Auto elettriche e colonnine di ricarica, a che punto siamo?
Nei primi nove mesi del 2021 in Italia sono state immatricolate 100.000 auto elettriche. Nel 2020 erano state 60.000. I punti di ricarica pubblici alla fine dello scorso anno erano 24.000, di cui oltre il 90% è di tipo “normal charge” (12.000).
Le auto elettriche in circolazione in Italia sono in aumento, con le vendite che sono favorite dagli incentivi statali. Oggi infatti in Italia circolano 200.000 veicoli EV, il doppio di quelle (99.000, più 6.400 veicoli commerciali leggeri) che si contavano nel 2020, di cui circa 60.000 immatricolate proprio lo scorso anno, quasi il triplo (+251%) del 2019 e il 4,3% delle immatricolazioni totali.
Quante auto elettriche ci sono in Italia
Secondo l’ultimo Smart Mobility Report, redatto da Energy&Strategy Group, School of Management del Politecnico di Milano, sulle strade italiane ci sono circa 200.000 veicoli. Il vero boom c’è stato nel 2021, con 100.000 veicoli EV venduti.
Le auto elettriche nel 2020 sono state comprate in particolare al Nord (67%), seguito dal Centro (26%) e dal Sud (7%), con una distribuzione regionale molto eterogenea che rispecchia, tra le altre cose, il diverso grado di diffusione delle infrastrutture di ricarica ad accesso pubblico e degli incentivi locali all’acquisto o all’utilizzo dei veicoli elettrici.
Possiamo parlare di un boom, eppure si tratta ancora di una goccia nel mare se paragonato ai 6 milioni di veicoli elettrici che secondo il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima dovremmo avere sulle strade nel 2030. Considerando anche biciclette (+44% sul 2019), motocicli (+210%) e bus (+49%), i mezzi elettrici immatricolati in Italia nel 2020 sono cresciuti del 61%, e tuttavia rappresentano solo l’1% del parco circolante.
Quante auto elettriche nel mondo
Nel 2020 sono stati immatricolati a livello globale quasi 3,2 milioni di veicoli elettrici (autovetture e veicoli commerciali leggeri), pari al 43% in più rispetto all’anno precedente e al 4,2% delle immatricolazioni totali, arrivando così a 10 milioni di unità: una crescita considerevole, a fronte di un mercato dell’automotive che anche a causa della pandemia si è contratto del 15% tra il 2019 e il 2020.
In testa troviamo l’Europa con quasi 1,4 milioni di veicoli immatricolati nel 2020 (+137% sul 2019), che ha sorpassato la Cina (1,3 milioni, +12%); seguono gli Stati Uniti (330.000, +4%).
In Europa, al primo posto si conferma la Germania con più di 394.000 auto elettriche immatricolate (+263% rispetto al 2019), seguita dalla Francia (185.000, +202%) e dal Regno Unito (175.000, +140%), poi Norvegia, Svezia e Olanda.
Incentivi per auto elettriche spingono le vendite
La crescita degli ultimi mesi è dovuta a tre fattori principali: il potenziamento degli incentivi all’acquisto (all’ormai consolidato Ecobonus si sono aggiunti i bonus per le immatricolazioni tra agosto e dicembre 2020 e tra gennaio e dicembre 2021, contenuti rispettivamente nel Decreto Rilancio e nella Legge di Bilancio).
L’ulteriore incremento dei modelli elettrificati offerti dalle case automobilistiche, che puntano decisamente su questo mercato (a luglio erano 116 i veicoli plug-in, un terzo in più del 2020, di cui 71 PHEV e 45 BEV: dal 2015 sono quasi sestuplicati, con un’accelerazione nell’ultimo triennio, e oggi coprono pur non in modo omogeneo tutti i segmenti e le fasce di prezzo).
Il potenziamento dell’infrastruttura di ricarica ad accesso pubblico, che a luglio 2021 contava circa 21.500 punti di ricarica (+34% rispetto a un anno prima), in particolare concentrati in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Trentino Alto Adige, Lazio e Veneto.
Quante colonnine ricarica
Per quanto riguarda invece l’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici, a fine 2020 erano oltre 1.300.000 i punti di ricarica ad accesso pubblico disponibili a livello mondiale, oltre il 51% in più rispetto al 2019, il 70% di tipo “normal charge” (922.000, +54%) e i restanti 380.000 di tipo “fast charge” (+46%).
La Cina continua a dominare in entrambi i tipi di ricarica, con una quota di mercato pari rispettivamente al 50% e all’80%. In Europa invece i punti erano oltre 285.000 (+35%), l’87% “normal charge”, anche se i “fast charge” sono cresciuti del 57%.
Quante colonnine ricarica in Italia
L’aumento ha interessato anche il nostro Paese, con circa 21.500 punti di ricarica pubblici e privati ad accesso pubblico (+34%) a luglio 2021, distribuiti però in modo piuttosto disomogeneo e sempre più divergente tra Nord e Sud.
In particolare, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Trentino Alto Adige, Lazio e Veneto hanno più di 1.500 punti di ricarica; Sicilia, Puglia, Liguria, Sardegna e Abruzzo ne hanno tra 500 e 1.000; meno di 500 tutte le altre regioni. Le installazioni sono prevalentemente in ambito urbano (55-60%), su strada o in parcheggi pubblici.
Anche i punti d’interesse sono ben rappresentati, circa il 30-35% del totale. Dal punto di vista della potenza, oltre il 90% è di tipo “normal charge” (12.000), ma entrambe le tipologie hanno un tasso di crescita tra il 42 e il 46%. I punti di ricarica “ultra-fast” sono invece pochissimi, anche se nei prossimi anni la situazione dovrebbe cambiare.
