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Auto aziendali, come cambiano le flotte con il fringe benefit

Nella Manovra 2025 potrebbe cambiare la norma sul fringe benefit, che si baserà esclusivamente sulla tipologia di alimentazione dei veicoli, anziché sulle fasce di emissioni di CO2.

Le vetture aziendali, insieme a motocicli, ciclomotori e autocaravan, assegnati per un uso misto ai dipendenti (ossia, utilizzabili anche per scopi personali), rappresentano una forma di compenso “in natura” aggiuntiva rispetto al salario principale “in denaro”. Questi benefit sono soggetti a tassazione come il fringe benefit, che costituisce una remunerazione extra sotto forma di beni o servizi.

Auto aziendali come si calcola il fringe benefit

La norma sul fringe benefit potrebbe cambiare con la Manovra 2025. Il governo infatti ha introdotto una modifica significativa riguardante l’imposizione fiscale sulla retribuzione aggiuntiva derivante dall’uso di auto aziendali, sia per motivi lavorativi che personali.

La nuova proposta si concentrerebbe solo sulla tipologia di alimentazione del veicolo. Questo approccio porterebbe vantaggi evidenti per le auto elettriche e ibride plug-in, nonché per i modelli con emissioni di CO2 superiori a 190 g/km. Tuttavia, comporterebbe svantaggi per tutte le altre tipologie di veicoli, in particolare quelli che attualmente costituiscono la maggior parte delle flotte aziendali.

Auto elettrica aziendali fringe benefit
Il calcolo del fringe benefit porterebbe vantaggi per le auto elettriche e ibride plug-in

Attualmente, la tassazione è calcolata esclusivamente in base alle emissioni di CO2 e prevede quattro fasce di emissione, con percentuali specifiche da applicare al costo per chilometro indicato nelle tabelle ACI, moltiplicato per una percorrenza standard di 15.000 km all’anno, comune a tutti i contribuenti.

Per le auto comprese nella fascia tra 161 e 190 grammi/km è salita prima al 40% e, dal primo gennaio 2021, al 50%, mentre per le auto che superano i 190 gr/km si è attestata prima al 50% e, sempre dal primo gennaio 2021, al 60%. Al contrario, secondo il principio del “più inquino, più pago” (e viceversa), per le vetture con emissioni inferiori a 60 gr/km si riduce al 25%.

Sintetizzando per il calcolo va considerato il seguente schema:

  • 25% per i veicoli con valori di emissione di CO2 fino a 60 g/km;
  • 30% per i veicoli con valori di emissione di CO2 da 61 g/km a 160 g/km;
  • 50% per i veicoli con valori di emissione di CO2 da 161 g/km a 190 g/km;
  • 60% per i veicoli con valori di emissione di CO2 superiori a 190 g/km.

Come cambia il fringe benefit nella Manovra 2025

La nuova tassazione si basa esclusivamente sulla tipologia di alimentazione dei veicoli. Ad esempio, per le auto alimentate a diesel o benzina, inclusi i modelli con emissioni superiori a 190 g/km, la percentuale che determina il fringe benefit del dipendente aumenterebbe al 50%. Pertanto, una vettura con un fringe benefit di 2.416,5 euro arriverebbe a oltre 4.000 euro, con un incremento del 66%.

Al contrario, le vetture elettriche beneficeranno di una riduzione della percentuale per calcolare il valore del mezzo; ad esempio, una vettura Full Electric con un costo ACI simile avrebbe un costo annuo ridotto da 1.954,5 a 781,8 euro, ottenendo così un abbattimento di 1.172 euro e la possibilità di rientrare nella soglia di esenzione di 1.000 euro di fringe benefit.  Lo schema di tassazione, infatti, cambierebbe come segue:

  • Altre alimentazioni: 50%
  • Auto elettriche: 10%
  • Auto Plug-in: 20%

La modifica nel fringe benefit rientra nel piano di taglio di 3,5 miliardi di Sussidi Ambientali Dannosi (SAD), previsto entro il 2030 dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Come cambia il fringe benefit nella Manovra 2024
Nella Manovra 2024 la nuova tassazione si basa esclusivamente sulla tipologia di alimentazione dei veicoli

Questa iniziativa si riflette nella nuova tassazione sulle auto aziendali, che si applicherà ai contratti stipulati a partire dal 1° gennaio 2025. La normativa riguarderà i veicoli immatricolati e concessi in uso dal 2025, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate.

Fringe benefit tabelle ACI

L’articolo 51 comma 4 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) stabilisce che il costo chilometrico di esercizio dei veicoli concessi in uso promiscuo viene determinato dalle tabelle nazionali sviluppate dall‘Automobile Club d’Italia (ACI) entro il 30 novembre di ogni anno e successivamente comunicate all’Agenzia delle Entrate. Tali tabelle sono poi pubblicate entro il 31 dicembre e sono applicabili per il periodo di imposta successivo. Le tabelle ACI relative ai fringe benefit per il 2024 includono diverse tipologie di veicoli:

  • Autoveicoli a benzina in produzione;
  • Autoveicoli a gasolio in produzione;
  • Autoveicoli a benzina/GPL e a benzina/metano in produzione;
  • Autoveicoli ibrido/benzina e ibrido/gasolio in produzione;
  • Autoveicoli elettrici e ibridi plug-in in produzione;
  • Autoveicoli a benzina fuori produzione;
  • Autoveicoli a gasolio fuori produzione;
  • Autoveicoli a benzina/GPL, a benzina/metano fuori produzione;
  • Autoveicoli ibrido/benzina e ibrido/gasolio fuori produzione;
  • Autoveicoli elettrici e ibridi plug-in fuori produzione;
  • Motoveicoli (inclusi ciclomotori e microcar);
  • Autocaravan.

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