Euro 6e-bis, cosa cambia con i nuovi test Euro 6EB per le auto ibride
Dal 2025, i test di omologazione delle auto ibride plug-in (PHEV) cambiano con la Euro 6EB ed i parametri omologati per quei veicoli si avvicineranno ai valori delle motorizzazioni full hybrid e mild hybrid. Vediamo cosa cambia anche con la Euro 6EC
Dal 1° gennaio 2025, è in vigore lo standard Euro 6e-bis (6EB), con test più rigorosi per i nuovi modelli omologati da questa data, mentre a partire dal 1° gennaio 2026 per tutti i veicoli di nuova immatricolazione. L’obiettivo è rendere più realistici i dati su consumi ed emissioni di CO2, spesso inferiori rispetto a quelli effettivi nell’uso quotidiano. L’omologazione Euro 6e-bis rappresenta un ulteriore passo avanti nella regolamentazione delle emissioni inquinanti prodotte dai veicoli, introducendo una serie di modifiche rispetto alle precedenti normative Euro 6.
A farne le spese sono soprattutto le auto ibride plug-in, soggette a controlli più stringenti sulle emissioni in modalità elettrica pura (che abbassa di molto i valori di CO2 omologati).
Scopriamo nel dettaglio cosa cambia effettivamente nel passaggio dalla Euro 6e alla Euro 6EB.
Nuovi test emissioni con la Euro 6e-bis (6EB)
Con la Euro 6e-bis cambia la metodologia di calcolo delle emissioni per le auto ibride plug-in che si basa su test in modalità elettrica e con batteria scarica, con valori ponderati in base alla distanza percorsa.
La distanza simulata per i test sulle emissioni delle auto ibride plug-in è passata da 800 a 2.200 km.
Aumenta la distanza di riferimento: con lo standard Euro 6e-bis si innalza quindi la distanza di riferimento del fattore di utilità, ovvero la distanza che un veicolo ibrido plug-in deve percorrere in modalità elettrica per essere considerato a basse emissioni. Questo significa che le batterie di queste auto dovranno avere una maggiore capacità per mantenere bassi i valori di CO2 omologati.
Omologazione Euro 6e-bis-FCM (Euro 6EC)
Un ulteriore aggiornamento è previsto nel 2027 con lo standard Euro 6EB-FCM (Euro 6EC), in base al quale la distanza sale a 4.260 km, rispetto ai 2.200 km previsti per Euro 6e (EB) e agli 800 km richiesti per i veicoli Euro 6d ed Euro 6e (EA). Con questa nuova tipologia di test si stima che le emissioni arrivino a 122 g/km per lo stesso modello, ovvero quasi il triplo dell’attuale calcolo. Entrambe le normative mirano a ridurre le emissioni inquinanti, ma l’Euro 6e-bis introduce limiti ancora più stringenti per gli ossidi di azoto (NOx) e il particolato. Questa fase introduce un ulteriore affinamento dei “fattori di utilità”, con l’obiettivo di migliorare la precisione dei test sulle emissioni in condizioni reali.
Le norme Euro 6e (EC) entreranno in vigore il 1° gennaio 2027 per i nuovi modelli omologati e il 1° gennaio 2028 per tutti i veicoli di nuova immatricolazione.
Cosa cambia effettivamente con la Euro 6EB?
Un’analisi dell’International Council on Clean Transport (ICCT) sulla BMW X1 xDrive25e mostra che, con i nuovi parametri, le emissioni salirebbero da 45 g/km a 96 g/km. Come si evince, le plug-in, a livello di emissioni, non saranno più molto competitive rispetto alle ibride.
Monitoraggio del consumo di carburante: un punto chiave dello standard Euro 6e
Uno degli aspetti fondamentali della normativa Euro 6e riguarda il monitoraggio dei consumi di carburante e energia. Già con la normativa Euro 6d, auto e veicoli commerciali leggeri sono obbligati a essere dotati di un sistema dedicato al controllo dei consumi, noto come Fuel and Energy Consumption Monitoring (FCM). Questo dispositivo registra i dati relativi al consumo effettivo di carburante o energia durante l’utilizzo del veicolo. Con l’introduzione dello standard Euro 6e, lo stesso sistema verrà esteso anche ai veicoli pesanti della categoria N2, garantendo così un monitoraggio più ampio e dettagliato dei consumi reali.
