Carbon Neutral, zero emissioni per un clima migliore
Ridurre i gas serra è un obiettivo che tutti dovremmo porci, dai singoli individui alle aziende, fino agli interi Stati, per migliorare le condizioni climatiche e ambientali in cui viviamo. Ecco cosa vuol dire diventare "carbon neutral" e i modi per eliminare i gas serra.
Salvare il pianeta e contrastare il cambiamento climatico: a questo porta la riduzione di gas serra e la conseguente neutralità climatica. Ma cosa significa con esattezza essere carbon neutral? E come azzerare le emissioni per un clima migliore? Cos’è la “Carbon Footprint” o “Impronta di Carbonio“?
Negli ultimi 150 anni sono state emesse tante emissioni di gas a effetto serra, con un conseguente surriscaldamento del pianeta che ha provocato pesanti ripercussioni a livello climatico e ambientale. Tra queste, innalzamento dei mari, peggioramento della qualità dell’aria, aumento di siccità e fenomeni meteorologici violenti.
Cosa significa “carbon neutral“, perché e come
Per contrastare questo processo, nel 2015 gli oltre 190 principali Paesi del mondo si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas e mantenere la temperatura globale entro i 2°C, se possibile 1,5°C, come riporta l’Accordo di Parigi sul clima.
Obiettivo dell’accordo è raggiungere la carbon neutrality (carbon neutrality), o net zero, ovvero l’azzeramento delle emissioni nette di carbonio: in questo modo, i gas serra rilasciati nell’atmosfera e quelli rimossi si equivarrebbero.
Come abbassare le emissioni di gas
Esistono diverse soluzioni per abbassare le emissioni di gas serra, dall’aumento dell’utilizzo delle energie rinnovabili, allo smart-working e alle soluzioni di mobilità a basse emissioni, fino alla migliore gestione dei rifiuti. Dove le emissioni non possono essere azzerate, ecco la necessità di compensarle con azioni positive per il clima, come programmi di riforestazione, oppure il finanziamento di progetti di sviluppo sostenibile.
Paesi e Aziende “carbon neutral”
Diventare Carbon Neutral entro il 2050 è l’obiettivo dei principali Paesi mondiali, come stabilito dall’Unione Europea attraverso il Green Deal, un piano di trasformazione dell’economia in net zero emissions, ovvero zero emissioni nette di gas serra.
La Finlandia, in realtà, è uno tra gli Stati che punta a raggiungere questo scopo ancora prima del termine, entro il 2030; la Cina, invece, è tra quelli che necessiterà di più tempo, almeno entro il 2060.
Lo stesso accade per le aziende che puntano alla Carbon Neutrality: tra queste, Microsoft, che entro il 2050 vuole rimuovere tutta la CO2 emessa dalla sua fondazione, nel 1975. Il 2030, invece, è l’anno in cui Toyota e BMW mirano a ridurre le emissioni, anche grazie all’immissione sul mercato di auto elettriche e ibride.
Come ridurre le emissioni di gas serra
In ogni caso, il primo passo per ridurre le emissioni di gas serra consiste nel misurare la Carbon Footprint, l’impronta di carbonio, nel ciclo di vita di un prodotto, un servizio o un’attività.
Cosa significa Carbon Footprint
Essere consapevoli della Carbon Footprint è fondamentale per individuare come ridurre le emissioni di gas serra.
Per semplificare il calcolo delle emissioni, ogni gas serra viene misurato in tonnellate di CO2 equivalente, quindi equiparato all’anidride carbonica. Così, è possibile stimare l’impronta di carbonio e gli altri gas, diminuirne la produzione e compensare le emissioni di CO2 nell’atmosfera.
Calcolare la “Carbon Footprint”, tre possibilità
Misurare la carbon footprint di un bene, un servizio, un’attività o un Paese consente di capirne la sostenibilità, generando tre possibili risultati:
Carbon neutral o net zero emissions. Le emissioni totali nette sono zero, poiché i gas serra sono bilanciati dalla rimozione di CO2 o da azioni che li compensano. In questo caso, l’attività può essere considerata climaticamente neutrale.
Climate positive o carbon negative. Un livello di sostenibilità superiore, in quanto l’attività non ha un impatto negativo sul pianeta e, al tempo stesso, può rimuovere la CO2 dall’atmosfera.
Impatto negativo sul clima. Il risultato peggiore, che evidenzia come l’attività produca più emissioni di quelle che può compensare o eliminare. In questi casi, è importante raggiungere quanto prima la carbon neutrality attraverso strategie ad hoc, per poi mirare a una condizione climaticamente positiva.
Certo, è alquanto difficile diventare carbon neutral all’improvviso; ci vuole un piano di azioni a lungo termine finalizzate alla transizione ecologica – e, soprattutto, alla possibilità di lasciare un mondo migliore alle nuove generazioni.
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