Attacco hacker Regione Lazio, bollo auto da ripagare?
Si dovrà ripagare nuovamente il bollo auto già pagato? Ci sarà un condono anche per gli ultimi 5 anni non prescritti? Insieme al sito della Regione Lazio attaccato dagli hacker è in down dal 1° agosto anche parte del servizio informativo sul bollo auto per i residenti nel Lazio. Cosa è successo veramente e cosa si rischia
I server della Regione Lazio hanno subito un pesante attacco hacker che mandato in tilt e messo fuori servizio numerosi servizi e siti collegati. Il più eclatante è stato il KO tecnico del sistema che gestisce le prenotazioni del vaccino anti Covid-19 ma anche tutti i servizi erogati dalla Regione come ad esempio il bollo auto. Tutti i dati dei cittadini “laziali” sono stati cifrati e risultano illeggibili: per ripristinare il sistema e renderli nuovamente “in chiaro” gli hacker avrebbero chiesto un riscatto in Bitcoin alla Regione di qualche milione di euro. Tra questi dati c’è anche quello del bollo auto.
Negli uffici della Regione con il sito in down i dipendenti sono tornati ad utilizzare carta e penna, per tutti i documenti. Senza più il supporto del sito viene meno uno di metodi per pagare il bollo auto. Ma il vero problema non riguarda il pagamento ma bensì lo storico di quelli già pagati.
Hacker bollo auto regione Lazio, da ripagare?
Con l‘attacco ai server della regione Lazio tutti i dati sensibili dei cittadini della Regione Lazio infatti ora sono nelle mani degli hacker che potrebbero utilizzarli a loro piacimento o andare persi definitivamente, con la Regione che ad esempio non potrebbe più risalire allo storico dei bolli auto e chiederne di nuovo il pagamento.
Bollo auto Regione Lazio pagamento sospeso
Andiamo per ordine e cerchiamo di trovare una riposta per ogni domanda. In questi giorni, in cui è ancora in corso l’attacco hacker, il sito della Regione Lazio è off line e perciò sono sospesi tutti i servizi, compresi quelli relativi al pagamento del bollo auto. Al momento i sistemi informatici sono paralizzati e non si sa quando e se potranno essere riattivati potendo contare sui backup dei dati che dovrebbero essere da qualche parte, sperando che non siano sulle stesse macchine criptate e quindi illeggibili anche i backup.
Ovviamente siamo nel campo delle ipotesi, molte delle quali inverosimili anche perché lo storico del bollo auto è in possesso all’Aci. Infatti un automobilista del Lazio, che vuole pagare la tassa di possesso, lo può fare anche dal sito dell’Aci, nell’apposita sezione “Pagamento Bollo”.
Attacco hacker Regione Lazio cosa è successo veramente
Sull’attacco hacker nella Regione Lazio, partito qualche minuto dopo la mezzanotte di domenica 1° agosto, indaga anche Polizia Postale e antiterrorismo ma secondo le ultime ricostruzioni le cause non sono riconducibili ad atti terroristici, con l’attacco che probabilmente è stato causato da una disattenzione di qualche dipendente.
Dalla Regione fanno sapere che l’attacco è partito dalla violazione di un’utenza di un dipendente in smart working. L’utenza violata sarebbe quella di un dirigente di Frosinone.
Attraverso le credenziali Vpn (ovvero la rete ristretta e protetta per lavorare da remoto) del dipendente gli hacker avrebbero avuto accesso a un altro computer e via via salendo di livello. L’accesso non sarebbe stato protetto da una doppia autenticazione.
Richiesta di riscatto alla Regione Lazio dagli hacker
Sarebbe pari a 5 milioni di euro la richiesta di riscatto per i dati cripati dagli hacker alla Regione Lazio da un messaggio apparso dopo il blocco con un avviso ed un link con le istruzioni per lo sblocco.
Ransomware attacchi hacker con riscatto
Gli hacker sono entrati nel portale del sito della Regione Lazio attraverso un ransomware, un malware che dal 2007 usano degli hacker dal Marocco, dalla Tunisia, dall’Algeria con richiesta di riscatto in cripto valuta (bitcoin). L’esperto informatico Fabio Ghioni spiega all’Adnkronos che questo virus cripta i contenuti del pc e non ha chiave di sblocco: anche chi paga non può poi più sbloccare nulla.
Questo virus può essere entrato nel computer di un dipendente che ad esempio ha visitato un sito porno o d’azzardo, che ha cliccato involontariamente su un popup con dentro il malware.
Inoltre è possibile che il malware sia stato istallato involontariamente anche scaricando un programma gratuito da dei siti oppure cliccando su un link ricevuto per posta da una mail che sembra essere quella di un amico o della propria banca ma in realtà era uno spam.
Bollo auto va ripagato? Si sono persi i dati?
E adesso cosa succede con la tassa di possesso sulle auto ovvero il bollo auto per i residenti nel Lazio? La domanda che molti si sono fatti e che ci hanno scritto è: che succede ora? Che fine hanno fatto le informazioni sui bolli auto pagati? Quali effetti avrà l’attacco hacker sul database dei bollo per la Regione Lazio? Si dovrà ripagare nuovamente il bollo auto già pagato? Ci sarà un condono anche per quegli degli ultimi 5 anni non prescritti?
Per adesso non c’è alcun allarme di questo tipo ovvero che la Regione Lazio non abbia più accesso ai dati relativi ai bollo auto per i residenti nel Lazio. Bisogna solo stare tranquilli ed attendere la riattivazione dei servizi perché tutto dovrebbe tornare come prima del 1° agosto con la possibilità di consultare e pagare il bollo auto.
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