Corrente 230 Volt dalla batteria dell’auto elettrica
Corrente alternata dalla batteria agli ioni di litio dell'auto elettrica. Una funzionalità presente ormai su numerose auto elettriche che hanno in dotazione una presa di corrente a 230 Volt per emergenza o altri usi, grazie ad un inverter che trasforma la corrente continua 380 Volt in alternata 230 Volt
Nissan è stata tra le prime case automobilistiche ad esplorare nuove tecnologie per le auto elettriche come quella del V2X. Qualche anno fa aveva presentato una Leaf, auto elettrica, trasformata in un mezzo di soccorso mobile per fornire energia elettrica in corrente alternata a 230 Volt dove serve e quando serve anche in caso di calamità naturali e disastri ambientali.
La batteria dell’auto elettrica è come un gigante power bank, tipo quelli utilizzati solitamente per ricaricare i cellulari che sono costituiti da una batteria agli ioni di litio ricaricabile dalla quale si preleva energia quando quest’ultima serve per qualsiasi dispositivo elettronico (smartphone, tablet, fotocamere, videocamere).
Insomma, Nissan era andata oltre il V2G, ovvero il sistema che permette lo scambio di energia con la tecnologia dello scambio bidirezionale già presente sulla Leaf di serie sin dalla sua introduzione nel 2010. La Leaf in realtà non solo può assorbire energia per ricaricare la batteria di bordo ad alta capacità, ma anche reimmetterla nella rete proprio grazie al sistema V2G (Vehicle-to-Grid).
V2X (Vehicle-to-Everything)
V2X (Vehicle-to-Everything) è una tecnologia di comunicazione che consente ai veicoli di scambiare dati in tempo reale con altri veicoli, infrastrutture e dispositivi in una rete connessa. Ciò può fornire informazioni sul traffico, sulla sicurezza stradale e sulla navigazione, migliorando la sicurezza, l’efficienza e la convenienza della guida.
Esistono due tipi di tecnologie V2X: V2V (Vehicle-to-Vehicle) e V2I (Vehicle-to-Infrastructure).
Corrente alternata 230 Volt dall’auto elettrica V2H
Sono le nuove tecnologie V2H/V2B (Vehicle-to-Home/Vehicle-to-Building) che permettono di alimentare in corrente alternata a 230 Volt attrezzatture, abitazioni e uffici, oltre a ricaricare direttamente i dispositivi elettronici.
Auto elettrica può alimentare la rete elettrica 230 Volt di un’abitazione (V2H)
V2H (Vehicle-to-Home) dalla tecnologia V2X (Vehicle-to-Everything) permette ai veicoli elettrici di fungere da batterie mobili per l’energia anche per le abitazioni. Ciò significa che i veicoli elettrici possono immagazzinare energia elettrica durante i periodi di bassa domanda e fornirla alla rete elettrica della casa durante i periodi di picco, migliorando l’efficienza energetica e riducendo la dipendenza dalle fonti di energia tradizionali. Questa tecnologia richiede l’installazione di una infrastruttura di ricarica bidirezionale che consenta ai veicoli elettrici di fungere da batterie mobili. V2H sta diventando sempre più importante per la gestione dell’energia sostenibile e per la riduzione delle emissioni.
L’auto elettrica con la presa elettrica 230 Volt
Nissan è riuscita a far funzionare la Leaf come un’energy bank per fornire corrente alternata da 230 volt. La Leaf con funzione “generatore di corrente” si chiama “Re-Leaf” e dispone di un enorme serbatoio di energia elettrica mobile grazie alla capiente batteria di quest’auto EV da 62 kWh. Questa energia può essere trasportata facilmente e raggiungere il luogo dove è richiesta la 230 Volt anche in zone colpite dai disastri.
L’auto è dotata ovviamente di prese di corrente resistenti alle intemperie, montate direttamente sulla carrozzeria esterna. Queste prese consentono di alimentare dispositivi con tensioni alternate da 110-230 V grazie agli inverter di bordo che trasformano la corrente continua a 380 Volt in alternata 230 Volt. A queste prese di alimentazione ci si possono collegare apparecchiature mediche, impianti di comunicazione e di illuminazione e tutto ciò che funziona a corrente alternata.
Nissan Re-Leaf corrente alternata 230 Volt dalla batteria dell’auto elettrica
Nissan Leaf e+ di ultima generazione è una vera e propria centrale energetica mobile: con una carica della sua batteria da 62 kWh, può fornire sei giorni di elettricità, in corrente alternata a 230 Volt, necessaria per far funzionare un’abitazione media.
