Auto aziendali 2025, come cambia e come funziona il fringe benefit
Nella Manovra 2025 potrebbe cambiare la norma sul fringe benefit, che si baserà esclusivamente sulla tipologia di alimentazione dei veicoli, anziché sulle fasce di emissioni di CO2.
Le vetture aziendali, insieme a motocicli, ciclomotori e autocaravan, assegnati per un uso misto ai dipendenti (ossia, utilizzabili anche per scopi personali), rappresentano una forma di compenso “in natura” aggiuntiva rispetto al salario principale “in denaro”. Questi benefit sono soggetti a tassazione come il fringe benefit, che costituisce una remunerazione extra sotto forma di beni o servizi.
Auto aziendali come funziona il fringe benefit
La norma sul fringe benefit è cambiata con la Manovra 2025. Infatti dal nuovo anno il calcolo dell’imposta sui benefit aziendali per le auto dipende dal tipo di alimentazione, superando il criterio delle emissioni. I dipendenti che utilizzano veicoli a benzina, diesel o ibridi non ricaricabili pagano una tassazione più alta, con un aumento stimato del 67% per le termiche Euro 6, mentre chi guida elettriche o plug-in beneficia di una riduzione dei costi.
Nei nuovi contratti, l’imponibile è pari al 10% per le elettriche, 20% per le ibride plug-in e 50% per tutte le altre, calcolato su un costo chilometrico Aci per 15.000 km annui. Le elettriche, inoltre, possono spesso rientrare nella soglia di esenzione prevista per i fringe benefit, abbattendo ulteriormente i costi.
Come cambia il fringe benefit nella Manovra 2025
La nuova tassazione si basa esclusivamente sulla tipologia di alimentazione dei veicoli. Ad esempio, per le auto alimentate a diesel o benzina, inclusi i modelli con emissioni superiori a 190 g/km, la percentuale che determina il fringe benefit del dipendente aumenta al 50%. Pertanto, una vettura con un fringe benefit di 2.416,5 euro arriva a oltre 4.000 euro, con un incremento del 66%.
Al contrario, le vetture elettriche beneficiano di una riduzione della percentuale per calcolare il valore del mezzo; ad esempio, una vettura Full Electric con un costo ACI simile avrebbe un costo annuo ridotto da 1.954,5 a 781,8 euro, ottenendo così un abbattimento di 1.172 euro e la possibilità di rientrare nella soglia di esenzione di 1.000 euro di fringe benefit. Lo schema di tassazione, infatti, cambia come segue:
- Altre alimentazioni: 50%
- Auto elettriche: 10%
- Auto Plug-in: 20%
La nuova tassazione sulle auto aziendali si applica ai contratti stipulati a partire dal 1° gennaio 2025, con la normativa che perciò riguarda i veicoli immatricolati e concessi in uso dal 2025, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate.
Soglia esenzione fringe benefit
Per il triennio 2025-2027, la soglia di esenzione fiscale resta a 1.000 euro, che sale a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico e per i nuovi assunti che trasferiscono la residenza oltre 100 km.
Fringe benefit tabelle ACI
L’articolo 51 comma 4 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) stabilisce che il costo chilometrico di esercizio dei veicoli concessi in uso promiscuo viene determinato dalle tabelle nazionali sviluppate dall‘Automobile Club d’Italia (ACI) entro il 30 novembre di ogni anno e successivamente comunicate all’Agenzia delle Entrate. Tali tabelle sono poi pubblicate entro il 31 dicembre e sono applicabili per il periodo di imposta successivo. Le tabelle ACI relative ai fringe benefit per il 2024 includono diverse tipologie di veicoli:
- Autoveicoli a benzina in produzione;
- Autoveicoli a gasolio in produzione;
- Autoveicoli a benzina/GPL e a benzina/metano in produzione;
- Autoveicoli ibrido/benzina e ibrido/gasolio in produzione;
- Autoveicoli elettrici e ibridi plug-in in produzione;
- Autoveicoli a benzina fuori produzione;
- Autoveicoli a gasolio fuori produzione;
- Autoveicoli a benzina/GPL, a benzina/metano fuori produzione;
- Autoveicoli ibrido/benzina e ibrido/gasolio fuori produzione;
- Autoveicoli elettrici e ibridi plug-in fuori produzione;
- Motoveicoli (inclusi ciclomotori e microcar);
- Autocaravan.
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