Curiosità Ferrari, le vittorie e gli aneddoti legati alla Rossa
Le curiosità della storia Ferrari: prima vettura, prima vittoria in un Gran Premio ed i successi sportivi. Ed ancora: rapporto con la pubblicità, con le istituzioni e con i VIP
La storia della Ferrari è piena di curiosità, che vanno dal motorsport alle auto di serie scelte e guidate dai personaggi più in vista. La Rossa di Maranello è legata soprattutto alle corse ed alla Formula 1, con 14 titoli piloti all’attivo e 16 allori fra i Costruttori. Ma le Ferrari sfrecciano anche nel Mondiale Sport Prototipi e nelle gare endurance come nella mitica 24 Ore di Le Mans e la rivalità con Ford negli anni ’60.
Curiosità Ferrari
La Ferrari ha avuto anche un ruolo decisivo nel costume degli italiani diventando ben presto uno status symbol per le persone più in vista ed un sogno per tutti gli altri. Le Ferrari non a caso è fra i marchi più desiderati e posseduti da autorità e VIP di tutto il mondo. Ma ora andiamo con ordine e scopriamo tutte le curiosità Ferrari.
Quanti Mondiali Piloti F1 ha vinto la Ferrari
Dopo la vittoria conseguita da Piero Taruffi nel Gran Premio di Svizzera il 18 maggio 1952, Alberto Ascari trionfò in tutte le restanti sei corse della stagione, sempre con la stessa vettura contraddistinta dal telaio numero 05, e si laureò Campione del Mondo. A questo primo successo mondiale ne hanno fatto seguito altri 14.
Ancora Alberto Ascari nel 1953, Juan Manuel Fangio nel 1956, Mike Hawthorn nel 1958, Phil Hill nel 1961, John Surtees nel 1964, Niki Lauda nel 1975 e 1977, Jody Scheckter nel 1979, Michael Schumacher con una fantastica cinquina dal 2000 al 2004, e infine Kimi Raikkonen nel 2007.
Quanti Mondiali Costruttori F1 ha vinto la Ferrari?
Oltre ai titoli iridati conseguiti dai vari piloti alla guida di vetture Ferrari è interessante ricordare come la Scuderia Ferrari abbia conquistato anche per 16 volte il Titolo Mondiale Costruttori, ottenuto 224 vittorie di Gran Premi, delle quali 125 partendo dalla pole position, realizzato ben 81 doppiette (1° e 2° posto), per cinque volte monopolizzato il podio e in tre occasioni, (G.P. di Germania 1952, G.P. d’Italia 1960 e G.P. Belgio 1961) realizzando addirittura un poker piazzando le proprie vetture al primo, secondo, terzo e quarto posto della classifica finale della gara.
Giusto per la cronaca e a titolo di curiosità, vi è da dire che, dopo la prima vittoria ottenuta da José Froilán González, la 50^ ha visto Niki Lauda tagliare per primo il traguardo nel Gran Premio di Spagna del 1974, la 100^ è arrisa ad Alain Prost nel Gran Premio di Francia del 1990, la 150^ è stata merito di Michael Schumacher nel Gran Premio del Canada del 2002 e la 200^ ha visto sul gradino più alto del podio Kimi Raikkonen nel Gran Premio di Cina del 2007.
Curiosità Ferrari nel Mondiale Sport Prototipi
I successi della Ferrari, tuttavia, non si limitano al Campionato del Mondo di Formula Uno, ma si estendono anche alle più famose e consacrate corse di durata, disputate in ogni parte del mondo, valide per il Campionato del Mondo Sport Prototipi. Infatti, le vetture del Cavallino, citando solo le manifestazioni più importanti, giunsero prime sul traguardo:
- per 5 volte alla 24 Ore di Daytona, alla 1.000 Km di Monza e alla 1.000 Km. di Parigi;
- per 6 volte alla 1.000 Km. di Buenos Aires e al Tourist Trophy, vinto consecutivamente per 5 volte dal 1960 al 1964;
- per 7 volte alla 1.000 Km. del Nurburgring con 4 vittorie consecutive dal 1962 al 1965, alla 1.000 Km. di Spa-Francorchamps con 6 vittorie consecutive dal 1961 al 1966 e alla 24 Ore di Le Mans con 6 vittorie consecutive dal 1960 al 1965;
- per 8 volte alla Targa Florio, la gara più antica (infatti la prima edizione risale al lontano 1906), alla 12 Ore di Sebring con 4 vittorie consecutive dal 1961 al 1964, alla 9 Ore di Kyalami con 5 vittorie consecutive dal 1962 al 1966 tutte ottenute da Piper, e alla Mille Miglia con 6 vittorie consecutive dal 1948 al 1953;
- dulcis in fundo, per ben tredici volte al Tour de France con nove vittorie consecutive dal 1956 al 1964.
