Colonnine elettriche obbligatorie ogni 60 km
Il Parlamento Europeo ha approvato il regolamento per l'installazione di colonnine elettriche e distributori di idrogeno.
Il Parlamento Europeo ha approvato il nuovo regolamento sull’installazione di colonnine di ricarica elettrica sulle strade europee e la bozza di revisione della direttiva Dafi sulle infrastrutture per i carburanti alternativi. Il regolamento definisce i requisiti minimi delle stazioni e le specifiche tecniche, per una maggiore diffusione di infrastrutture di ricarica. Dopo l’approvazione il regolamento diventerà direttiva dopo la ratifica del Consiglio Ue e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Colonnine elettriche, la regolamentazione
La Commissione Europea regolamenta le stazioni di ricarica elettrica, stabilendo degli obiettivi minimi obbligatori, tra cui l’installazione entro il 2026 di stazioni di ricarica ogni 60 chilometri lungo le principali strade europee. Entro il 2026 dovranno avere almeno 400 kW per le auto, di cui minimo 150 riservati a un singolo punto di ricarica, mentre entro il 2028 almeno 600 kW per le auto, di cui minimo 150 riservati a due punti di ricarica ciascuno.
Inoltre entro il 2024 i Paesi dell’Unione devono presentare un piano operativo sull’installazione di nuove colonnine elettriche. La distanza di 60 km deve essere garantita anche per la ricarica di camion e autobus, ma solo sulla rete della dorsale europea TEN-T. Per i veicoli commerciali le potenze di rifornimento variano tra 1.400 kW e 2.800 kW a seconda delle tratte.
Il regolamento prevede delle eccezioni a favore delle regioni più difficili da raggiungere con le stazioni di ricarica, come ad esempio isole e strade con scarso traffico. Il documento propone anche l’allestimento di due punti di ricarica per ogni stazione. Le colonnine dovranno avere le seguenti caratteristiche:
Colonnine elettriche info tariffe
Il documento stabilisce anche una serie di specifiche qualitative, ad esempio su tariffe e condizioni di pagamento. Gli automobilisti infatti devono essere messi nelle condizioni di pagare facilmente; i prezzi devono essere visualizzati in kWh (o chilogrammi nel caso dell’idrogeno) e risultare convenienti e confrontabili. Inoltre le stazioni di ricarica europee devono essere accessibili ai veicoli di tutti i marchi automobilistici.
Infine gli Stati membri entro il 2027 devono provvedere a redigere un sistema di raccolta dati europeo che consenta di fornire informazioni su disponibilità d’accesso, tempi di attesa e tariffe delle diverse stazioni.
Distributori di idrogeno
Entro il 2031, la normativa impone anche una serie di disposizioni che riguardano le stazioni di rifornimento di idrogeno. In particolare, si richiede che queste stazioni siano distanziate di almeno 200 km l’una dall’altra. Inoltre, la normativa stabilisce requisiti specifici per la visualizzazione dei prezzi presso tali stazioni e obbliga la Commissione europea a creare una banca dati continentale, che permetta di monitorare e gestire in modo efficace l’infrastruttura di rifornimento di idrogeno in tutta l’Europa.
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