Camion a guida autonoma a gas liquefatto, GNL e ADAS su IVECO
Non solo veicoli elettrici a guida autonoma: da Torino inizia lo sviluppo di mezzi pesanti con ADAS evoluti alimentati a GNL, ovvero il gas naturale liquefatto, anche chiamato "metano liquido" o bio-metano, totalmente green
Iveco ha firmato un memorandum d’intesa con Plus, startup specializzata nei veicoli autonomi per l’autotrasporto con sede a Cupertino, nella Silicon Valley. Verranno sviluppati veicoli commerciali e camion a guida autonoma, di cui almeno uno alimentato a gas naturale, il GNL (Gas Naturale Liquefatto) una miscela di idrocarburi costituita prevalentemente da metano (90-99%) ed altri componenti secondari come l’etano, il propano e il butano.
Come si ottiene il GNL, cosa è
Il gas liquefatto GNL si ottiene dal gas naturale proveniente da giacimenti sotto la superficie terrestre con un processo di liquefazione a una temperatura di circa – 162 °C che consente la riduzione del volume del gas di circa 600 volte.
Il GNL appare come un fluido incolore e inodore con una densità pari a circa la metà di quella dell’acqua.
Il potere calorifico del GNL è di 15,2 kWh/kg contro i 14 kWh/kg del GPL.
Accordo tra Iveco e Plus su S-Way LNG
Sentiamo spesso parlare di veicoli elettrici a guida autonoma, ma a Torino, a differenza della maggioranza degli altri costruttori, tra i carburanti alternativi si punta sul GNL, almeno nel breve periodo.
“I veicoli alimentati a bio-metano sono attualmente l’unica alternativa al diesel disponibile nell’immediato e su vasta scala per autotrasporti a emissioni zero. Iveco è da oltre 20 anni all’avanguardia di questa tecnologia, nella quale è leader del mercato europeo.”
Il memorandum Iveco e Plus prevede l’integrazione del sistema completo di guida autonoma PlusDrive sugli Iveco S-WAY, compresi i modelli a gas naturale liquefatto (GNL). L’obiettivo è quello di sviluppare rapidamente, produrre e vendere mezzi pesanti sicuri, efficienti in termini di consumo di carburante, non solo in Europa.
Livello di guida autonoma IVECO alimentati con il Gas Naturale Liquefatto GNL
Dire solo “camion a guida autonoma“, però, non basta, bisognerebbe capire di quale livello stiamo parlando, visto che il SAE J3016 classifica le tecnologie di guida autonoma in sei livelli, da 0 a 5. Il memorandum Iveco e Plus non specifica di quale livello stiamo parlando, ma sappiamo che Iveco già collabora con diverse aziende per quanto riguarda gli ADAS (Advanced Driver-Assistance Systems).
I cosiddetti “sistemi attivi di assistenza alla guida“, a grandi linee, possono rientrare fino al livello 3 SAE dove l’autista subentra solo in caso di problemi o malfunzionamento. (Alcune automobili di gamma medio alta come Honda Legend EX e Tesla integrano già questa funzionalità.)
? Iveco S-Way che si guida da solo?
Con i Livelli 4 e 5 arriviamo a quello che si immagina quando si pensa alla guida autonoma, cioè a un veicolo che si guida da solo. Qui l’autista diventa passeggero, non deve più prendere il comando e infatti non ci sono i pedali e lo sterzo. Non sappiamo se i camion a guida autonoma di cui parla il memorandum tra Iveco e Plus rientrano in questa categoria. Esistono, comunque, già alcuni bus shuttle, concept car (come Volkswagen Trinity)o esperimenti in corso in casa Porche e Mercedes.
Del resto, proprio in Germania qualche mese fa si parlava di rendere legale la guida autonoma di Livello 4 a partire dal 2021. Secondo Automotive News Europe, infatti, i tedeschi sono al lavoro per costruire il quadro normativo di riferimento per regolamentare la tecnologia di Livello 4. I primi robotaxi guidati da un computer potrebbero entrare in servizio entro questa estate, vediamo cosa succede per i camion.
Nonostante la preferenza per il GNL nel medio periodo, Iveco sta comunque investendo anche sull’elettrico con la partnership Nikola. Il concept Nikola 3 è stato presentato nel 2019, secondo i dati della Casa ha un’autonomia fino a 460 chilometri, velocità massima di 121 km/h, tempo di ricarica completa di 120 minuti.
Sostenibilità dei veicoli industriali alimenti a GNL
I mezzi pesanti che utilizzano il GNL per alimentare i motori rispettano l’ambiente senza impattare sulla salute. Un autocarro alimentato a GNL genera emissioni di anidride carbonica più basse rispetto alla maggior parte dei combustibili fossili, SO2 molto limitato e polveri sottili praticamente nulle.
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