Davide Cironi, chi è?
In una intervista la storia del ragazzo abruzzese che ha un canale Youtube e autore del programma "Dal Pollaio alla Pista" su MotorTrend. Le sue origini, la sua passione e la determinazione con quella tipica resilienza degli abruzzesi…
Davide Cironi, classe ‘87, abruzzese con un’innata passione per i motori che si è trasformata in lavoro dopo tanti di sacrifici: raccontiamo la sua storia perché è la dimostrazione di come la “tigna”, ovvero la determinazione contribuisca più di ogni altra cosa al successo.
La determinazione
E’ proprio vero: se sei non sei determinato puoi anche sognare ma non realizzi nulla, parti con l’entusiasmo iniziale e non concludi, imbocchi una strada e alla prima difficoltà devi su un’altra.
Di fatto senza determinazione non arrivi mai all’obiettivo, giustificandoti con qualche motivazione al momento della resa.
Ti racconto la storia di questo ragazzo che ho conosciuto personalmente e con il quale condivido le montagne, essendo nato e cresciuto su un paesino nei dintorni del Lago Turano arroccato sugli Appennini dell’Italia Centrale non lontano dall’Aquila, dove abita Cironi.
Chi è Davide Cironi, youtuber?
Originario dell’Aquila, Cironi ha creato uno tra i più influenti canali YouTube italiani che parla di auto. Questo non lo rende uno “YouTuber” o un “influencer” (nonostante abbia una grande capacità di influenzare altri appassionati), perché le sue produzioni si basano su tutt’altri principi e abilità tecniche. Sicuramente Davide nel suo percorso ha avanzato senza sosta e con determinazione verso la meta a cui teneva più di ogni altra cosa, ovvero guidare le auto dei suoi sogni. Il mito della velocità e dei motori se lo porta dietro da bambino, da quando nell’ottobre del 1988 suo nonno lo mise dentro una Ferrari Testarossa a pedali.
Cironi in pochi mesi è riuscito a coronare il suo desiderio, trasformando la passione per le quattro ruote in un lavoro. Ad oggi vanno fortissimo i video sul suo canale YouTube, con oltre 330.000 iscritti interessati alle storie di vetture speciali provate e raccontate (numeri in continua crescita), così come il suo sito DriveExperience.it. Ma andiamo per ordine, scoprendo trascorsi e sacrifici prima della sua straordinaria affermazione nel campo motoristico.
Davide Cironi, le origini, la gavetta
Davide per una decina d’anni ha svolto lavori più comuni, fino anche a tre contemporaneamente pur di velocizzare i guadagni per investire poi nel suo sogno: è stato magazziniere, panettiere, barista, cameriere, commesso, guardia notturna, venditore di orologi e chi più ne ha più ne metta. Ci ha raccontato che per lunghi periodi ha dormito meno di tre ore a notte, a volte anche meno.
Non dimentichiamo poi che Cironi, come tutti gli aquilani, ha subìto una tragedia inaudita, quella del terremoto nel 2009 che ha raso al suolo L’Aquila rubandole vite e speranze. “Non ho mai avuto niente di pronto a tavola in vita mia, ho dovuto e voluto sempre sudarmi tutto. Sono fiero di essere stato educato in un certo modo”. L’educazione ricevuta e la sua terra (quella raccontata da Ignazio Silone e Gabriele D’Annunzio, dove nasce la Genziana e vanno forte gli arrosticini), hanno contribuito a formare la persona di oggi rafforzando il suo carattere.
Davide Cironi, l’Aquila e l’Abruzzo nel cuore
A contribuire al successo di Davide Cironi è stato anche il suo magnifico territorio e le montagne che circondano l’aquilano, teatro di posa di gran parte dei suoi video. Come scrive lo stesso Ignazio Silone: “Le montagne sono i personaggi più prepotenti della vita abruzzese che hanno segnato da sempre il carattere degli abitanti. Una terra che è stata spesso assai dura, oscura e penosa, in un ambiente naturale quanto mai aspro, tra i più tormentati dal clima, dalle alluvioni, dai terremoti. Il carattere peculiare dell’uomo abruzzese non tralignato è dunque un’estrema resistenza al dolore, alla delusione, alla disgrazia; una grande e timorosa fedeltà; una umile accettazione della “croce” come elemento indissociabile della condizione umana”.
L’Abruzzo ha così contribuito a rafforzare la sua capacità di combattere fino in fondo per i propri ideali con la resilienza espressa dopo aver incassato il colpo, cercando senza abbattersi di inseguire i suoi obiettivi. “Ho dovuto rendermi conto da un giorno all’altro che se non avessi cambiato le carte in tavola, probabilmente avrei finito per lasciare la miacittà nel momento di maggior bisogno. Invece la mia soddisfazione è stata anche quella di aver creato tutto questo proprio a L’Aquila, dove nessuno avrebbe scommesso un centesimo in quel periodo terribile”.
