Fattura elettronica per i forfettari, i servizi migliori
A partire dal 1° gennaio 2024, tutte le Partite IVA in regime forfettario sono tenute ad emettere fatture elettroniche, senza considerare il livello di fatturato. Questa novità fiscale coinvolge numerosi professionisti operanti nel settore automobilistico. Quali servizi utilizzare a pagamento e gratuiti.
L’obbligo della fatturazione elettronica anche per i regimi forfettari. Dal 1° gennaio 2024 tutti i professionisti con partita IVA, compresi quelli in regime forfettario, dovranno utilizzare la fatturazione elettronica, indipendentemente dal volume d’affari. Trattiamo l’argomento su newsauto perché questa novità fiscale riguarda direttamente anche tanti professionisti consulenti che lavorano nel settore dell’automobile a partita IVA, come ingegneri, tecnici, ma anche giornalisti dell’auto.
Fattura elettronica per forfettari, obbligatoria
Dal 1° luglio 2022 è entrato in vigore l’obbligo della fattura elettronica per i forfettari. Fino al 2022 uno dei vantaggi del regime forfettario era anche quello di essere esente dalla fatturazione elettronica, che è diventata obbligatoria per tutte le partite IVA dal 2014 in caso di fatturazione verso la PA e successivamente per tutti dal 2018. Finora tutti i professionisti erano obbligati ad emetterla, ad eccezione di quelli in regime forfettario.
Fino al 31 dicembre 2023 dall’obbligo erano esclusi i “minimi” che non superano un fatturato annuo di 25mila euro. Ma l’esenzione è durata meno di due anni, perché dal 1° gennaio 2024 sono tutti obbligati ad emettere la fattura elettronica, anche le partite IVA con ricavi o compensi inferiori a 25.000 euro.
Fattura elettronica che cos’è
La fattura elettronica è una fattura in formato digitale e raffigura il processo con cui si gestisce emissione, invio, tenuta e conservazione digitale del documento di fatturazione.
La fattura elettronica consiste in un documento elettronico, solitamente prodotto in formato xml che viene spedito tramite il Sistema di Interscambio (SDI) dell’Agenzia delle Entrate predisposto per la fatturazione elettronica.
Quali dati servono per la Fattura Elettronica
I dati da inserire su una fattura elettronica non cambiano: nominativo del cliente, indirizzo, codice fiscale o in caso di società o altro professionista (destinatari B2B), la partita IVA, il codice univoco destinatario o la PEC. Il Codice destinatario, chiamato anche codice “SdI”, è un codice identificativo alfanumerico di 7 cifre (da richiedere al cliente) che consentirà al Sistema di Interscambio di individuare il soggetto a cui inviare la fattura.
Al momento della compilazione i forfettari all’interno del software devono utilizzare il codice RF-19, in modo da permettere al programma di riconoscere la tipologia di regime fiscale.
Quale servizio utilizzare Aruba, Fatture in Cloud
La fattura elettronica si emette in modo digitale con un pc, tablet o telefonino attraverso un servizio fornito da terze parti a pagamento come quelli di Aruba o Fatture in Cloud. C’è anche la possibilità di utilizzare in modo del tutto gratuito quello messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Aruba – Fatturazione Elettronica Ideale per il professionista con partita IVA che deve creare e inviare fatture a privati e PA e per la ricezione di documenti da fornitori e P.IVA. Chi non è già cliente Aruba deve registrarsi e creare un nuovo utente. L’interfaccia di gestione della fattura elettronica è semplice e basta poco per emettere la prima fattura. Aruba fornisce il servizio completo di tutte le funzionalità necessarie per la generazione, l’invio, la ricezione e la conservazione a norma delle fatture elettroniche, come previsto dalla legge. Costi: 25 euro + IVA all’anno (offerta 1€ x 3 mesi) con 1 GB di spazio a disposizione per conservare oltre 100mila fatture. Consigliato per l’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Aruba è uno dei maggiori gestori di servizi della fatturazione elettronica, dato che è stato scelto da quasi il 50% dei lavoratori autonomi con partita IVA in Italia.
