Nuovi dazi americani da Trump alle auto europee vendute negli Stati Uniti
La politica protezionistica del neo-eletto presidente degli Stati Uniti potrebbe colpire alcuni marchi europei dell'auto che esportano negli USA, come quelli tedeschi del Gruppo Volkswagen, Porsche e Mercedes.
Il neo eletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump nella sua campagna elettorale ha promosso politiche isolazioniste, concentrandosi sulla lotta all’immigrazione e sulla tutela del made in USA. Ha annunciato il blocco delle importazioni da “Paesi nemici” e l’aumento dei dazi per tutti gli altri, inclusi i produttori di auto, come ad esempio Porsche e Mercedes nel polo del lusso, che esportano circa un milione e mezzo di veicoli l’anno in America. Il nuovo presidente vorrebbe imporre la tassa del 10% su tutte le importazioni e dazi del 60% sulle importazioni dalla Cina.
Dazi che in alcuni casi già sono in vigore con Biden. A maggio 2024, sotto la sua amministrazione, sono stati introdotti dazi significativi sui prodotti cinesi, con aumenti che riguardano vari settori e che valgono oltre il 100% sulle auto elettriche, 25% sulle batterie al litio e 50% su chip e pannelli solari. In particolare, a partire da quest’anno, i dazi sulle auto elettriche cinesi sono aumentati drasticamente, passando dal 27,5% al 102,5%, una misura che praticamente ha escluso i produttori cinesi dal mercato automobilistico statunitense.
Sempre sotto l’amministrazione Biden, i dazi sulle celle per pannelli solari sono aumentati dal 25% al 50% quest’anno, penalizzando le esportazioni dalla Cina, che produce oltre l’80% dei pannelli solari. Con l’Inflation Reduction Act, Biden ha introdotto il Chips Act che mira a stimolare la produzione nazionale di semiconduttori, con un raddoppio dei dazi dei prodotti cinesi dal 25% al 50% a partire dal 2025.
Dazi americani alle auto e non solo col “Trump reciprocal trade act”
Donald Trump potrebbe attuare una repressione contro le importazioni di veicoli dall’Europa, accusando il Vecchio Continente di non acquistare prodotti americani. Ha minacciato Bruxelles, dichiarando che “ci sta facendo a pezzi” e promettendo di mettere fine a questa situazione.
“Vi dirò una cosa, l’Unione Europea sembra così carina, così adorabile, vero? Tutti i bei paesini europei che si uniscono. Non prendono le nostre auto. Non prendono i nostri prodotti agricoli. Vendono milioni e milioni di auto negli Stati Uniti. No, no, no, dovranno pagare un prezzo elevato“, sono le parole di Donald Trump in un comizio tenuto Pennsylvania.
In passato, i brand premium tedeschi come Audi, BMW e Mercedes erano già stati accusati di rubare fette di mercato agli Stati Uniti, e nel 2018 si era paventato un dazio del 25% sulle importazioni europee, poi annullato.
Volkswagen la più colpita dai dazi
Il Gruppo Volkswagen ora rischierebbe di essere particolarmente colpito, visto che negli USA vende oltre 700.000 unità l’anno, ma ne produce solo 175.000. Mercedes-Benz potrebbe affrontare problemi simili, anche se in misura minore, mentre BMW sembra meno esposta grazie alla sua produzione di oltre 400.000 veicoli negli Stati Uniti.
Tra i marchi Volkswagen, Audi è il più vulnerabile, poiché non produce nulla negli USA, ma vende centinaia di migliaia di vetture. Volvo, invece, potrebbe aggirare il problema grazie alla sua fabbrica di Charleston, in grado di produrre 150.000 unità all’anno. Infine, Trump con questa politica sollecita BMW, Mercedes-Benz e Audi a diventare aziende americane.
Dazi per Porsche e Mercedes
Secondo un’analisi di Bloomberg Intelligence, l’introduzione di dazi doganali al 10% colpirebbe significativamente anche le due case automobilistiche tedesche, Porsche e Mercedes, che esportano circa un milione e mezzo di veicoli l’anno negli Stati Uniti. In particolare, queste aziende vedrebbero ridursi il loro utile ante imposte (EBIT) dell’8%, con una perdita complessiva di circa 2,4 miliardi di euro.
Tuttavia, gli analisti di Bloomberg suggeriscono che l’ipotesi di introdurre dazi doganali potrebbe non essere una mossa definitiva, ma piuttosto una leva negoziale per ottenere parità nelle condizioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa.
Dazi alle auto cinesi in USA
Nel primo trimestre del 2024, Geely è stata l’unica casa automobilistica cinese ad esportare veicoli con il proprio marchio negli Stati Uniti, vendendo 2.217 veicoli, secondo i dati della China Passenger Car Association. Tuttavia, altre 60.000 vetture prodotte in Cina sono arrivate negli USA sotto brand americani, principalmente Buick di General Motors. Oltre alle auto, i dazi colpiscono anche i componenti chiave come le batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici, che vedranno un incremento dei dazi dal 7,5% al 25% a partire da quest’anno. Le batterie al litio per veicoli non elettrici saranno soggette agli stessi dazi a partire dal 2026.
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