Credito d’imposta sulla pubblicità, date e scadenze 2024/2025 [aggiornato]
Si apre ogni anno la finestra dal 1° al 31 marzo per la prenotazione del credito d'imposta sulle spese di pubblicità. Quali sono le scadenze per il commercialista consulente dell'impresa.
Anche per il 2025 è previsto il Bonus Pubblicità, un’agevolazione economica erogata dallo Stato sotto forma di credito d’imposta (chiamato anche “credito d’imposta pubblicità”) da utilizzarsi in compensazione sull’F24 che ha lo scopo di aiutare aziende e professionisti a crescere attraverso una pubblicità mirata. E’ un incentivo riservato esclusivamente ad investimenti pubblicitari su giornali (digitali e cartacei) qualificati che devono avere la caratteristica obbligatoria di essere testate giornalistiche registrate al Tribunale con un direttore responsabile di riferimento.
“1-quinquies. A decorrere dall’anno 2023, il credito d’imposta di cui al comma 1 e’ concesso, alle stesse condizioni e ai medesimi soggetti ivi contemplati, nella misura unica del 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, nel limite massimo di spesa di 30 milioni di euro in ragione d’anno, che costituisce tetto di spesa, e in ogni caso nei limiti dei regolamenti dell’Unione europea richiamati al comma 1. Ai fini della concessione del credito d’imposta si applica il regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 maggio 2018, n. 90“.
E’ richiesto il requisito dell’incrementalità, ovvero le spese sostenute nel 2025 devono essere accresciute di almeno l’1% rispetto agli investimenti dell’anno precedente.
Credito imposta sulle spese pubblicitarie
Il credito d’imposta sulla pubblicità viene concesso sul 75% dell’incremento negli investimenti pubblicitari effettuati tra un anno e l’altro. Sono ammissibili solo gli investimenti pubblicitari effettuati su testate giornalistiche, ovvero stampa quotidiana e periodica anche on line, purché registrata al ROC e/o al Tribunale competente. Gli investimenti devono essere effettuati direttamente dall’azienda. La fatturazione non deve contenere servizi complementari rispetto alla pubblicità.
Credito imposta pubblicità per l’anno 2025
- Il credito d’imposta sulla pubblicità effettuata nell’anno 2025 viene concesso sul 75% dell’incremento dell’investimento pubblicitari effettuato nel 2025 rispetto al 2024.
Come accedere al Credito d’Imposta per spese pubblicitarie
Si accede al credito d’imposta per spese pubblicitarie con una domanda al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, direttamente da parte dei soggetti abilitati o tramite i soggetti incaricati di cui ai commi 2-bis e 3 dell’articolo 3 del D.P.R. n. 322 del 1998, attraverso la sezione dell’area riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare”, accessibile previa autenticazione con SPID, Carta Nazionale dei Servizi o Carta d’Identità Elettronica. I servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Gli step per accedere al credito d’imposta sono 3:
- STEP 1 | PRENOTAZIONE: dal 1 al 31 marzo di ogni anno è necessario inviare la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta“ (una sorta di prenotazione delle risorse), contenente, oltre ai dati degli investimenti effettuati nell’anno precedente, i dati degli investimenti già effettuati o che si prevede di effettuare nell’anno.
Per usufruire del credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari il commercialista entro il 31 marzo 2025 deve inoltrare, attraverso una comunicazione ufficiale telematica, l’importo previsionale massimo delle spese 2025 compilando l’apposito MODELLO predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per l’Informazione e l’Editoria. Attenzione perché detti importi saranno quelli massimi ammissibili: ai fini della richiesta l’importo speso potrà essere inferiore ma non superiore. - STEP 2 | DICHIARAZIONE: nel mese di gennaio 2026 i soggetti che hanno inviato la “comunicazione per l’accesso” debbono inviare la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati“, attestante gli investimenti effettivamente realizzati nell’anno 2025. Sarà sempre il commercialista ad effettuare la “dichiarazione telematica” per comunicare tra il 1° gennaio al 31 gennaio 2026 (quindi l’anno successivo al 2025) il totale delle fatture effettivamente contabilizzate relative alle spese pubblicitarie sostenute dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 e rientranti nel credito d’imposta al 75% per la differenza con quelle relative alle spese di pubblicità dell’anno 2024.
- STEP 3 | RICONOSCIMENTO DEL CREDITO – Successivamente, entro il mese di marzo 2026, arriverà la comunicazione ufficiale dal Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’elenco di tutte le società ammesse al credito e relativi importi di cui potranno usufruire come credito d’imposta per pagare IVA, tasse, contributi previdenziali e altro.
Le procedure sono descritte nella pagina dedicata del Governo –Dipartimento per l’informazione e l’editoria; ad oggi comunque non sono ancora presenti le procedure relative al 2023.
Credito d’Imposta effettivamente riconosciuto per le spese pubblicitarie
L’ammontare del credito d’imposta viene calcolato sul 75% dell’incremento delle spese pubblicitarie effettuate nel 2025 rispetto al 2024, ovvero la differenza tra il totale delle fatture ricevute tra il totale 2025 ed il totale 2024.
