Ayrton Senna da Silva – Tribute – La Vita La Morte
Ricorrenza della morte di Ayrton Senna, quel tragico 1° maggio ultimo giorno della sua vita ad Imola sulla curva del Tamburello
Ayrton Senna da Silva (San Paolo, 21 marzo 1960 – Bologna, 1º maggio 1994): ricordiamo il grande pilota di Formula 1 nella ricorrenza della sua morte, un uomo che negli ultimi anni della sua vita era ossessionato dall’idea della morte fino alla sua tragica scomparsa sul circuito di Imola nel terribile incidente sulla curva del Tamburello raccontata anche sulla biografia di Senna.
“Su questa terra si comincia nascendo e si finisce morendo: sono i due poli della nostra parabola” disse Ayrton Senna a cena con Carlo Grandini nello stesso week-end di quel terribile giorno nel quale gli parlava ossessionatamene della morte.
Ayrton Senna Tribute
“Una sera di primavera del 1991, l’epilogo d’una giornata di intense prove tecniche che Ayrton Senna aveva sostenuto a Imola. Cenammo insieme. Si poteva parlare alla precisa condizione da lui posta: niente interviste, semmai ‘uno scambio di pensieri’. Ma su che cosa?” scrive Carlo Grandini sul ‘Corriere della Sera’ del 3 maggio 1994.
“Su qualunque cosa. Per esempio sulla vita e sulla morte“ fu la risposta di Senna perché è di questo che voleva parlare, della vita e della morte non della Formula 1.
Idea della morte per Senna
L’idea della morte proposta dal più grande dei piloti Senna: “il nostro normale senso del pudore cadeva di fronte all’offerta che non ci aspettavamo. Il mento sorretto da una mano, gli occhi puntati all’infinito, come sempre gli capitava nei momenti di meditazione, lesse così, cantilenando in italiano il suo brasiliano, la pagina traumatica del romanzo che doveva tenere scritta nel cervello e nel cuore“.
Ayrton Senna,
“Non vedo perché si debba sempre discutere di tutto meno che della morte. Su questa terra si comincia nascendo e si finisce morendo: sono i due poli della nostra parabola. L’importante per me è non sapere dove e quando morirò, l’importante per lei è non sapere dove e quando morirà.
Ma, vede, io credo di avere un vantaggio su di lei: per il mestiere che faccio, ho una confidenza con la morte che lei non ha. Da anni mi sembra d’incontrarla tutti i giorni, perché tutti i giorni la metto in conto e ho quindi una specie di confidenza. Non si stupisca: mi sembra quasi un’amica.
Non mi fa paura. Ma ogni volta che parlo con Dio, che un giorno me la presenterà ufficialmente, appena di questo lo prego: fallo subito e bene. Un’ipotesi mi terrorizza: di farmi male, di finire il mio tempo bloccato a letto o in carrozzella. Regazzoni e Williams sono due eroi. Io non sono un eroe…
Il video dell’incidente sulla curva del Tamburello nel circuito di Imola nel quale ha perso la vita Ayrton Senna. Era il 1° maggio 1994.
Foto di Ayrton Senna
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