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Fusione Honda e Nissan, trattativa saltata

Le trattative tra Honda e Nissan sono definitivamente saltate a causa di profonde divergenze sul memorandum di fusione. Nel frattempo, Nissan ha annunciato un piano di risanamento che include significativi tagli agli stabilimenti.

La trattativa per la fusione tra Honda e Nissan è ufficialmente saltata. I due brand giapponesi hanno annunciato la cancellazione del memorandum d’intesa siglato a dicembre per valutare un’integrazione aziendale. Dopo approfondite discussioni sul contesto di mercato, gli obiettivi dell’operazione e le strategie post-fusione, le due aziende hanno deciso di rescindere l’accordo,

Trattativa fusione Honda e Nissan

La rottura tra Nissan e Honda è stata causata da divergenze sulla struttura dell’integrazione. Honda ha proposto di passare da una holding congiunta, con pari controllo, a un modello in cui sarebbe diventata la società madre e Nissan la sussidiaria, modificando radicalmente i termini iniziali dell’accordo. Questa modifica è stata ritenuta inaccettabile, soprattutto per Renault, azionista di Nissan, che ha contestato l’assenza di un premio nella transazione.

Trattiva di fusione Honda e Nissan
La trattiva di fusione è saltata a causa di alcune proposte di modifica al memorandum avanzate da Honda

Di fronte a queste difficoltà e alla necessità di garantire una gestione più rapida ed efficace in un mercato sempre più competitivo e orientato all’elettrificazione, le due aziende hanno deciso di interrompere le trattative e rescindere il memorandum.

Che cosa succede ora?

Secondo diversi media, tra cui Bloomberg, Nissan avrebbe avviato la ricerca di un nuovo partner, puntando su un’azienda del settore high-tech con una forte presenza negli Stati Uniti. In passato, Foxconn aveva mostrato interesse per un’acquisizione, ma si era ritirata dopo la firma del memorandum. Tuttavia, la società, sempre più attiva nel settore delle auto elettriche, non avrebbe escluso la possibilità di una futura collaborazione con Nissan.

crisi Nissan produzione
Foxconn potrebbe tornare alla carica per acquistare Nissan

Nonostante la fine delle trattative per la fusione, Nissan e Honda hanno confermato che continueranno a collaborare nell’ambito di una partnership strategica legata all’intelligenza artificiale e ai veicoli elettrificati, secondo quanto stabilito in un memorandum firmato l’1 agosto. Le discussioni coinvolgono anche Mitsubishi, che ha però annunciato ufficialmente il suo ritiro dal progetto di aggregazione, ponendo fine a ogni ipotesi di fusione tra le tre aziende.

Nissan strategia per uscire dalla crisi

Nissan per uscire dalla crisi punta a ottimizzare i costi e migliorare la redditività entro l’anno fiscale 2026, con una riduzione complessiva di circa 400 miliardi di yen. Il piano prevede il taglio dei costi fissi per oltre 300 miliardi di yen, riducendo spese amministrative, ristrutturando la base produttiva e migliorando l’efficienza dello sviluppo. Saranno eliminati 2.500 posti di lavoro indiretti e 6.500 unità negli stabilimenti, con un ridimensionamento della capacità produttiva globale del 20%, portandola da 5 a 4 milioni di unità.

Parallelamente, Nissan ridurrà i costi variabili di 100 miliardi di yen attraverso la semplificazione del design, la riduzione della complessità dei componenti e l’ottimizzazione della supply chain. Per favorire la crescita dei ricavi, la casa giapponese introdurrà nuovi modelli elettrificati, inclusi ibridi plug-in e una nuova gamma di veicoli elettrici. Il miglioramento dell’efficienza energetica dei motori e-Power e lo sviluppo di tecnologie avanzate per la guida autonoma contribuiranno alla competitività futura.

Licenziamenti Nissan per uscire della crisi
Nissan nel suo piano di risanamento prevede di tagliare 2.500 posti di lavoro indiretti e 6.500 unità negli stabilimenti

Sul piano organizzativo, Nissan semplificherà la struttura dirigenziale, riducendo del 20% le posizioni di top management e rafforzando la collaborazione con Honda e altri partner dell’Alleanza. L’azienda riorganizzerà inoltre il portafoglio prodotti e la presenza globale, focalizzandosi su mercati strategici e ottimizzando gli investimenti per una crescita sostenibile.

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