Blocco raccordo anulare Roma, protesta ambientalista
Da giorni gli attivisti di Ultima Generazione bloccano il Grande Raccordo Anulare di Roma, scatenando l’ira degli automobilisti e camionisti. A Padova invece hanno interrotto un raduno di auto storiche americane.
Il Grande Raccordo Anulare di Roma è una strada a scorrimento veloce dove però gli automobilisti devono fare i conti con il traffico ed i continui rallentamenti. Negli ultimi giorni il GRA è stato nuovamente bloccato dagli ambientalisti di “Ultima Generazione”, che hanno bloccato la circolazione di una delle carreggiate dell’A90 con gli automobilisti infuriati. Queste occupazioni “verdi” sono continue e sempre più frequenti in più punti del Grande Raccordo Anulare.
Blocco circolazione raccordo anulare Roma
Il blocco della circolazione sul raccordo anulare di Roma è sempre più ricorrente nel bollettino del traffico della Capitale. Non bastavano gli incidenti e il traffico causato dalla grande mole di auto in transito sull’A90; nell’ultimo periodo il GRA è stato preso di mira dall’associazione ambientalista Ultima Generazione.
Gli attivisti nella loro protesta occupano fisicamente la carreggiata e chiedono al Governo di stoppare immediatamente l’uso del carbone e del petrolio nella produzione di energia. Le loro proteste sono sempre accompagnate dallo striscione ‘No gas No Carbone’.
Protesta raccordo anulare Roma automobilisti bloccati
Ultima Generazione definisce la loro protesta come “non violenta”, ma scatena l’ira degli automobilisti bloccati sul Grande Raccordo Anulare. Solitamente l’occupazione dura poco più di un’ora, ovvero fino a quando interviene la Polizia che prende di peso gli ambientalisti e li toglie dalla carreggiata.
Il problema della protesta di Ultima Generazione si concentra sempre al mattino, alle 8.00 circa in piena ora di punta, con molta gente che percorre il GRA per raggiungere il luogo di lavoro, l’Aeroporto di Fiumicino o ancora peggio gli ospedali, magari partendo da fuori Roma.
La protesta più che fare luce sui problemi ambientali scatena la rabbia di chi la subisce, poiché un gruppo di ragazzi decide arbitrariamente di negare diritti ad altre persone, come quello di andare a lavorare, di raggiungere la propria casa o i propri affetti.
Ogni forma di manifestazione è legittima, ma al momento in cui lede i diritti altrui si avvicina al terrorismo.
Perché gli ambientalisti boccano il GRA di Roma
Gli ambientalisti di Ultima Generazione bloccano il GRA di Roma per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sui cambiamenti climatici e soprattutto per chiedere lo stop all’uso del carbone e dei carburanti fossili.
In particolare chiedono al Governo guidato da Giorgia Meloni di interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale, nonché di procedere immediatamente a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW.
Verdi contro la fiera di auto storiche a Padova
Le proteste contro le auto di Ultima Generazione, oltre a Roma, sono state registrate anche a Padova il 1° novembre 2022 in occasione del raduno veicoli storici americani alla fiera di Padova, durante la tre giorni “Tutti in fiera”.
Anche in quest’occasione tre attivisti hanno sbarrato il cancello di accesso per la sfilata di auto d’epoca, sedendosi per terra e tenendosi per mano. Il blocco è stato rimosso solo con l’intervento della Polizia che ha scortato gli attivisti in questura.
Ultima Generazione chi sono?
Ultima Generazione è un gruppo di sedicenti ambientalisti, la costola italiana dei gruppi Extinction Rebellion e Just Stop Oil del Regno Unito, che il 3 luglio 2022 ha tentato anche di interrompere il Gp di Gran Bretagna di Formula 1. Le loro proteste contro i combustibili fossili nascono dal movimento dei Friday For Future ispirati da Greta Thunberg. Si tratta di movimenti estremi che oltre ad attuare blocchi stradali vandalizzano le opere d’arte.
I ragazzi di Ultima Generazione infatti si sono distinti anche per l’attacco vandalico al quadro di Van Gogh “Il seminatore” esposto a Palazzo Bonaparte. Gli attivisti, dopo aver gettato la passata di verdura sull’opera, per fortuna protetta da un vetro, si sono incollati anche alla parete e hanno urlato slogan contro l’uso del carbone e il cambiamento climatico.
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