Auto connesse, un business miliardario
Le auto connesse, smart road e guida autonoma generano un business miliardario che si incrementa di anno in anno parallelamente al problema della protezione dei dati.
Il business legato all’auto connessa in Italia rappresenta un mercato molto importante che vale qualche miliardo di euro l’anno. Cerchiamo di capire cos’è un’auto connessa e da dove proviene il business.
Cos’è l’auto connessa
Un’auto connessa, detta anche “connected car”, è un veicolo dotato di tecnologia all’avanguardia che gli consente di comunicare e scambiare informazioni con altri veicoli, infrastrutture e apparecchiature.
È un po’ come avere un computer in auto capace di interagire con il mondo esterno – sempre online -. Ciò è possibile in virtù di una serie di tecnologie, tra cui:
- Connessioni mobili e Wi-Fi: per accedere a Internet e ai servizi online.
- Bluetooth: si connette a smartphone, tablet e altri dispositivi personali.
- Vehicle-to-Everything (V2X): comunica con altri veicoli, infrastrutture stradali, semafori e pedoni.
- Sensori: fa molta attenzione all’ambiente circostante, attraverso telecamere, radar e lidar.
Queste tecnologie consentono alle auto connesse di offrire un’ampia gamma di funzionalità, tra cui:
- Infotainment: accesso a Internet, navigazione satellitare, streaming musicale, telefonate, ecc.
- Guida assistita e guida autonoma: le auto ricevono informazioni da altri veicoli e infrastrutture per migliorare la sicurezza e il flusso dei veicoli, e in alcuni casi possono decidere di effettuare la guida autonoma.
- Servizi per la mobilità: car sharing, car-hailing, ecc.
- Manutenzione predittiva: le auto possono monitorare il proprio “stato di salute” e inviare avvisi ai conducenti in caso di guasti.
Il business legato alle auto connesse
Nel 2022 il business legato alle auto connesse in Italia ha raggiunto un valore stimato intorno ai 2,5 miliardi di euro. Questo numero rappresenta un incremento del 16% rispetto all’anno 2021.
La ricerca, realizzata dall’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano, ha posto in essere alcune spiegazioni, ossia: ciò che rende possibile la crescita delle auto connesse sono le diverse alternative offerte da questa nuova tipologia di veicoli, come per esempio la connessione tramite SIM, GPS, box e GPRS, che permettono la localizzazione e registrazione delle misure di guida dei conducenti legati alle polizze assicurative. Il valore delle diverse soluzioni offerte dalle auto connesse è di 1,4 miliardi di euro (cifra che si è incrementata del 10% nel giro di un anno), così come gli ADAS (sistemi di assistenza alla guida) i quali ammontano ad un valore di 740 milioni di euro (+16% nel 2021).
Le soluzioni di mobilità sostenibile (Smart Mobility) sono parte integrante delle auto connesse – per esempio i servizi di parcheggio e sharing (+48%) -. A onor del vero, nel 2022 il governo ha erogato 14 miliardi di euro dai fondi PNRR a progetti come: veicoli a idrogeno, treni e autobus elettrici, infrastrutture di ricarica, ecc. Alla fine dello scorso anno in Italia vi era la presenza di circa 16,9 milioni di auto connesse, praticamente quasi la metà (42%) di tutti i veicoli in circolazione.
Il business delle “smart road” e della guida autonoma
Secondo l’Osservatorio, dal 2015 ad oggi, esistono 190 progetti dedicatati alle Smart Road – ossia la riduzione dell’inquinamento, sicurezza stradale ecc. – in tutto il mondo, di cui 15 sono stati implementati in Italia negli ultimi due anni, e comprendono tratti dell’autostrada A35 BreBeMi, l’A4 Torino-Milano arrivando persino all’A2 Salerno-Reggio Calabria.
E per quanto riguarda la guida autonoma? Le opinioni in merito a questa tecnologia sono contrapposte. Da uno studio dell’Osservatorio, è emerso che nel 2022 il 31% degli italiani ha dichiarato che si sentiva sicuro, e dunque pronto, a sperimentare la guida autonoma per una questione principalmente di maggiore sicurezza stradale. Allo stesso tempo, il 37% ha affermato di essere restio a causa della mancanza di controllo sul proprio veicolo, e il 33% di essere contrario per via della sensazione di mancata sicurezza.
Giovanni Miragliotta, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Connected Car & Mobility, ha affermato:
“Ad oggi sono ancora numerosi gli ostacoli e le sfide da superare per liberare appieno il potenziale dei dati raccolti da veicoli e infrastrutture, quasi sempre differiscono fortemente nel formato, nella tipologia e nel livello di dettaglio passando da una casa automobilistica all’altra”.
Allarme sicurezza e protezione dei dati
Lo stesso PNRR ha fornito finanziamenti significativi (più di 10 miliardi di dollari) per i progetti “Smart Mobility”, la maggior parte dei quali dedicati alla digitalizzazione e ad interventi innovativi per creare infrastrutture sostenibili.
Ovviamente l’attenzione viene prestata maggiormente in merito alla sicurezza del traffico e alla protezione dei dati degli utenti. Queste due questioni, infatti, giocheranno un ruolo importante negli sviluppi che si verificheranno nel settore delle auto connesse nei prossimi anni.
Auto connesse, i vantaggi e le sfide da affrontare
Le auto connesse presentano molti vantaggi:
- Maggiore sicurezza: comunicando con altri veicoli e infrastrutture, le auto connesse possono prevenire incidenti e ridurre le vittime della strada.
- Guida migliore: la comunicazione con gli altri veicoli e le infrastrutture consentono di ottimizzare il flusso del traffico e ridurre i tempi di percorrenza.
- Migliore comfort: i servizi di informazione e la manutenzione predittiva rendono la guida più confortevole.
Inoltre, le auto connesse possono contribuire a ridurre l’inquinamento e la congestione del traffico, aprendo la strada a nuovi servizi di mobilità come il ride-sharing e il car pooling.
Quali sono invece le sfide che le auto connesse dovranno affrontare? Le sfide delle auto connesse, come accennato poc’anzi, riguardano la sicurezza dei dati e le infrastrutture. È dunque di fondamentale importanza proteggere i dati raccolti dalle auto, per quanto concerne gli accessi non autorizzati. C’è inoltre bisogno di sviluppare un’infrastruttura idonea per supportare la comunicazione tra veicoli e apparecchiature connesse.
Insomma, i veicoli connessi rappresentano il futuro della mobilità. Questo è un elemento chiave per lo sviluppo di auto più sicure, efficienti e sostenibili.