Elon Musk incarico da Trump nel Governo degli Stati Uniti

Elon Musk, fondatore di Tesla e SpaceX, entra nell’amministrazione di Donald Trump, che a gennaio prenderà il controllo degli Stati Uniti. Musk, già consigliere e finanziatore della campagna di Trump, lavorerà con Vivek Ramaswamy al nuovo Dipartimento dell’Efficienza governativa (DOGE). Il Presidente degli Stati Uniti ha deciso di formare un governo snello circondandosi di fedelissimi in grado di attuare la sua agenda, tra cui Elon Musk.

Elon Musk incarico con Trump

Donald Trump, neo eletto Presidente degli Stati Uniti, ha deciso di inserire Elon Musk nella sua squadra di governo, nominando il CEO di Tesla, SpaceX e X a capo del nuovo Dipartimento dell’Efficienza governativa. Questo dipartimento, creato appositamente per ridurre la spesa pubblica, avrà l’obiettivo di smantellare la burocrazia, tagliare le regolamentazioni eccessive, eliminare le spese inutili e ristrutturare le agenzie federali.

Trump ha definito questo progetto come un potenziale “Progetto Manhattan” dei nostri tempi, con la missione di rendere il governo degli Stati Uniti più snello e più efficiente.

Musk, insieme ad un team di esperti, avrà perciò il compito di fornire “consigli e indicazioni dall’esterno” e collaborare con la Casa Bianca e l’Ufficio di gestione e bilancio per attuare le riforme strutturali su larga scala. Il progetto, che inizierà a gennaio 2025 e proseguirà fino al 4 luglio 2026, mira a creare un approccio aziendale al governo, riducendo la burocrazia e migliorando l’efficienza delle istituzioni federali.

Che cosa farà Trump con Musk

Con l’ingresso di Elon Musk nel governo degli Stati Uniti si aprono interrogativi sul futuro di Tesla e sullo sviluppo delle auto elettriche negli USA, con possibili ripercussioni anche in Europa. Una delle prime mosse annunciate dal neo eletto Presidente degli Stati Uniti è l‘uscita dagli Accordi di Parigi sul clima, segnale evidente della volontà di abbandonare una politica ambientalista che si sta rivelando fallimentare dal punto di vista economico. Gli Stati Uniti, infatti, non hanno partecipato alla Cop29 di Baku in Azerbaijan.

A questa posizione si aggiunge la scarsa considerazione che Donald Trump ha per le auto elettriche, nonostante la presenza di Elon Musk nel governo. In questo contesto, Trump potrebbe anche decidere di rivedere al ribasso o cancellare l’Inflation Reduction Act del 2022 (IRA) del suo predecessore Joe Biden, un piano da 437 miliardi di dollari per riforme ambientali e sanitarie con l’obiettivo di raggiungere il 50% di immatricolazioni di auto elettriche entro il 2030, grazie agli incentivi di 7.500 dollari per i veicoli elettrici assemblati in Nord America con batterie prodotte con materie prime estratte negli Stati Uniti o in Paesi con accordi di libero scambio.

Il pacchetto di incentivi era stato già contestato dai Repubblicani nel 2022, e la creazione di un Dipartimento dell’Efficienza governativa mirato alla riduzione della spesa pubblica lascia prevedere una revisione profonda di questo strumento, con l’apporto decisivo di Elon Musk, nonostante il suo legame con Tesla.

Cosa farà Musk con Tesla?

Perciò, unendo i vari elementi, non è del tutto infondato ipotizzare un progressivo disimpegno di Musk da Tesla, soprattutto alla luce di un mercato in regressione rispetto al boom iniziale dell’azienda. Nel frattempo, Musk ha ampliato il suo raggio d’azione nello spazio con SpaceX, con i satelliti Starlink, nei social media con X e nell’ambito dell’automazione con i robot umanoidi.

Rimanendo nel campo delle ipotesi di fantapolitica, questi potrebbero essere giorni decisivi per il futuro di Tesla, con Musk che potrebbe approfittare del balzo in borsa del marchio dopo l’elezione di Donald Trump per realizzare un notevole guadagno dalla sua vendita. Tesla, infatti, ha raggiunto una capitalizzazione di mercato superiore ai 1.000 miliardi di dollari.

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