Bollo auto ventennali, in Emilia Romagna confermata esenzione totale
E' incostituzionale l'obbligo di iscrizione al registro di auto storiche per l'esenzione al 50% del bollo auto. Le Regioni possono decidere autonamente: lo conferma la Corte Costituzionale di Bologna
L’esenzione al pagamento del bollo auto per le ventennali può essere decisa autonomamente dalle Regioni. A stabilirlo è la sentenza 122/2019 della Corte Costituzionale del 20 maggio (Luca Antonini) in base alla quale le Regioni sono libere di introdurre esenzioni fiscali sul bollo auto (anche delle ventennali quelle con anzianetà da 20 a 30 anni) senza l’obbligo di iscrizione ad un registro storico come previsto nella Legge di Bilancio 2019 ed ovviamente non possono aumentare la pressione fiscale oltre i limiti fissati dal legislatore statale.
Sono diverse le regioni che hanno deciso di non far pagare il bollo sulle auto ventennali come la Emilia Romagna, Veneto mentre in altre regioni i possessori di queste auto sono invece costretti all’iscrizione ad un Club di auto storiche affiliato ASI per usufruire dello sconto al 50% solo dopo aver ricevuto il tagliando da applicare sul libretto con la classificazione della vettura di “interesse storico”.
Bollo auto storiche ventennali la Corte Costituzionale boccia la richiesta della Commissione Tributaria di Bologna: OK all’esenzione del bollo totale per la regione Emilia Romagna.
A Bologna la Commissione Tributaria ha provato a far saltare questa esenzione alle auto ventennali esistente nella regione Emilia Romagna. Ma la Corte Costituzionale si è espressa chiaramente mettendo fine ad un contenzioso nato tra la Commissione Tributaria provinciale di Bologna e la Regione Emilia Romagna che prevede l’esenzione del bollo solo sugli autoveicoli e motoveicoli storici tra i 20 e i 30 anni, classificati d’interesse storico o collezionistico.
Incostituzionale obbligo iscrizione al registro di club auto storici per esenzione al 50% del bollo di auto ventennali
La Consulta dunque ha dichiarato incostituzionale l’obbligo di iscriversi nei registri storici, con il pagamento di una quota associativa, ha precisato che l’illegittimità riguarda solo la parte restrittiva della legge regionale sul bollo auto (la 15/2012, articolo 7, comma 2) e non quella in cui amplia l’esenzione a tutti i veicoli di interesse storico e collezionistico.
I Giudici della consulta in questa sentenza hanno richiamato una norma sul federalismo fiscale, ovvero il Dlgs 68/2011 ed in particolare l’articolo 8, comma 2, che stabilisce che il bollo auto non è completamente di competenza né delle Regioni né dello Stato, cioè è deciso dalla Regioni ma entro i limiti fiscali stabilititi dallo Stato.
Le Regioni possono abolire il bollo auto anche sulle ventennali o totalmente su tutto il parco auto di qualsiasi età.
In base a questa sentenza le Regioni hanno libertà assoluta e possono anche stabilire delle esenzioni non previste dalle leggi nazionali: hanno anche la facoltà di abolirlo, nel caso si raggiungesse un equilibro finanziario dei propri bilanci.
Le Regioni con questa sentenza possono anche attuare una riforma dell’auto più profonda, che prevederebbe il trasferimento del carico fiscale del bollo sul prezzo della benzina.
Contraddizioni sul bollo auto autostoriche ventennali dal vicepremier Luigi Di Maio
“Una sentenza della Corte Costituzionale ha stabilito che le Regioni sono libere di introdurre esenzioni fiscali sul bollo auto – ha dichiarato il vicepremier Luigi Di Maio – una buona notizia perché il bollo auto è una tassa ingiusta. Se compri la macchina la macchina è tua”.
INVITO AL PREMIER Luigi di Maio
Attendiamo l’abolizione totale del bollo auto o allineamento ai costi che sostengono gli automobilisti in Germania (al 10% di quelli italiani)!?
Il bollo auto negli ultimi 5 anni è costato agli automobilisti italiani qualcosa come 6,7 miliardi di euro, che è aumentato del +17,7% in cinque anni. Questi dati emergono dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative Uecoop su dati Istat in relazione alla sentenza della Corte Costituzionale.
La tassazione sull’auto in Italia è tra le più alte in Europa.
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