Finanziaria 2023, le novità per gli automobilisti
Tra le novità della Finanziaria 2023 ci sono la rottamazione del bollo auto non pagato e la sospensione dell’aumento delle multe in base all’inflazione.
Il Governo Meloni ha varato la Legge di Bilancio 2023 con alcune interessanti novità che riguardano il mondo dell’auto. Si va dal blocco dell’aumento delle multe ad una mini rottamazione delle cartelle esattoriali, come ad esempio il bollo non pagato. Nella Finanziaria inoltre è stata riattivata la società “Stretto di Messina” nella prospettiva della realizzazione del Ponte che, se verrà costruito, collegherà la Calabria alla Sicilia. Approfondiamo quindi quali sono le novità per gli automobilisti all’interno della Finanziaria 2023.
Rottamazione cartelle bollo auto non pagato
La novità più importante della Finanziaria 2023 per gli automobilisti riguarda le cartelle dell’Agenzia Entrate e Riscossione relative a bolli auto non pagati. Con la rottamazione quater in automatico vengono stralciate le cartelle notificate tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015 nelle quali il debito verso il Fisco non deve superare i 1.000 euro complessivi, comprensivi di capitale, interessi e sanzioni.
Lo stralcio automatico delle cartelle avverrà a partire dal 31 marzo 2023.
In questa cosiddetta pace fiscale non rientrano le multe per le violazioni al Codice della Strada e tutte le sanzioni diverse da quelle fiscali e previdenziali. Questo tipo di multe sono state escluse dalla rottamazione dopo la protesta dei Comuni che lamentano un danno ai bilanci economici delle piccole amministrazioni locali. Ricordiamo che questo tipo di entrate non dovrebbero essere utilizzate per sanare i bilanci comunali, ma per migliorare la sicurezza stradale.
Aumento multe stradali 2023
Il temuto aumento delle multe stradali, tarate secondo l’inflazione, non ci sarà. La Finanziaria 2023 infatti ha sospeso per il biennio 2023-2024, l’aumento automatico degli importi delle multe in base all’inflazione media registrata nel biennio precedente. Senza questo intervento gli importi delle multe sarebbero aumentati di circa il 15,6%.
Ponte Stretto di Messina
Dagli annunci ai fatti, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini in questa Legislatura conta di approvare il progetto del Ponte di Messina, che è un’opera prioritaria e di preminente interesse nazionale. L’obiettivo è quello di posare la cosiddetta prima pietra prima della fine del suo mandato, ovvero il 2027.
A tal proposito nella Finanziaria 2023 è stato revocato lo stato di liquidazione della società Stretto di Messina Spa. Dopo la nomina dei nuovi organi sociali, Rete ferroviaria italiana e Anas sono autorizzate a sottoscrivere aumenti di capitale fino a un massimo di 50 milioni di euro. La riattivazione delle Società collegate alla realizzazione del Ponte è il primo concreto passo verso la sua costruzione.
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