Ponte Morandi, camion pieno di droga nel crollo
Il mistero del camion pieno di droga andato perso nel crollo del Ponte Morandi. La Polstrada, la GdF e i Carabinieri smentiscono la notizia.
Nel crollo del Ponte Morandi del 2018 c’era un camion pieno di droga che è finito giù. Si tratta di un fatto di cronaca rivelato da un’intercettazione ambientale del marzo 2022 realizzata dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Gioia Tauro, nel corso di un’indagine che ha portato all’arresto di 63 persone appartenenti alla ‘Ndrangheta. L’organizzazione criminale poi ha cercato di recuperare il carico di 900 kg di hashish fra i rottami del crollo.
Camion droga sul Ponte Morandi
La tragedia del Ponte Morandi del 14 agosto 2018 è piena di storie e tra queste c’è quella del camion frigo giallo zeppo di droga che è finito giù nel crollo. E’ quanto rivelato dal boss del clan Bellocco di Rosarno, Francesco Benito Palaia, mentre veniva intercettato nell’ambito dell’indagine sul traffico di droga legato alla ‘Ndrangheta calabrese.
Successivamente al crollo l’organizzazione criminale ha provato a recuperare il carico fra i rottami delle auto e detriti, dovuti al crollo del Ponte Morandi, che subito dopo la tragedia sono stati stoccati in una zona di Bolzaneto, a disposizione della Magistratura a Genova.
Secondo l’indagine il carico di droga, poi andato perso nel crollo, si trovava all’interno della carcassa del camion frigo giallo.
Il trasporto sarebbe stato organizzato da una persona dei Castelli Romani, che però aveva la necessità di fermarsi ogni 200 km per verificare che non si aprisse la carcassa. La destinazione finale era la Campania perché il carico di hashish era destinato alla Camorra.
Mistero del camion giallo di droga sul Ponte Morandi
Questa vicenda legata alla tragedia del Ponte Morandi assume i contorni di un mistero. Dopo il crollo infatti si sono perse le tracce di questo camion giallo, con l’autista che sarebbe fra le 43 vittime. Il caso non è confermato perché dai video del crollo emergerebbe l’unica carcassa gialla di una Opel Corsa.
Gli elementi di un giallo ci sono tutti anche perché i primi a non essere a conoscenza del carico di droga sono i finanzieri del Primo Gruppo della Guardia di Finanza di Genova, che hanno svolto le indagini sul crollo. Si ipotizza perciò che il carico non sia esistito e che il boss abbia parlato del Ponte Morandi per nascondere la vera sparizione di un carico non arrivato a destinazione.
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