Collaudo impianti GPL, proposta di autocertificazione
Attesa fino ad un anno presso la Motorizzazione Civile per il collaudo di impianti GPL, dopo la sostituzione programmata del serbatoio. La proposta è quella di provvedere all'autocertificazione presso le officine autorizzate
Collaudo impianti GPL, la questione in Italia è molto serie perché le auto a GPL ogni dieci anni devono sostituire il serbatoio del gas. Il problema che dopo la sostituzione si deve procedere al collaudo presso la Motorizzazione Civile e, a causa di una carenza d’organico, i tempi di attesa possono arrivare fino ad anno.
Collaudo impianti GPL presso le officine autorizzate
La soluzione più ovvia a questo punto è quella di delegare il collaudo alle officine autorizzate. La questione è arrivata fino in Parlamento, ed è stata discussa dalla deputata e capogruppo in X Commissione di Italia Viva Sara Moretto in occasione del Question Time con il Ministro dei Trasporti Paola De Micheli.
L’Onorevole ha proposto di annotare la regolare sostituzione sulla carta di circolazione con autocertificazione effettuata da officine riconosciute, per evitare i prevedibili disagi che si registreranno nei prossimi mesi, quando circa 900mila veicoli dovranno essere sottoposti alla procedura di collaudo per la sostituzione decennale del serbatoio GPL da parte della Motorizzazione civile.
Sostituzione serbatoio GPL dopo dieci anni
Gli uffici territoriali della Motorizzazione Civile sono in carenza di organico e nei prossimi mesi dovranno far fronte ai collaudi degli impianti GPL dopo la sostituzione decennale dell’impianto, dato che negli anni 2009 – 2010 – 2011 sono stati erogati gli incentivi statali per l’installazione di impianti e la vendita di auto a GPL.
“I tempi di prenotazione del collaudo sono molto lunghi – dichiara la deputata Sara Moretto – che in alcuni territori la seduta di visita e prova è assegnata dopo oltre 9 mesi dalla richiesta. Un disagio notevole sia per gli automobilisti, che ora rischiano di dover circolare in modo irregolare con possibili rischi di mancata copertura assicurativa, sia per le officine, soprattutto nei casi, che rappresentano la maggior parte, in cui la sostituzione del serbatoio coincida con la revisione periodica del veicolo che dovrebbe perciò restare fermo fino alla seduta di collaudo.
Il mio intento è di sollecitare una misura provvisoria attraverso un decreto o provvedimento ministeriale per dare una risposta immediata considerata l’urgenza del problema. Le officine già oggi si assumono la responsabilità circa la regolarità dell’impianto, quindi di fatto siamo di fronte a una mera operazione formale da parte della Motorizzazione civile per l’aggiornamento della carta di circolazione”.
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