Fatture InCloud.it fornisce un sistema per la fatturazione elettronica realizzato da una startup italiana: è ritenuta una delle soluzioni più strutturate e complete con tutti gli strumenti necessari per emettere fatture elettroniche B2B e verso la PA, fatture pro-forma con possibilità di analisi dell’andamento, scadenziario rubrica. Disponibile sia con software sia come piattaforma on line, utilizzabile anche da mobile grazie all’app (Android e iOs). Costi: a partire da 96 euro + IVA l’anno. Tra i pro, la possibilità di accesso alla piattaforma da parte del commercialista che può direttamente consultare e scaricare le fatture in autonomia.
VODAFONE – Si è aggiunta anche Vodafone che offre il servizio di Fatturazione Elettronica “LegalInvoice Start di InfoCertad” ad un prezzo scontato promozionale di 30 euro al mese (anziché 60€).
Fatturazione elettronica, servizio gratuito
Fatturazione Elettronica Gratuita – L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei cittadini una serie di servizi totalmente gratuiti come quello della fatturazione elettronica per predisporre, trasmettere, consultare e conservare le fatture elettroniche.
Per predisporre le fatture elettroniche sono disponibili 3 modalità:
1) Direttamente dal web, si possono produrre e trasmettere le fatture elettroniche; per utilizzare questa procedura occorre accedere al portale “Fatture e Corrispettivi“.
2) Tramite un software per PC tale procedura consente solo di produrre e salvare i file delle fatture elettroniche.
3) Con un’App denominata “Fatturae” disponibile negli store IOS o Android; questo sistema permette anche di trasmettere le fatture elettroniche.
Gli ulteriori servizi online gratuiti per gestire il servizio di conservazione e quello di consultazione delle fatture, sono accessibili dal portale “Fatture e Corrispettivi”.
Attenzione: per utilizzare i servizi del portale dell’Agenzia dell’Entrate, i singoli utenti devono accedere mediante le credenziali personali, con lo SPID (“Sistema Pubblico dell’Identità Digitale”), con una Carta Nazionale dei Servizi (CNS) oppure con le credenziali Fisconline/Entratel rilasciate dall’Agenzia delle Entrate.
Regime forfettario che cos’è
Il regime forfettario è un particolare regime fiscale per le partite IVA individuali, che permette di fruire di alcune semplificazioni fiscali e contabili. Dal 2016 ha sostituito il Regime dei Minimi. Nel regime forfettario i guadagni non devono eccedere i 65.000 euro annui e il cosiddetto imponibile viene calcolato come: compensi per coefficiente di redditività (specifico per ogni attività).
A questa somma così definita viene applicata un’imposta sostitutiva del 15% al posto di IRPEF, IRAP e addizionali comunali e regionali.
Inoltre, come risultato dalle Leggi di Stabilità 2015 e 2016, è possibile ridurre l’imponibile lordo di 1/3 e applicare un’aliquota del 5% per i primi 5 anni.
Fattura elettronica moratoria e sanzioni
Dal 1° gennaio 2024, il regime transitorio concesso al regime forfettario cessa completamente. Il mancato invio della fattura elettronica potrebbe risultare in una sanzione amministrativa variabile tra il 5% e il 10% dei corrispettivi non documentati o non registrati. Se l’omissione della fattura non incide sul reddito, la sanzione può andare da un minimo di 250 euro a un massimo di 2.000 euro.
Tuttavia, i soggetti coinvolti possono ricorrere al ravvedimento operoso per ridurre la sanzione, la quale dipende dalle tempistiche di correzione della violazione. Se la correzione avviene entro 90 giorni dalla scadenza, la sanzione applicata potrebbe corrispondere a 1/9 del minimo previsto.
Alcuni link utili dal sito dell’AGE.
- Guida alla fatturazione elettronica
- Servizi gratuiti per predisporre, inviare, conservare e consultare le fatture elettroniche
- Delega ai servizi di fatturazione elettronica
- FAQ – Risposte alle domande più frequenti
- Guida alla compilazione FE ed esterometro (versione 1.6) – pdf
- Guida “L’Imposta di bollo sulle fatture elettroniche” – pdf
- Normativa, prassi e regole tecniche
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