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Auto con il pancione per le alte temperature? Una fake news dalla Cina

Il fenomeno delle “auto incinte” sta facendo il giro del mondo con le immagini che mostrano auto con la carrozzeria rigonfiata. In realtà vi è la spiegazione che tutto questo sia una grande bufala.

In Cina, stanno circolando foto di auto che sembrano incinte con grandi protuberanze sulla carrozzeria. Cosa sta accadendo? E’ vero o è una fake news? Esaminiamo i fatti ed ascoltiamo il parere di esperti.

“Auto incinte” in Cina, ecco cosa è girato sui social

In alcuni video pubblicati sui social dalla giornalista Jennifer Zang, si vedono auto parcheggiate al sole. Questi veicoli, però, hanno delle curiose sporgenze che sembrano molto simili a quelle di uno stato interessante. Tale fenomeno – chiamato anche “l’auto incinta” – si ritiene sia dovuto alle alte temperature che interessano tutta la Cina.

Quello che si vorrebbe far passare è una spiegazione scientifica dietro a tutto ciò. In alcune parti della Cina la temperatura raggiunge i 50 gradi a causa del surriscaldamento del pianeta e dopo lunghe ore di esposizione alla luce solare ed alle alte temperature, la pellicola applicata sulla carrozzeria inizia a gonfiarsi drasticamente. Ma il dubbio sulla veridicità del fenomeno è forte.

In sintesi, questo fenomeno sarebbe accaduto per due ragioni in particolari:

  • Pellicole di scarsa qualità: molti dei veicoli coinvolti erano dotati di pellicole protettive di qualità inferiore. Queste pellicole, sottoposte a temperature estreme, rilasciano gas che si accumulano tra la pellicola stessa e la carrozzeria, provocandone rigonfiamenti.
  • Alte temperature: questo è soprattutto il motivo, ovvero il forte calore provoca l’espansione termica dei materiali, contribuendo all’effetto “pancia”.
“Auto incinte”, pellicole che si gonfiano sul cofano, un fenomeno che si è verificato in Cina
“Auto incinte”, pellicole che si gonfiano sul cofano, un fenomeno che si è verificato in Cina

La causa di tale fenomeno in questo particolare continente, oltre al calore estremo, è la diffusione dell’uso di pellicole protettive. Infatti, in Cina è molto diffuso l’uso di pellicole protettive per automobili, sia per ragioni estetiche che per proteggere la vernice dai raggi UV.

Notizia vera o falsa?

Quello che sta accadendo in Cina sembra del tutto surreale, ma ciò che si vede attraverso le immagini che mostrano delle “auto incinte”, e che stanno circolando su internet e tra i social, potrebbe essere veritiero. Jennifer Zang, giornalista molto nota nel suo Paese, afferma su X testuali parole:

“Non è uno scherzo! Le auto prodotte in Cina rimangono incinte quando fa troppo caldo“.

E’ una bufala, questa è una fake news, ecco cosa dicono gli esperti del wrapping

Sono molto più scettici invece gli esperti del settore di Roma, l’azienda “Best Custom Italysu questo fenomeno rarissimo di rigonfiamento delle pellicole se non impossibile.

Esperti nel settore wrapping e pellicole, Best Custm Italy
Esperti del car wrapping e pellicole, Best Custm Italy commentano il fenomeno delle auto con la pancia

Ciò che queste foto mostrano è una tendenza (in realtà già passata) nei social media (inizialmente negli USA, ma anche in Asia) in cui mostravano che soffiando aria compressa sotto le pellicole si riusciva a staccarle facilmente. Ma si era rivelata una bufala e non funzionava affatto su pellicole applicate correttamente”.

Il parere di un ingegnere meccanico

Fenomeno impossibile anche secondo il nostro direttore, Giovanni Mancini, ingegnere meccanico: “Queste foto mostrano sempre le stesse tre vetture (due Audi e una BMW) accompagnate dal messaggio ‘L’ondata di caldo record in Cina fa crescere il pancione’, che ha circolato prima sui social media e poi ha fatto il giro del mondo. Si tratta semplicemente di una bufala, e spiego perché. Partendo da una piccola bolla d’aria, l’espansione naturale dovuta al calore non può produrre un volume così grande come quello rappresentato nelle foto. Anche passando da una temperatura di 25°C, al momento in cui la pellicola è stata applicata, a una temperatura di 60/70°C (esagerando), la bolla, se fosse presente sotto la pellicola, si espanderebbe, ma possiamo ragionevolmente affermare che il volume non raggiungerebbe mai quello mostrato. È plausibile che qualcuno abbia voluto trovare un modo efficace per sensibilizzare sul riscaldamento globale, mostrando come le alte temperature sembrino ‘sciogliere’ le auto. Sicuramente un messaggio molto più potente per sensibilizzare l’opinione pubblica. Tuttavia, non esiste alcuna spiegazione scientifica che possa giustificare una tale espansione naturale dovuta solo all’incremento della temperatura, capace di generare protuberanze simili.

Giovanni Mancini, ingegnere meccanico
Giovanni Mancini, ingegnere meccanico

Il fenomeno è stato creato ad arte. Come? Utilizzando aria compressa. Anche se questa tecnica è stata già smentita, si può ipotizzare la generazione di tali rigonfiamenti mediante l’uso di aria compressa, iniettata sotto pellicole applicate su un fondo appositamente preparato per evitare che il film aderisca perfettamente. Non dimentichiamo, inoltre, l’intelligenza artificiale (AI), che a livello fotografico permette di fare veri e propri miracoli. In conclusione, non si tratta di un fenomeno naturale che si possa generare con il solo calore del sole”.






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