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Revisione standard Euro 7, limiti impossibili per motori diesel e benzina

Si va verso una revisione dello standard Euro 7. Protestano Case costruttrici ed associazioni contro i teorici dell’Unione Europea che vorrebbero bandire già dal 2025 tutte le auto con motore diesel e benzina.

Le grandi casi costruttrici stanno battendo i pugni sui tavoli di Bruxelles contro i limiti impossibili delle emissioni imposti dallo standard Euro 7 che la Commissione Europea vorrebbe far entrare in vigore nel 2025: lo aveva apertamente dichiarato in primis Carlos Tavares, l’AD di Stellantis (supportato anche dal ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire) che lo “standard Euro 7 va oltre le regole della fisica e con questi parametri utopistici è impossibile adeguare i nostri motori diesel e benzina“.

Carlos Tavares, Presidente del Direttorio di Groupe PSA
Carlos Tavares, Presidente del Direttorio di Groupe PSA

Di fronte ai numeri ridicoli di vendita delle più costose auto full electric e a prospettive future plumbee, i due hanno dichiarato apertamente al quotidiano Le Figaro che non si può cancellare l’industria automobilistica a fronte di un mutamento epocale ingiustificato come quello della mobilità elettrica.

Standard Euro 7, limiti assurdi non realizzabili

Perché lo standard Euro 7 non applicabile? Perché l‘Euro 7 prevede una soglia massima di ossidi di azoto, indistintamente per motori diesel e benzina, inizialmente di 10 milligrammi per chilometro, valori ai quali non si riesce a far rientrare i motori tradizionali già portati al limite e costretti a lavorare con complicati e costosi dispositivi antinquinamento con la normativa Euro6d.

Cosa è cambiato per l’Euro 7?

L’Agves (Advisory Group on Vehicle Emission Standards) ha rivisto le sue raccomandazioni originarie, presentando limiti di NOx “tecnicamente raggiungibili”: in particolare il gruppo ha aumentato la tolleranza degli ossidi di azoto da 10 a 30 milligrammi per chilometro.

Euro 7 costerà milioni di disoccupati

Qualcosa si sta muovendo contro l’Euro 7 per tutelare anche e soprattutto l’industria automobilistica tedesca (anch’essa in profonda crisi di vendite di veicoli elettrici): fanno paura 15 milioni di potenziali disoccupati in più in tutta Europa. I limiti impossibili sui quali sono in corso discussioni a Bruxelles per l’Euro 7 non faranno altro che mettere a repentaglio l’economia con uno dei settori principali che cadrà in una crisi profonda.

Catena di montaggio, uomini al lavoro nel settore auto a rischio con l'Euro 7
Con l’Euro 7 a repentaglio l’industria automobilistica con grande perdita pesante di posti di lavoro

Ciò significa che il mazzo delle carte viene completamente rimescolato e tutte le sciocchezze che abbiamo dovuto ascoltare in questi ultimi 3 anni di deliri sono ora azzerate. I nuovi limiti saranno comunque una grande sfida per tutti i produttori di motori endotermici che, a giusta ragione, non potevano essere cancellati da una tecnologia assolutamente non in grado di sostituirli per numerosissime ragioni che noi di News Auto abbiamo più volte evidenziato. 

Proteste contro l’Euro 7, limiti utopistici di emissioni per motori diesel e benzina

L’allarme che i valori richiesti dello standard Euro 7 non siano proprio fattibili per i nostri motori endotermici lo aveva lanciato anche VDMA l’Associazione tedesca dell’industria dell’ingegneria meccanica, la più grande in Europa: “Euro 7, un’aberrazione ecologica, economica e tecnologica. Siamo consapevoli che molti politici vedono la fine immediata del motore a combustione interna come un vantaggio per il clima, ma è vero il contrario” aveva detto il presidente della VDMA Karl Haeusgen.

La voce di protesta contro l’Euro 7 l’ha fatta sentire anche l’ACEA, il gruppo principale per gli standard nell’industria dell’automobile nell’Unione europea con BMW, Volkswagen Group, Volvo, Ford, DAF, Renault, Fiat Group, Scania AB, Porsche, Mercedes, PSA Peugeot Citroën e MAN AG.

Speriamo in un’ulteriore revisione dello standard Euro 7 per allineare i valori a quelli già molto stringenti della Euro 6d.

Foto di apertura “NO Euro 7” Credits by foundry-planet.com

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