Ania Campus Corsi di Guida
Tecnologia, divertimento, formazione e informazione. Sono questi gli ingredienti base di ANIA Campus 2016, l’iniziativa dedicata alla sicurezza stradale sulle due ruote realizzata dalla Fondazione ANIA in collaborazione con la Polizia di Stato e la Federazione Motociclistica Italiana, promossa dal Dipartimento delle Politiche Giovanili. E’ partito da Roma un tour di oltre un mese e mezzo che ha toccato 16 città italiane in 14 regioni, coinvolgendo oltre 1.500 studenti delle scuole superiori. L’iniziativa è stata dedicata principalmente ai giovanissimi, ha avuto lo scopo di insegnare a rispettare le regole della strada e le tecniche di guida sicura sulle due ruote.
In ogni città è stato allestito un Campus, con un’area dedicata alla teoria e un vero e proprio circuito per le prove pratiche di guida sicura. I ragazzi delle scuole superiori, dopo aver svolto la parte teorica con l’aiuto di formatori di educazione stradale della Federazione Motociclistica Italiana, hanno provveduto ad affrontare secondo le regole apprese il circuito predisposto, sotto la supervisione di istruttori e piloti professionisti. La teoria ha trattato anche i temi dell’abbigliamento e degli accessori con particolare attenzione al casco. Per ribadire l’importanza di utilizzare solo i caschi a norma, la Fondazione ANIA ha lanciato un’iniziativa per “rottamare” i vecchi caschi non omologati ancora in circolazione: i ragazzi che durante la manifestazione si sono presentati con un casco non a norma, hanno ricevuto in cambio un nuovo casco che hanno potuto personalizzare secondo la propria creatività.
In ogni tappa la Polizia Stradale è stata presente con il Pullman Azzurro della Polizia di Stato, l’aula multimediale itinerante a bordo della quale sono stati effettuati da operatori specializzati mirati interventi diretti a sensibilizzare i giovani in relazione ai più importanti aspetti della sicurezza sulle due ruote. La tecnologia ha avuto un ruolo fondamentale in ANIA Campus. Ogni mezzo utilizzato per le esercitazioni è stato equipaggiato con una telecamera che ha ripresi le manovre eseguite dal conducente. I video sono stati utilizzati a scopo didattico, mettendo in evidenza eventuali errori o manovre non corrette.