La Ferrari e la pubblicità
Certamente costituisce fatto rilavante la circostanza che la Ferrari, sia in tempi passati sia in quelli attuali, non abbia mai pubblicizzato, vuoi sulla carta stampata vuoi attraverso altri canali mediatici, le autovetture prodotte.
Questa impostazione aziendale, fortemente voluta da Enzo Ferrari e mantenuta nel tempo da tutti coloro che si sono avvicendati alla guida dell’azienda, trae origine dal fatto che la pubblicità veniva sostituita dall’eco derivante dalle vittorie conseguite nelle gare. Infatti, quasi 10.000, sono stati i successi ottenuti dalle vetture Ferrari in competizioni svoltesi nei cinque continenti.
Questo dato ha fatto sì che Henry Ford junior, il magnate dell’omonima industria automobilistica americana, un giorno disse con un pizzico di invidia: “Io spendo una fortuna per pubblicizzare le mie macchine mentre il Signor Ferrari ogni lunedì è sulle prime pagine di tutti i giornali senza spendere un cent”.
La Ferrari e l’Aeronautica Militare Italiana
Tra le varie figure istituzionali via via affiancatesi alla Ferrari, senza ombra di dubbio spicca il 4° Stormo Caccia dell’Aeronautica Militare Italiana, reparto che custodisce gelosamente le tradizioni di Francesco Baracca e che esibisce, sulle derive dei propri aviogetti, il simbolo del Cavallino Rampante.
Grazie al gemellaggio stretto tra lo Stormo e la Ferrari, entrambi portatori del glorioso stemma, un velivolo F104 Starfighter troneggia davanti alla palazzina degli uffici all’interno del Circuito di Fiorano. Dipinto di colore rosso, porta i numeri 4–27: il primo ad indicare l’appartenenza al 4° Stormoe il secondo a ricordare il numero di gara di Gilles Villeneuve.
Ferrari, l’auto dei VIP
Ferrari è anche l’auto dei VIP. Impossibile elencare lo stuolo di personaggi famosi, appartenenti ai mondi dorati dell’imprenditoria, della finanza, delle arti e dello sport, senza dimenticare le “teste coronate” come il re Leopoldo del Belgio, il principe Bernardo di Olanda, lo scià di Persia Reza Pahlavi, re Hussein di Giordania o i sultani del Marocco e del Brunei, che hanno fatto visita alla fabbrica di Maranello o hanno voluto godere del privilegio di custodire un’autovettura Ferrari nel proprio garage.
Di certo, però, il personaggio in assoluto di maggior spicco mai salito a bordo di una vettura contraddistinta dal marchio del Cavallino Rampante è stato il Papa. Il 4 giugno 1988 il Santo Padre Giovanni Paolo II, durante la sua visita alla fabbrica di Maranello e all’adiacente Circuito di Fiorano, infrangendo simpaticamente il protocollo e sconvolgendo il rigido cerimoniale accuratamente predisposto, chiese improvvisamente di poter fare un giro su una vettura del Cavallino.
In fretta e furia fu reperita una Mondial Cabriolet, ovviamente di colore rosso. Un emozionatissimo Piero Ferrari si pose alla guida dell’auto, il Pontefice prese posto sul lato del passeggero e fece il desiderato giro di pista tra gli applausi festosi e ammirati di uno stuolo di spettatori.
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