L’importo effettivamente riconosciuto dipende dalla quantità dei fondi disponibili che sono ripartiti sul totale delle richieste.
Esempio: investimenti pubblicità anno 2024 (1.000€+iva), investimento pubblicità anno 2025 (20.000€+iva). L’investimento è superiore al minimo dell’1%, quindi la base di calcolo sul 75% della differenza di (20.000-1.000)=19.000€ al 75% porta la base di calcolo a 14.250€. Attenzione non è questo l’importo riconosciuto come credito d’imposta, ma sarà di un valore inferiore con una percentuale che, considerato lo storico degli anni precedenti oscilla tra il 15% ed il 40%, il credito d’imposta effettivamente riconosciuto potrebbe quindi oscillare tra 2.137€ e 5.700€. Se il totale delle richieste sarà inferiore, gli stessi fondi permetteranno di avere anche importi maggiori.
Credito d’imposta sulla pubblicità chi può usufruirne
Possono usufruire del bonus pubblicità le seguenti tipologie di attività
- imprese
- lavoratori autonomi
- enti non commerciali
Spese ammesse (e non) al Bonus Pubblicità
Le spese ammesse sono quelle relative all’acquisto di spazi pubblicitari su magazine stampati, digitali e siti internet con la fondamentale condizione: devono essere “testate giornalistiche”.
ATTENZIONE perché non tutti gli investimenti pubblicitari rientrano nel Credito d’Imposta: non rientrano nell’agevolazione la realizzazione grafica pubblicitaria, la pubblicità sui social media (Facebook, Instagram, Youtube, Twitter, ecc), né quella acquistata attraverso gli spazi di pubblicità di Google, né le spese per la produzione di volantini cartacei periodici, né la cartellonistica, ecc. Sono esclusi tutti i siti web non registrati come testata giornalistica.
Bonus Pubblicità come usufruire del Credito d’Imposta pubblicità
Per usufruire del Credito d’Imposta sulla pubblicità bisogna innanzitutto programmare e realizzare un investimento pubblicitario nel corso dell’anno 2025 con un minimo di spese sostenute della stessa tipologia l’anno precedente (2024). Il consulente (commercialista) per conto dell’azienda interessata dovrà avviare le pratiche (prenotazione ed adempimenti successivi) entro tra il 1° gennaio e 30 marzo 2025.
Il credito d’imposta può essere fruito mediante compensazione da effettuare con il modello F24 attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate a decorrere dal 5° giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti ammessi al bonus per pagare tasse, contributi previdenziali, iva, ecc. Inoltre, è necessario indicare il credito d’imposta sia nel modello Redditi relativo al periodo d’imposta di maturazione sia in quello di utilizzo.
Storia del Credito d’Imposta sulla Pubblicità
Ricordiamo che il credito di imposta sulla pubblicità è stato regolamentato dal D.P.C.M. 90/2018, decreto attuativo attraverso il quale sono state definite le modalità ed i criteri per la concessione d’incentivi fiscali agli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani, periodici e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, in attuazione dell’articolo 57-bis, comma 1 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96”.
Qui oltre ad essere illustrati i soggetti beneficiari, gli investimenti ammissibili e quelli esclusi, i limiti e le condizioni dell’agevolazione concedibile, la procedura e le modalità di concessione, sono state anche annunciate le date nelle quali i consulenti dovranno inviare le richieste telematiche.
E’ stato introdotto per la prima volta nell’anno 2018 con l’articolo 57-bis del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito dalla legge 21 giugno 2017, n. 96.
Il Decreto Legge che lo modifica nel 2022
Con il Decreto-legge n. 17 del 1/3/2022 ((art. 25-bis) e legge n. 34 del 27 /04/2022 sono state introdotte alcune modifiche alla normativa esistente con la quale venne istituito il “bonus pubblicità” (che, ricordiamo, è contenuto nell’articolo 57-bis del Decreto-Legge 24 aprile 2017 n. 50) attraverso le quali sono stati tolti i benefici per le radio e TV, escludendo i mezzi radiotelevisivi. Il Bonus Pubblicità è un credito d’imposta concesso sulle spese di pubblicità con fondi stanziati dal Governo pari a 30 milioni di euro per il 2023.
Occasione ripartenza per imprese (officine, carrozzerie, gommisti) e professionisti pubblicità su NEWSAUTO.it ELABORARE magazine
Quello del credito d’imposta sulla pubblicità è un’ottima occasione per far ripartire le attività delle imprese (carrozzerie, gommisti, meccanici, officine, ecc.) e dei professionisti attraverso investimenti pubblicitari mirati effettuati con spazi pubblicitari su magazine cartacei e siti internet anche attraverso concessionarie di pubblicità.
→ FAQ sul Bonus Pubblicità Credito d’imposta
→ Per sapere di più sul Credito d’Imposta dal Bonus Pubblicità consulta il sito ufficiale del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri