, se vuoi correre e non sei Lewis Hamilton devi trovare i soldi per pagare il team per gareggiare o quant’altro.

“Gentleman driver” chi è?

Ci sono appassionati di competizioni auto che invece di andare a correre nel parco o in palestra, vanno a correre in pista con soldi di tasca propria. Loro sono proprio i gentleman driver! I Gentleman Driver sono piloti che molto semplicemente pagano per correre. O meglio piloti non professionisti che si divertono a gareggiare.

Sono molti i campionati, anzi la maggior parte, a cui possono partecipare. Per capirci meglio, ad esempio la Porsche Carrera Cup ha nella sua conformazione una categoria AM, cioè amatoriale che è riservata a persone “normali” che vogliono scendere in pista, oltre a quella PRO che vede piloti molto veloci che lo fanno di professione.

Anche nelle competizioni maggiori come il Campionato Italiano Turismo oppure nella 24H di Le Mans ci sono piloti che pagano per gareggiare in questa competizione, ed è anche per questo motivo che nelle varie categorie vediamo le scritte sulle auto AM e PRO.

Steve McQueen alla 24H di Le Mans un gentlemen driver?
Steve McQueen alla 24H di Le Mans

Personaggi famosi, attuali e passati sono stati Gentleman Driver partecipando a gare di questo tipo. Attori come Steve McQueen partecipò alla 24H di Le Mans del 1970 al fianco niente di meno di Jackie Stewart. Oppure il più attuale Patrick Dempsey che, oltre a essere un pilota della 24H, ha anche un suo team. E tanti altri.

Tutto il motorsport è così, ma assume diverse sfaccettature. Anche in F1 si paga la maggior parte delle volte per correre, tranne nelle grandi scuderie come Ferrari, Mercedes, Red Bull e McLaren che, puntando alla vittoria ed essendo molto popolari, sono loro a pagare i piloti per correre.

Molti i talenti, anzi quasi tutti seppur meno di altri, che hanno utilizzato questa tecnica per diventare campioni mondiali, tra cui Ayrton Senna o Michael Schumacher.

Per farne un esempio più tangibile, in Haas è entrato da poco il novellino Nikita Mazepin che ha trovato il sedile grazie alla sponsorizzazione dell’azienda del padre. Oppure Lance Stroll che, in linea di massima, ha il sedile assicurato grazie al papà che possiede la scuderia.

Purtroppo, queste scelte “di business” distruggono un po’ questo sport che vede sempre più piloti con un grande portafoglio gareggiare, anziché piloti fenomeni al volante che si meriterebbero il posto.

Come nasce il termine “gentleman driver”?

Il termine “gentleman driver” nasce all’inizio del XIX secolo dove i bulletti di quartiere, di rango altolocato, sfrecciavano con le loro auto per le strade. Molti aristocratici partecipavano alle corse. Conti, marchesi e cavalieri prendevano parte alle gare con la propria vettura. Era quasi un vizio. Un gioco per bambini viziati, o meglio si direbbe oggi “figli di papà”.

Paul Newman a bordo della sua auto sportiva. gentlemen driver
Paul Newman a bordo della sua auto sportiva.

Quanto costa correre in auto?

La stima dei costi per gareggiare con le auto varia da campionato a campionato. Partendo dai campionati a ruote scoperte come la Formula 4 si stima un costo per stagione, all’anno, sui 250.000 euro. Ciò varia poi da scuderia a scuderia e anche in base al tuo talento, che aumenterà la visibilità del team e delle vittorie; così sarà molto vantaggioso anche per la squadra farti gareggiare, magari a meno costi.

Poi salendo in Formula 3 i costi schizzano fino ad arrivare quasi al milione di euro.

Campionato Italiano GT dove possono correre anche i gentlemen driver. Monza
Campionato Italiano GT dove possono correre anche i gentlemen driver (MONZA)

Invece nei campionati a ruote coperte come quelli Endurance e GT possiamo vedere la massima partecipazione dei Gentleman Driver.

Per partecipare ad una stagione nel campionato italiano GT, i costi partono da 80.000 euro e arrivano fino a 150.000. In questa competizione c’è una vecchia gloria del motorsport Giancarlo Fisichella che, dopo la sua carriera si diverte a correre qui, e quindi ora possiamo definirlo, in un certo senso anche lui, un Gentleman Driver.

Potete quindi immaginarvi il costo di una gara come quella di Le Mans, che raggiunge molto facilmente il costo di una Formula 2 o addirittura di una Formula 1. Uno dei perfetti Gentleman Drivers in questa competizione della 24H è stato Sir Lindsay Owen-Jones ex CEO di L’Oréal.

Per capire meglio questo tipo di piloti sulla piattaforma Netflix è disponibile una serie dedicata chiamata proprio The Gentleman Driver.

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