Da quando è in vigore?
Il nuovo calcolo delle emissioni per le auto ibride plug-in è entrato in vigore per tutte le nuove auto prodotte dal 1° gennaio 2025, mentre a partire dal 1° gennaio 2026 per tutti i veicoli di nuova immatricolazione. A partire dal 31 dicembre 2025, lo stesso standard si applicherà anche alle PHEV già esistenti, aggiornando i dati di omologazione per uniformare le informazioni relative a questi veicoli.
Le nuove normative avranno un impatto significativo anche sull’attrattività delle auto ibride plug-in, specialmente per quanto riguarda eventuali incentivi, esenzioni bollo e le detrazioni fiscali legate alle emissioni di CO2. In effetti, le emissioni delle plug-in, che erano molto basse, ora si allineeranno a quelle dei modelli full hybrid e mild hybrid e penalizzeranno questa tipologia di vetture sotto l’aspetto degli incentivi.
Come cambiano i valori tra Euro 6e ed Euro 6e-bis Euro 6EB
Sotto una tabella comparativa che confronta i valori limite per le emissioni dei veicoli tra gli standard Euro 6e e Euro 6e-bis, in vigore secondo la normativa europea:
Inquinante | Euro 6e (WLTP) | Euro 6EB (WLTP con RDE aggiornato) |
---|---|---|
CO (Monossido di Carbonio) | Benzina: 1,0 g/km Diesel: 0,5 g/km |
Benzina: 1,0 g/km Diesel: 0,5 g/km |
NOx (Ossidi di Azoto) | Benzina: 0,06 g/km Diesel: 0,08 g/km |
Benzina: 0,06 g/km Diesel: 0,08 g/km |
PM (Particolato Solido) | Benzina: 0,0045 g/km Diesel: 0,0045 g/km |
Benzina: 0,0045 g/km Diesel: 0,0045 g/km |
PN (Numero di Particelle) | 6×10¹¹ /km (entrambi) | 6×10¹¹ /km (entrambi) |
RDE (Real Driving Emissions) Fattore di conformità |
1,43 (NOx) | 1,1 (NOx) |
Fattore di conformità: | PM: 1,5 | PM: 1,34 |
HC (Idrocarburi) | Benzina: 0,1 g/km Diesel: 0,17 g/km |
Benzina: 0,1 g/km Diesel: 0,17 g/km |
Sigla sul libretto di circolazione | 36eA |
L’aggiornamento dello standard Euro 6e riguarda principalmente le prove RDE (Real Driving Emissions), che valutano le emissioni durante la guida reale.
Con la normativa Euro 6e, i valori massimi per le emissioni inquinanti, come gli ossidi di azoto (NOₓ), rimangono invariati rispetto allo standard Euro 6d per quanto riguarda i test in laboratorio, mentre viene introdotto un inasprimento significativo delle prove Real Driving Emissions (RDE). Questa revisione si basa su una constatazione chiave: durante la guida reale, fattori come il traffico o le condizioni meteo rendono più difficile mantenere le emissioni nei limiti previsti. Per questo motivo, la normativa riduce la tolleranza consentita tra le emissioni misurate nei test al banco e quelle rilevate durante la guida reale.
Questa tolleranza, definita tecnicamente “fattore di conformità” (CF), subirà una riduzione:
- Per gli ossidi di azoto (NOₓ), il CF passerà da 1,43 a 1,1.
- Per il particolato (PM), il CF scenderà da 1,5 a 1,34.
Facendo un esempio pratico: per un limite di 100 g/km al banco di prova, con le norme attuali il valore RDE poteva arrivare a 143 g/km. Con l’introduzione di Euro 6e, il limite sarà ridotto a 110 g/km, garantendo una maggiore coerenza tra i dati teorici e le emissioni effettive durante la guida.
Un’altra caratteristica di Euro 6e è il mantenimento del sistema FCM (Fuel and energy Consumption Monitoring), già obbligatorio per i veicoli Euro 6d. Questo sistema registra i consumi reali di carburante o energia durante l’utilizzo del veicolo e consente di consultarli tramite l’interfaccia di diagnosi. Con Euro 6e, tale meccanismo verrà esteso anche ai veicoli pesanti della categoria N2.
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