Quantcast
Notizie auto

Il prezzo delle automobili aumenta, perché? Il CEO di Renault parla chiaro

Luca De Meo senza mezzi termini comunica che i prezzi delle auto sono destinati a crescere a causa del maggior costo delle materie prime, componenti e chip introvabili ma anche per la tecnologia elettrica

La crisi del COVID-19 ha capovolto il mercato dell’auto: di automobili se ne vendono meno, le auto diventano più costose da produrre e scarseggiano pure i componenti principali. Ritardi di consegne a parte, di tutti i problemi elencati, l’aumento dei prezzi delle auto è quello che analizziamo oggi.

Perché le automobili costano sempre di più?

Luca de Meo, CEO, amministratore delegato della casa automobilistica francese Renault , ha affermato che la carenza di semiconduttori e costi sempre maggiori per le materie prime sono destinati a far aumentare i prezzi delle auto:
“I prezzi aumenteranno ancora di più nei prossimi dodici mesi perché quando si va a negoziare con i fornitori di semiconduttori rispondono: ho più clienti, o mi paghi di più per i chip o li vendo ad altri”, ha riferito in un’intervista pubblicata sul quotidiano spagnolo Expansion.

Prezzi delle auto aumentano, perché?

Ad aumentare i prezzi delle auto contribuiscono anche i costi crescenti delle materie prime come acciaio, gas, energia, rame e alluminio.

Acciaio alta resistenza per automotive (scocca) materie prime
Il costo delle materie prime come l’acciaio è in crescita e questo si ripercuote sui prezzi finali dell’automobile

Alla fine” ha aggiunto de Meo “anche per questo dovremo per forza aumentare il prezzo delle automobili“. 

Soluzione alla crisi dei chip e aumento dei prezzi?

Una possibile soluzione sarebbe creare fabbriche di microchip in Europa per rifornire la nostra industria, ma non è così semplice. Da un lato, per essere operativi, sono necessari professionalità ed attrezzature estremamente specializzate che richiederebbero anche tempo per renderle operative.

crisi microchip
Crisi globale microchip sono introvabili ed ora i cinesi se li fanno pagare caro

Si è ipotizzato che con un investimento di oltre 10 miliardi di euro sarebbero necessari almeno dieci anni per il raggiungimento un buon livello di competitività con gli attuali fornitori.

L’Europa è sotto scacco cinese

Ad essere argomento di dibattito di De Meo non è stato soltanto il possibile aumento dei prezzi per le auto ma anche le mire espansionistiche della rivale Cina, paese che in questo momento è più competitivo sulla mobilità elettrica.

Se l’Europa dovesse accelerare troppo i tempi, potrebbe essere assoggettata dai cinesi: “Se l’Europa diventa il continente con più auto a batteria, sarà terreno di conquista per i cinesi. Sono più competitivi nell’elettrico che nell’endotermico. Per questo, se abbiamo le normative più restrittive in termini di emissioni e ci concentriamo sull’auto a batteria, i cinesi guarderanno all’Europa invece che agli Usa“.

Luca De Meo, CEO di Renault
Luca De Meo, CEO di Renault

Ha inoltre aggiunto che: “Il divieto crea confusione nella clientela. È come se stessi per comprare un appartamento: se so che tra 20 anni mi metteranno un cavalcavia per la metropolitana, non lo compro. Questo è molto pericoloso perché non ci dà il tempo di ammortizzare la tecnologia o di salvaguardare i posti di lavoro nell’intera catena del valore” e che “se mi dici che i motori a combustione non possono essere venduti nel 2035, ci sarà un effetto di anticipazione sulla domanda molto pericoloso. Lo vediamo ora che c’è incertezza quando si acquista un ibrido, un ibrido plug-in, un elettrico. Non è necessario parlare di proibizionismo, ma andare per gradi per organizzarsi per sostituire le auto a combustione nel 2040”.

Il futuro dei costruttori d’auto

La carenza di chip, sta mettendo in ginocchio molte case automobilistiche che non si stanno dando per vinte ma cercano nuove strategie per evitare il collasso; Renault punta tutto su “modelli più redditizi e nelle regioni che danno più margine”. L’aumento dei prezzi è una realtà più vicina di quanto si pensi, basti pensare che chi ha bisogno di una vettura nuova deve puntare su modelli accessoriati o potenti o altrimenti si ritroverebbe a dover aspettare mesi prima di ricevere il modello acquistato.

Leggi anche:

Crisi microchip

Notizie automotive

Lavoro nel settore automotive

→ Cosa ne pensi? Fai un salto sulla discussioni sul FORUM!






ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

per ricevere aggiornamenti da Newsauto.it

Seleziona lista (o più di una):

Informativa sulla privacy

Pulsante per tornare all'inizio

Disattiva l'AD Block

Gentile lettore, per navigare sul sito di NEWSAUTO ti chiediamo di disattivare l'AD Block. Ci sono persone che lavorano per offrire notizie sempre aggiornate, realizzare prove di auto su strada con un servizio puntuale e di qualità che ha bisogno di preziose risorse economiche che arrivano proprio dai banner disattivati. Grazie, siamo fiduciosi della tua comprensione. Il Team di Newsauto