Davide Cironi inizia con la Toyota GT86 di Silvio Totani
La primissima vettura scelta per debuttare è stata la Toyota GT86 concessa in prova sulla fiducia da Silvio Totani, titolare insieme al fratello Tito di una grande concessionaria prima Toyota e ora Suzuki con sede a L’Aquila stessa, accompagnandola con la frase: “Basta che me la riporti tutta intera”. Davide prosegue “Ad agosto 2013 ho deciso di trasformare questa passione in un’attività imprenditoriale, per quanto anomala, costruita attorno al piacere di guidare auto sportive”. Cironi aveva intuito la strada e così ha creato un business attorno a “Drive Experience”, iniziando con una piccola rubrica di motori sui quotidiani locali a cui associava qualche video prova delle stesse vetture.
Con il secondo video caricato sul suo canale YouTube (“Porsche 996 vs Porsche 993”) ha registrato subito 30.000 visualizzazioni in pochi giorni (oggi con oltre 350.000 views), e poi l’esplosione vera e propria con il famoso video dell’Alfa Romeo Giulia GT Junior (oggi 970.000 views), che ha rimbalzato in tutte le nazioni estere fino a valergli anche una proposta di lavoro dalla California, per Petrolicious. “Rappresentavo una novità, YouTube non era quello di oggi; i primi tempi sono andato forte soprattutto in America e in Giappone. Dopo aver pubblicato i primi video a mie spese, ho iniziato a ricevere proposte per realizzarli e per testare le auto, ma ne ho rifiutato davvero tante, anche molto interessanti, per restare sempre fedele ai miei ideali. È divertente oggi dire di no alle marchette dei colossi del mondo automotive, che puntualmente rimangono stupiti dalle mie scelte etiche”.
Quali sono state le prime difficoltà davanti alle quali non ti sei arreso?
Quelle economiche sicuramente, ma usare la scusa del denaro per non essere riusciti a fare qualcosa lo trovo troppo semplice. I soldi si guadagnano, e se non sono abbastanza si lavora di più. Se non bastano ancora si dorme di meno.
Ti sarai rialzato più di una volta dopo qualche sconfitta, quale ricordi?
Sconfitte vere e proprie non ne ho avute in questo ambito. Tutto è venuto su in modo molto fluido, a parte i miei sforzi invisibili. Hai presente quando vedi un’auto da fuori mentre fa un bel traverso? Se osservi la macchina è aggraziata e composta, ma se guardi il tizio al volante, per far sì che la vettura da fuori sia così bella da vedere, deve smanettare parecchio. Ecco, io e il Drive Experience siamo così.
Qual è stata la forza che ti ha fatto restare focalizzato sugli obiettivi anche quando i risultati non sono arrivati immediatamente?
Pretendere dei risultati più veloci di come sono arrivati sarebbe stato impossibile. Le reazioni degli appassionati non si sono fatte attendere… non ho potuto e non posso proprio lamentarmi di come mi ha accolto il pubblico! Ad ogni modo, ho superato le difficoltà solo grazie ad una innata e feroce passione per le automobili. Sono certo che una persona con un grammo di passione in meno si sarebbe fatta mangiare viva dopo pochi mesi. Tutti dicono di essere pronti a tutto, ma in pochissimi lo sono, e questo l’ho potuto constatare con i miei occhi tante volte in questi anni.
C’è stato qualcuno che ti ha detto: “lascia perdere ma che stai a fà?”
No, devo dire che sono stato supportato da tutti. Altro discorso è l’aver dimostrato con il tempo che non ero un cavallo dal fiato corto. Questo mi ha dato tante soddisfazioni alla lunga, dopo anni. L’ho impostata così dall’inizio: non ho voluto sparare tutte le cartucce subito, volevo e voglio tenere tanti assi nella manica. Mi piace troppo stupire gli appassionati come me e viziare i nostri lettori con storie e macchine che non si aspettano.
La tua vita è cambiata, c’è stato un disagio da superare in questo cambiamento?
Chiaramente la mia vita è diversa ora. Ci sono cose infinitamente più belle e soddisfacenti di prima, così come ce ne sono altre difficili da fronteggiare. La pressione che si ha addosso, lavorativa, personale, fisica, è altissima. Ma per il momento reggo ancora bene, grazie anche ai collaboratori che ho saputo scegliermi finora. Mi piacerebbe avere più tempo da dedicare ad ogni singolo progetto, ma ad un certo punto capisci che è meglio sfruttare le onde come ti arrivano per non rischiare di annegare.
Quando e come è scattata la scintilla?
Quando ho fondato Drive Experience.it e il canale YouTube che mi ha permesso di arrivare a così tante persone, nel 2013, l’ho fatto solo perché da appassionato di motori mi sentivo abbandonato a me stesso. In Italia nessuna testata giornalistica né programma televisivo parlava di automobili come avrei voluto, dunque ho pensato di farlo da me. Ho scelto la strada più lunga e difficile, con una salita ripida ma più soddisfacente.
