Aston Martin Valkyrie, hypercar ibrida vecchio stampo col V12 1.000 cv aspirato! [video]
La nuova Aston Martin Valkyrie avrà un tocco classico con il suo V12 aspirato (ibrido) con ben 1000 CV, ricorda i mitici motori della Formula 1, ma con il peso notevolmente alleggerito!
La nuova Aston Martin Valkirie avrà un classico e non tanto ecologico motore V12 aspirato da 6,5 litri di cilindrata, con un regime massimo di rotazione a 11.100 g/m ed un sound da pelle d’oca abbinato ad una unità elettrica che la rende ibrida. Si tratta della nuova hypercar di Aston Martin destinata a rivaleggiare con la Mercedes-AMG Project One, ma procediamo con ordine e vediamola in dettaglio.
Aston Martin Valkyrie caratteristiche
La prima caratteristica che si nota della nuova Aston Martin Valkyrie è il nome, che si rifà allo stesso nome della figura mitologica norvegese, un vero e proprio manifesto di intenti. Infatti già dalle prime immagini ufficiali la vettura appare estrema da tutti i punti di vista: dall’aerodinamica all’abitacolo ipertecnologico, fino allo spaventoso rapporto peso/potenza di 1:1. Ma la vera “ciliegina sulla torta” è il motore, per il quale la casa di Gaydon ha compiuto una scelta decisamente controcorrente.
Aston Martin Valkyrie, motore V12 aspirato da 1.000 CV!
L’Aston Martin Valkyrie ha un motore V12 che guardando le immagini sembra di tornare indietro di qualche anno, perché il suo aspetto esteriore ricorda quello dei propulsori aspirati che spingevano le Formula 1 prima dell’avvento dei turbo ibridi: disegno di ogni componente tirato al massimo per ridurre pesi e ingombri, scarichi magnificamente intrecciati alla ricerca del miglior rendimento. Per trovare in pista un V12 nella massima serie bisogna risalire fino al 1995, ultimo anno del glorioso pluricilindrico Ferrari.
La Aston Martin Valkyrie si è avvalsa del partner tecnico Cosworth, per lo sviluppo del motore, al quale è stato chiesto fin dall’inizio di realizzare un propulsore che rappresentasse la massima espressione dell’aspirato; una scelta totalmente controcorrente rispetto a quella effettuata da molti costruttori di vetture di altissime prestazioni, che invece hanno puntato sui turbocompressi di nuova generazione.
Hypercar con motore v12 aspirato da urlo!
La risposta del motorista inglese è stata all’altezza del suo blasone per questa hypercar: un motore V12 di 65°, che eroga 1.000 CV a 10.500 g/m, con limite al fuorigiri posizionato a quota 11.100 g/m! Anche i valori di coppia sono da pista, con 740 Nm erogati a 7.000 g/m così come la distribuzione: i 4 alberi a camme, infatti, sono mossi da una cascata di ingranaggi. Questi sono i dati del propulsore a combustione interna ai quali si devono aggiungere quelli dell’elettrico sviluppato dalla Rimac che fornisce un ulteriore incremento di potenza di 160 CV e 280 Nm di coppia, per un totale di 1.160 CV e 900 Nm di coppia massima a 6000 giri.
Aston Martin Valkyrie motore portante
La Aston Martin Valkyrie ha un propulsore che pesa solo 206 chilogrammi: un risultato notevole considerando che esso è anche “parte stressata”, ovvero è portante come nelle auto da competizione, rappresentando il collegamento tra il telaio e il cambio, a cui sono ancorate le sospensioni posteriori.
Non sono state utilizzate leghe particolari; tutti i componenti principali del motore sono stati realizzati in acciaio, mentre quelli prodotti in fusione sono monoblocco, teste dei cilindri, basamento e coperchi degli alberi a camme (che in questa unità sono importantissimi a livello strutturale).
Tutti gli altri elementi invece sono ricavati dal pieno, comprese le bielle in lega di titanio e i pistoni con specifiche da Formula 1. I moderni processi di Computer Aided Machinering hanno permesso di ottimizzare il disegno dei componenti nei minimi dettagli, per raggiungere la massima resistenza con la minima massa possibile.
Albero motore speciale, ecco come è costruito
Un esempio di queste lavorazioni estreme è il processo di produzione dell’albero motore: si parte da una barra di acciaio da 170 mm di diametro e 775 mm di lunghezza, che viene sgrossata, poi sottoposta a trattamento termico, rifinita con lavorazione alle frese, trattata di nuovo a caldo, rettificata e soggetta alla finitura finale.
Al termine di questa operazione, della durata di quasi sei mesi, dalla barra originale sarà stato asportato l’80% del materiale. L’albero motore così realizzato pesa la metà del precedente V12 top di gamma della Aston Martin, quello della One-77, che pure deteneva il record di propulsore aspirato più potente montato su un’auto stradale.
Aston Martin Valkyrie propulsore racing
La straordinarietà del risultato ottenuto appare ancora più evidente se pensiamo che i tecnici Cosworth hanno dovuto raggiungere obiettivi di peso, performance, emissioni, caratteristiche strutturali, durata e altre specifiche spesso contrastanti l’una con l’altra. Il risultato raggiunto è un V12 aspirato da alti regimi, il massimo per ogni appassionato, il cui unico “neo” (se così lo possiamo definire) è rappresentato dalla necessità di una revisione completa (o addirittura sostituzione) ogni 100.000 km.
Siamo sicuri che questo non sarà un problema per i 150 fortunati acquirenti.
Leggendo di un motore del genere, si viene subito assaliti dalla curiosità di ascoltarne il “canto”. Vi consiglio vivamente di cercare su Youtube il video che riprende il V12 Aston al banco: premete play e attraverso le casse, chiudendo gli occhi, vi sembrerà di assistere a un Gran Premio dei primi anni ’90!