Nelle operazioni di soccorso, Re-Leaf è in grado di alimentare più dispositivi contemporaneamente, come ad esempio tutti insieme un martello pneumatico (24 ore – 36 kWh), un apparecchio per ventilazione forzata (in 24 ore assorbe circa 22 kWh), un bollitore cucina da campo da 10 litri (in 24 ore 10 kWh), un ventilatore per terapia intensiva, (in 24 ore 3kWh), un proiettore a LED da esterno 100 watt (24 ore – 2,4 kWh).
Una volta ripristinata l’elettricità nell’area, i veicoli elettrici possono essere ricaricati e fornire servizi di trasporto fino a 385 km di autonomia (WLTP) con una singola ricarica della batteria di Leaf e+.
Considera che una famiglia media consuma statisticamente 2.700 kWh di corrente pari a 7,3 kWh al giorno. La batteria della Leaf+ potrebbe alimentare un’abitazione tranquillamente per una settimana completa.
Corrente per la casa dall’auto elettrica, emergenza o blackout
I disastri naturali sono la principale causa delle interruzioni di corrente. Secondo un rapporto della Banca Mondiale del 2019, le calamità naturali e i cambiamenti climatici hanno causato il 37% dei blackout in Europa tra il 2000 e il 2017, e il 44% delle interruzioni di corrente negli Stati Uniti nello stesso periodo.
Quando si verifica un disastro, il tempo necessario per il ripristino dell’alimentazione elettrica è in genere di 24-48 ore, a seconda della gravità del danno. In questo arco di tempo, i veicoli 100% elettrici sono la soluzione ideale per fornire un’alimentazione di emergenza “mobile”.
Pur trattandosi di un concept, le sue tecnologie sono già applicate nel mondo reale. In Giappone, dal 2011 Nissan utilizza Leaf per fornire energia e trasporto di emergenza in caso di calamità e ha stretto partnership con oltre 60 amministrazioni locali per poter garantire un pronto intervento in questi frangenti.
Nissan Re-Leaf, perché si chiama così?
“RE” nel nome di Re-Leaf è l’acronimo di response, recovery e resilience, ovvero la capacità di risposta umanitaria, il pronto intervento nelle calamità e il miglioramento della resilienza delle comunità in futuro.
Il colore ambra di Re-Leaf è un riferimento alla parola electron, che in greco antico significa “ambra”, da cui deriva “elettricità”.
Scambio di energia bidirezionale
La tinta si abbina perfettamente all’azzurro della Nissan Intelligent Mobility, che simboleggia la sofisticata connettività di bordo del concept. Una barra luminosa a LED sul tetto emette una luce lampeggiante color ambra per segnalare l’avvicinamento del veicolo agli altri utenti della strada.
Nissan Re-Leaf, caratteristiche
Per facilitare gli spostamenti su strade dove potrebbero essere presenti ostacoli o detriti, l’altezza da terra di Re-Leaf è stata aumentata di 70 mm e portata a un totale di 225 mm, con un paracoppa dedicato per proteggere il sottoscocca. Le carreggiate ampliate (+ 90 mm anteriore/+ 130 mm posteriore), i passaruota speciali, i paraspruzzi e i pneumatici all-terrain su ruote sportive da 17” accrescono ulteriormente le performance del veicolo.
Per fornire energia sono presenti tre prese: due connettori a C esterni, resistenti alle intemperie e facilmente accessibili, e una presa interna di tipo domestico, montata nel bagagliaio.
I sedili posteriori sono stati rimossi e il pianale livellato per garantire più spazio per le attrezzature essenziali. Una paratia separa i sedili anteriori dal vano di carico.
Nissan Re-Leaf, postazione mobile PC con schermo LED da 32”
Quando Re-Leaf giunge nella zona del disastro, dall’area di carico si estrae una scrivania con schermo LED da 32” che, insieme a un alimentatore dedicato, crea una postazione operativa da cui gestire le operazioni di soccorso e ripristino dell’energia elettrica.
Una volta ripristinata l’alimentazione, Leaf può essere ricaricata utilizzando tre modalità di ricarica, anche mediante normali prese domestiche se non sono disponibili infrastrutture di ricarica dedicate nelle immediate vicinanze.
Caricatore | Capacità batteria 40 kWh | Capacità batteria 62 kWh |
Presa domestica da 3,7 kW | 11,5 ore (0-100%) | 18 ore (0-100%) |
Tipo 2, 7 kW | 7,5 ore (0-100%) | 11,5 ore (0-100%) |
CHAdeMO 50 kW | 60 minuti (20-80%) | 90 minuti (20-80%) |
Aggiorneremo questo articolo con un elenco di auto elettriche che sono già dotate di una presa di corrente 230 Volt.
Foto Nissan Re-Leaf
Video Corrente alternata 230 Volt dalla batteria dell’auto elettrica
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