Bollo auto storiche 2019 dimezzato: ridotto del 50% sulle ultra ventennali
Pagamento ridotto del bollo auto storiche tra 20 e 30 anni all’interno del maxiemendamento alla Legge di Bilancio 2019
All’interno del test del maxiemendamento della Legge di Bilancio 2019, con la fiducia al Senato (167 sì, 78 no e tre astenuti), oltre ai tanto discussi incentivi ed Ecotassa 2019 troviamo anche un provvedimento che riguarda i veicoli storici. In particolare le auto cosiddette ultra “ventennali”, quelle con un’età compresa tra i 20 e 29 anni alle quali il governo Renzi aveva tolto l’esenzione dal bollo: per loro arriva ora uno sconto sul bollo con una riduzione dell’importo del 50%, ma con alcune condizioni vincolanti da rispettare.
BOLLO AUTO STORICHE VENTENNALI 2019 L’esenzione per il pagamento del bollo sulle auto storiche “ventennali” era stata abolita con la legge di Stabilità del 2015 ed aveva suscitato la protesta generale con tante auto sportive svendute all’estero, danni sul mercato e nel settore. Non tutte le regioni si sono comportate allo stesso modo, in alcune l’esenzione del bollo delle trentennali è stata mantenuta totalmente anche per quelle ultra-ventennali, in altre parialmente ed in molte invece il bollo si è continuato a pagare.
Per porre rimedio il nuovo Governo rilancia la riduzione del 50% del bollo per le auto tra 20 e 30 anni di anzianetà.
Il testo della norma della manovra 2019:
«1-bis. Gli autoveicoli e motoveicoli di interesse storico e collezionistico con anzianità di immatricolazione compresa tra i 20 e i 29 anni se in possesso di certificato di rilevanza storica di cui all’articolo 4 del decreto ministeriale 17 novembre 2009, rilasciato dagli enti di cui al comma 4 dell’articolo 60 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e qualora tale riconoscimento di storicità sia riportato sulla carta di circolazione, saranno assoggettati al pagamento della tassa automobilistica con una riduzione pari al 50%».
CERTIFICAZIONE ASI ACI
auto rilevanza storica 50%
Il beneficio del 50% verrà applicato non a tutte le auto indistintamente ma solo a quelle in possesso della certificazione CRS (Certificato di rilevanza storica) e con l’annotazione di veicolo di interesse storico riportata sulla carta di circolazione a mezzo de tagliando che indica anche la “Classificazione di Veicolo Storico”, Veicolo di interesse storico collezionistico, iscritto al n° XXXX del registro ASI.
Anche l’ACI dovrebbe avere essere protagonista con il CLUB Aci Storico, ma si parla di registri ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo.
Ma non sono tutte rose e fiori: costi aggiuntivi per la certificazione e trascrizione.
Per ottenere la riduzione del 50% il riconoscimento di interesse storico deve essere riportato anche sulla carta di circolazione.
Bisogna considerare che la trafila per arrivare alla certificazione di rilevanza storica e l’annotazione sul libretto avrà un costo medio tra 120/180€.
Per cui questo sconto non cambia nulla a chi paga un bollo di inferiore a 350 Euro in quanto il risparmio sarà minore dei costi accessori per accedere allo sconto sul bollo dimezzato.
COSA ACCADE NELLE REGIONI DOVE VIGE l’ESENZIONE BOLLO PER LE VENTENNALI?
In attesa di conoscere tutti i dettagli del provvedimento un dubbio è lecito: come si comporteranno le Regioni dove attualmente l’esenzione al pagamento del bollo è stata estesa anche alle “ventennali” ASI on CRS come in Trentino/Lombardia/Emilia?
Bollo ultraventennali ridotto al 50% non piace
Con la riduzione del bollo del 50% alle auto ultraventennali è stata fatta giustizia solo parziale dopo l’abolizione dell’esenzione con la Legge di Bilancio del 2015 di Renzi: questo provvedimento di fine anno non è stato accolto da applausi ma anzi molte critiche. L’ing. Carlo Negri ne evidenzia le criticità.
In molti non sono daccordo per questa scelta, una specie di “contentino” che ha ridotto solo parzialmente il bollo delle ventennali.