Quante colonnine private di ricarica
Quanto invece ai punti di ricarica privati, nel mondo sono oltre 9,5 milioni – il 74% “domestici” (7 milioni) e il rimanente 26% aziendali – cioè 7,3 volte il numero di quelli pubblici e privati ad accesso pubblico e di poco inferiori al numero di veicoli elettrici circolanti. In Italia, nel 2020 erano oltre 24.000, più che triplicati rispetto al 2019, oltre il 75% wallbox e il restante 25% colonnine.
Di essi, circa il 50-55% è al Nord, il 30-35% al Centro e il resto al Sud, in linea con l’anno precedente, per il 60-65% presso abitazioni. Il notevole aumento delle installazioni è stato determinato anche dai nuovi incentivi: a quanto già previsto dalla Legge di Bilancio 2019, nel 2020 si è aggiunta la possibilità di beneficiare della detrazione del 110% (Superbonus) in concomitanza con “interventi trainanti” che garantissero all’abitazione un deciso miglioramento energetico.
La survey somministrata agli utilizzatori di veicoli elettrici si è interessata anche alle abitudini di ricarica: il 70% dei proprietari possiede un punto di ricarica domestico (e il 38% ricarica l’auto solo in questo modo), mentre il 21% ne può beneficiare in ambito lavorativo.
Per quanto riguarda le colonnine ad accesso pubblico, quelle più utilizzate sono installate nei “punti di interesse” (hotel, ristoranti, centri commerciali, indicati dall’86% del campione), ma vi è una forte richiesta di estenderle alle autostrade. Così come si auspica l’estensione delle ricariche «ultra-fast» (>100 kW), che possono rappresentare un forte stimolo alla mobilità elettrica perché facilitano i viaggi superiori ai 200 km, attualmente assai poco diffusi.
Auto elettrice nel 2025 e 2030
Che cosa dobbiamo attenderci in Italia da qui al 2030? Certamente una forte crescita dei veicoli elettrici già entro il 2025, e ancora più marcata tra il 2025 e il 2030, ma con una forbice che va dai 4 agli 8 milioni di mezzi circolanti elettrici (oltre il 20% del totale) a seconda di quali iniziative si metteranno in campo.
L’Osservatorio Smart Mobility ha infatti elaborato tre possibili scenari: il primo (BAU) prevede uno sviluppo “inerziale” rispetto agli attuali trend, senza ulteriori provvedimenti che diano maggiore slancio al mercato; il secondo (POD) presuppone invece uno sviluppo “sostenuto”, in linea con i target fissati dal PNIEC e gli obiettivi di vendita dei produttori; il terzo è lo scenario Decarbonization (DEC), che persegue gli obiettivi di decarbonizzazione definiti a livello comunitario anche grazie a un deciso supporto legislativo per la diffusione della mobilità sostenibile.
Nel primo caso, al 2030 non si supererebbero i 4 milioni di veicoli elettrici circolanti e aumenterebbero del 32% le auto ad alimentazione alternativa (metano e GPL); nel secondo, i mezzi elettrici sarebbero 6 milioni (oltre il 16% del parco circolante e il 55% delle nuove immatricolazioni).
Nel terzo, già nel 2025 i mezzi elettrici sarebbero oltre 2 milioni, con una quota di mercato del 35%, e nel 2030 addirittura 8 milioni, pari a oltre il 20% di tutte le auto su strada, con le nuove immatricolazioni che raggiungerebbero il 75% del totale trainate dai veicoli full electric.
Nuove colonnine di ricarica per auto elettriche
Anche le previsioni relative all’infrastruttura di ricarica, considerando solamente i punti di ricarica pubblici e privati ad uso pubblico, si differenziano nei tre scenari: al 2025, si passa dalle 48.000 unità nel primo scenario ai 61.000 del terzo, mentre al 2030 si va da un minimo di 57.000 ad un massimo di 83.000.
Si prevede anche una forte crescita dell’infrastruttura “fast charge”, oggi assai poco diffusa (10%) ma che potrebbe raggiungere una quota del 30-35%.
Per quanto riguarda invece la ricarica privata, essa continuerà a rappresentare un asset fondamentale per la diffusione della mobilità elettrica in Italia: la crescita sarà molto sostenuta tra il 2025 ed il 2030, arrivando a cifre comprese tra 2,2 milioni di unità del primo scenario a oltre 3,2 milioni del secondo e 4 milioni del terzo.
Leggi anche:
→ Auto elettriche da comprare selezionate e provate
→ Prezzi e caratteristiche auto elettriche
→ Prezzi e caratteristiche auto ibride
→ Costo ricarica auto elettrica
→ TARIFFE ABBONAMENTI RICARICA AUTO ELETTRICA
→ Video prove AUTO ELETTRICHE
→ Quanto costa ricaricare l’auto elettrica
→ Tutto sulla ricarica delle auto elettriche
→ Tariffe ricarica auto elettriche
→ CALCOLO TEMPO di RICARICA AUTO ELETTRICA
→ Ultime notizie batterie agli ioni di litio
→ Auto elettriche da comprare selezionate e provate
→ Prezzi e caratteristiche auto elettriche
→ CALCOLO TEMPO di RICARICA AUTO ELETTRICA
→ Costo ricarica auto elettrica
→ Video prove AUTO ELETTRICHE
Le prove di nuove auto elettriche
→ EV Driving tutto su auto elettriche e ibride
→ Cosa ne pensi? Fai un salto sulla discussioni sul FORUM!