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Blocco Euro 5 in Piemonte, rinvio al 2025

Con un decreto governativo, la decisione della Regione Piemonte di vietare la circolazione delle auto diesel Euro 5 è stata rinviata al 2025.

Lo stop alle auto diesel Euro 5 in Piemonte slitta di due anni ed entra in vigore nel 2025 e non più il 15 settembre 2023. Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri permette ai veicoli diesel Euro 5 di circolare liberamente in tutto il Piemonte fino all’autunno 2025. Questa decisione del Governo impegna le Regioni del bacino padano, tra cui Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, a rivedere i loro piani per la qualità dell’aria e a valorizzare misure ambientali alternative al blocco dei veicoli, implementate nel periodo 2021-2023.

Rinvio stop auto diesel Euro 5 in Piemonte

L’entrata in vigore dello stop alle auto diesel Euro 5 in Piemonte, previsto per il 15 settembre 2023, è stato ufficialmente rinviato al 2025.

Rinvio stop auto diesel Euro 5 in Piemonte
Lo stop alle auto diesel Euro 5 in Piemonte slitta al 2025

Il Governo ha raccolto la protesta dei cittadini interessati dal provvedimento (più di 140 mila, di cui 34 mila solo nella provincia di Alessandria), intervenendo con un decreto predisposto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che è stato ratificato durante il Consiglio dei Ministri del 7 settembre 2023. La misura avrebbe interessato 76 comuni piemontesi, incluso Torino.

Blocco Euro 5 in Piemonte nel 2024 e 2025

I blocchi alla circolazione dei veicoli “diesel Euro 5” saranno introdotti dal 1° ottobre 2024, principalmente nei comuni con oltre 30.000 abitanti, un buon servizio di trasporto pubblico e alti livelli di inquinamento che minacciano la salute. Questa opzione diventerà obbligatoria dal 1° ottobre 2025, continuando a riguardare i comuni con le stesse caratteristiche.

Il provvedimento del Ministero, sotto la guida del Ministro Gilberto Pichetto Fratin, è stato adottato in seguito alle proteste emerse a seguito della decisione della Regione Piemonte di anticipare al 2023 il blocco inizialmente previsto per il 2025. Il provvedimento contestato era stato influenzato dalla procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea contro l’Italia per il superamento dei limiti di inquinamento atmosferico.

Misure alternative al blocco del traffico

Il decreto oltre a rinviare il blocco impegna le Regioni del bacino padano, come Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, di rivedere i loro piani per migliorare la qualità dell’aria. Queste regioni sono anche incoraggiate a promuovere misure ambientali alternative al divieto di circolazione dei veicoli, già programmate nel biennio 2021-2023.

L’obiettivo più importante da raggiungere, nel più breve tempo possibile, era quello di scongiurare il blocco dei veicoli Diesel Euro5 in Piemonte a partire dal 15 di settembre. Ci siamo riusciti, ma la soluzione non era semplice e il risultato per nulla scontato” – le parole di commento al provvedimento del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

“È il risultato delle interlocuzioni avute nelle settimane scorse tra i ministeri competenti e le Regioni del bacino padano, principalmente con il Piemonte, che a seguito delle sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 2020 e del 2022, aveva dovuto introdurre dal prossimo 15 settembre la limitazione della circolazione dei veicoli Euro5 nei comuni con popolazione al di sopra dei 10 mila abitanti.

Gilberto Pichetto Fratin, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica
Gilberto Pichetto Fratin, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica

Il Governo – ha sottolineato il responsabile del MASE – è intervenuto con lo strumento del Decreto anche al fine di scongiurare una crisi sociale ed economica di famiglie e imprese senza tralasciare l’importanza degli impegni assunti con l’Unione europea che primi su tutti vanno incontro anche alla tutela della salute dei cittadini.

Nella redazione del decreto – ha aggiunto il ministro Pichetto Fratin – si è tenuto conto delle criticità legate all’indisponibilità dei materiali necessari alla produzione di batterie di veicoli elettrici, in grado di assicurare una tempestiva sostituzione dei veicoli “Euro 5” e abbiamo verificato che la tempistica proposta, non confliggesse con gli obiettivi del Pacchetto UE “For 55%”.

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