Dati di mercato veicoli commerciali, male ma in ripresa
Il mercato dei veicoli commerciali, furgoni, van e autocarri sotto 3,5 t a settembre conferma un trend di ripresa per il settore negli ultimi mesi. Crisi e perdita secca nel complessivo dei primi 9 mesi
il mercato veicoli commerciali, furgoni, van, autocarri sotto 3,5 tonnellate, ha confermato il trend di vendite positivo nei mesi estivi. Rispetto allo stesso mese 2019, infatti, infatti c’è stata una crescita del 18,5%.
L’associazione delle Case automobilistiche estere, però, non canta vittoria perché, comunque, nel complesso, i risultati di mercato dei primi 9 mesi 2020 per gli autocarri portano in dote una perdita del 22%, pari a circa -30mila unità.
Mercato autocarri sotto 3,5 t per alimentazione
Se guardiamo i dati di mercato da gennaio ad agosto 2020 sotto il profilo delle alimentazioni, tutte le motorizzazioni hanno sofferto pesanti perdite a doppia cifra: benzina – 40,4%, diesel – 26,5%, Gpl -70,3%, metano -33,8%, elettrico -28%. Solo l’ibrido ha portato a casa un segno positivo: +1.270% i furgoni ibridi elettrici (che conquistano così il 2,5 di quota di mercato) e +800% i furgoni ibridi plug-in.
Rispetto ai canali di vendita, i primi 8 mesi del 2020 la perdita del settore autocarri si declina mostrando una particolare sofferenza per il settore del noleggio furgoni (-30,3%), soprattutto a breve termine (-42,5%). Probabilmente, molto ha pesato lo stop agli spostamenti legato all’emergenza sanitaria.
Canali di vendita veicoli commerciali
In forte contrazione, però, anche il lungo termine (-28,3%) che in realtà è la parte più significativa del noleggio autocarri, e le autoimmatricolazioni uso noleggio di Concessionari e Case automobilistiche (-25,8%). Il canale delle società ha segnato un calo del 27,6% mentre quello dei privati del 19,4%.
Autocarri da rinnovare, il mercato furgoni continuerà a crescere
“Le consegne rimandate nei mesi del lockdown – commenta Michele Crisci, Presidente UNRAE – hanno riportato il mercato dei veicoli commerciali in territorio positivo, confermando i primi segnali emersi nel periodo estivo. L’esigenza pressante di rinnovare un parco circolante ancora molto anziano, costituito per il 47% da veicoli ante Euro 4, sta accompagnando il trend naturale delle immatricolazioni con incrementi a doppia cifra in settembre per tutti i canali di vendita.”
“Il risultato – conclude Crisci – non è ancora la conferma di un’inversione di tendenza: bisognerà valutare come si muoveranno gli acquisti nel mese di ottobre, ma trovandoci ormai a fine anno, con un mercato in calo di oltre il 20%, ben poco si potrà incidere sui risultati finali, che presenteranno comunque una flessione preoccupante. Si tratta di un comparto che ha dimostrato molte volte – e ancor più durante il lockdown – di essere centrale per la movimentazione delle merci e per lo sviluppo economico del Paese.”
Il risultato è che le emissioni medie di CO2 dei veicoli con ptt fino a 3,5t sono cresciute dell’1% raggiungendo i 164,4 g/km rispetto ai 162,6 del gennaio-agosto 2019.
Questi dati sono forniti dal Centro Studi e Statistiche UNRAE
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