Come scegli le auto?
Il criterio che uso per scegliere le macchine da provare e proporre al pubblico, è semplice: devono essere intriganti nonché avere personalità e carattere. Possono piacermi di più o di meno, essere migliori o peggiori, veloci o lente, sbagliate o giuste, ma devono avere un perché e una storia da raccontare.
Quali sono stati i video che ti hanno più entusiasmato?
Ho visto realizzarsi tanti miei grandissimi sogni: provare l’Alfa Romeo 155 DTM, una Lancia 037 Gruppo B, la Bugatti EB110, una Ferrari F50 e la Lamborghini Miura. Queste ad oggi sono state le più emozionanti. Poi però è arrivata l’F40. L’unica vettura per cui forse rinuncerei a tutte le altre.
Com’è la storia di “Troietta”?
“Troietta” è la mia Porsche 911 nera del 2001 che comprai prima di fondare Drive Experience, senza motore, tutta sfasciata e maltrattata, presa per due soldi dietro uno sfasciacarrozze e messa a posto con calma fino a farla tornare in strada due anni dopo. Ero un altro Davide e lei mi ricorda anche quel ragazzo di allora… completamente fuori di testa e disposto letteralmente a tutto per raggiungere i suoi sogni. Ad oggi è anche un bel mezzo, con assetto Öhlins e bracci regolabili, scarico SuperSprint completo, mappa, cerchi GT3 e Michelin Pilot Sport Cup 2. La adoro!
Dopo oltre 280 video e 7 anni a pieno regime riesci ancora ad avere lo stesso slancio iniziale e la stessa carica?
Dopo qualche momento di stanchezza fisica e mentale, più di una volta proprio al limite del fondoscala e con la lucina rossa del fuorigiri accesa troppo a lungo, la carica sembrava mancare. Ci sono delle giornate in cui è tutto nero, ma la maggior parte del tempo sono carico come e più del primo giorno. Insomma, per risponderti, non avevo lo stesso slancio iniziale, mentre ora ne ho uno sicuramente molto più travolgente.
Come sei arrivato e cosa vedremo nel tuo programma in onda da settembre su MotorTrend?
Ero già stato avvicinato tante volte dal mondo della TV e parecchi progetti mi avevano coinvolto, a partire da Top Gear Italia con Guido Meda, per arrivare a tanti altri format che non hanno visto la luce. Nessuno di questi stava nascendo nel momento giusto e con le prerogative necessarie. Quando poi ho realizzato “Dal Pollaio alla Pista” su YouTube l’ho fatto solo per dimostrare che non c’era bisogno di cifre folli per interessare un pubblico di non soli patiti.
Quando la prima puntata del progetto con la 75 ha fatto 2 milioni di visualizzazioni si è capito che forse sarebbe stato il caso di ampliare il discorso. MotorTrend mi ha dato carta bianca, un budget e mi ha mandato in guerra. Nell’ultimo anno io e i ragazzi di Drive Experience abbiamo lavorato notte e giorno per produrre questa serie TV “Dal Pollaio alla Pista” fatta con passione, per una volta senza compromessi. E i dati di ascolto hanno ripagato gli sforzi di tutti.
DAVIDE CIRONI IN PILLOLE
Nato a L’Aquila, ottobre 1987
- 1° video caricato il 9 settembre 2013 “Toyota GT86 – puntata pilota”, oltre 280 video sul canale YouTube.
- Ha realizzato la casa editrice Drive Experience con cui ha pubblicato già quattro titoli (tre dei quali best seller Amazon Italia e il prossimo in uscita questo autunno).
- Ha fondato insieme a Loris Bicocchi la “Drive Experience Academy”, una scuola che forma nuovi collaudatori.
- Ha sviluppato “DriveMob” un’app per appassionati di motori che permette di avere incontri occasionali in tutto il mondo e un vero e proprio social per amanti delle auto. Appena uscita dalla fase testing è pronta per il lancio mondiale entro il 2020.
- Ha aperto il “RollBar“, insieme ad amici d’infanzia della sua città, ovviamente tutto a tema motori, che è subito diventato un bel punto di riferimento per gli appassionati e i simpatizzanti delle auto sportive.
- Settembre 2020, parte il programma su MotorTrend.
Il team di Davide Cironi
Dalla Rete all’offline, Davide Cironi è stato in grado di tirar su dal nulla una realtà che coinvolge un team composto da operatori video principali, secondari, dronista, addetti allo shop online, 4 per la Academy istruttori e un docente di dinamica (cortesia addirittura della Dallara) per la scuola di collaudo “Drive Experience Academy”. Più una corposa rete di contatti con le più grandi aziende automotive e dozzine di partner commerciali.
Foto Davide Cironi story
→ Cosa ne pensi? Fai un salto sulla discussioni sul FORUM!