Nuova Alpine A290 come va l’hot hatch elettrica da 220 CV, test
Prova su strada della nuova Alpine A290, la sportiva erede delle hot hatch anni ’80 ma con motore elettrico. Ci mettiamo al volante per testarla, e vi dirò cosa mi piace e cosa no.
Da quando Alpine ha comunicato la volontà di partire con il concetto di “Dream Garage”, la strada intrapresa è cambiata radicalmente. La firma storica dell’automobilismo, che dal 2017 ci ha regalato la A110, adesso ha puntato sull’elettrico come unica alimentazione delle future auto, delle quali la nuova Alpine A290 è sostanzialmente la capostipite. Una famiglia che inizia con questa piccola utilitaria – seppur chiamarla in questo modo è decisamente riduttivo – che ha l’obiettivo di ampliare anche il pubblico di riferimento del marchio.
Come va la Alpine A290 elettrica
→ impressioni di guida
Partiamo con il dire che delle due possibili opzioni di motore, da 180 e 220 CV, io ho provato la più potente. 300 sono i Nm di coppia che in configurazione massima sono scaricati sull’asse anteriore, rendendo di fatto la A290 un po’ ostica da interpretare fin da subito.
C’è bisogno di qualche chilometro per apprezzarla al meglio ed entrare in sintonia, per capire che ha delle reazioni di sottosterzo all’anteriore se si esagera con l’acceleratore, soprattutto perché non c’è un differenziale meccanico a slittamento limitato. Ma non è niente di diverso da quanto mi sarei aspettato da una piccola compatta tutta puntata sull’anteriore.
Tuttavia la carreggiata allargata, le sospensioni Multilink posteriori ed uno sterzo estremamente comunicativo le danno degli appoggi in curva, quando si raggiunge la fase stabile, ben solidi.
Allo stesso tempo non ha un setup pistaiolo che ti costringe su strada a dei compromessi. Per stessa ammissione di Alpine, la volontà non era quella di offrire un’auto estrema per chi vuole andare in pista tutti i weekend, ma per chi desidera un’auto dai tratti sportivi nella quotidianità e che non disdegna affatto un passaggio tra i cordoli.
Addirittura risulta comoda su strada. Beh comoda è un parolone, perché se beccate fossi o sconnessioni gravi li sentite, ma su pavé, giunti, sconnessioni e crepe, fila tutto liscio nonostante le ruote da 19 pollici.
Test Alpine A290, come va in pista
La Alpine A290 l’ho provata anche in pista, dove ho potuto vedere in modo chiaro quali fossero le carte nella sua mano. In strada certe cose non le percepisci e non ti spingi a farle, poiché sono ben oltre i limiti di sicurezza; così la pista diventa un test importantissimo in questi casi.
Il motore della A290 spinge bene nell’immediato, seppur mentre si puntano i 170 km/h della sua velocità massima, inizia a rendere di meno e stabilizzarsi. Tra i cordoli si apprezza il suo essere piccola, quasi da stile go kart, il suo essere piantata (1.479 kg sulla bilancia) e l’agilità. Certo rolla un po’, ma è il contraltare del setup anche stradale.
Da buona trazione anteriore pompata c’è bisogno di giocare con i trasferimenti di carico e lasciarla intraversare, così da puntare meglio l’uscita. Ed è proprio quello che fa. Molto meno granitico il retrotreno in pista, che lascia allargare il posteriore in alcuni casi anche marcatamente. Una gioia per i funamboli e per chi ha un po’ di pelo sullo stomaco, che semplicemente lasciando l’acceleratore possono caricare l’anteriore – che in condizioni neutre sopporta il 57% del peso – ed alleggerire il lavoro del retrotreno. Molto divertente!
La cosa che più impressiona, però, è il freno. Solido e potente, non lascia percepire alcuna differenza tra frenata rigenerativa ed idraulica. Il mordente è oltre ciò che mi aspettavo, ma d’altronde all’anteriore ci sono le pinze monoblocco Brembo a 4 pistoncini che mordono dischi da 320 mm!
Motore hot hatch a batteria
52 kWh la capacità della batteria di questa hot hatch, che offre 380 km di autonomia in un ciclo misto WLTP. Certo, percorsi tutti in città possono addirittura arrivare a 500, ma nel misto il dato è comunque inferiore. Batteria piccola, ma dimensionata alla tipologia di auto e, necessariamente, allo spazio a bordo (o meglio… sotto).
Peccato per la ricarica in corrente continua a 100 kW: avrei preferito qualcosa di più, ma data la capacità totale della batteria bastano comunque 30 minuti per superare l’80%. In AC, invece, carica a 11 kW.
Alpine A290, com’è fuori
La Alpine A290 è basata sulla piattaforma AmpR small, dedicata ad auto full electric di dimensioni compatte. Ed infatti i 3.99 metri di lunghezza sono uno dei dati principali di questa vettura, assieme ai 2.53 metri di passo. Dimostrano come la firma con la “A” abbia voluto cambiare radicalmente mercato. In questo modo riprende il concetto di hot hatch, che da anni è stato bistrattato a favore di produzioni molto più ecofriendly e che, tutto sommato, ha bisogno di essere un po’ rispolverato.
Servono auto che possano suscitare emozioni mentre le si guida e questo potrebbe essere un ottimo punto di partenza. 5 posti per i passeggeri ed un bagagliaio da 326 litri – che diventano 300 optando per l’impianto audio Devialet – chiudono il quadro dimensionale.
Aggressiva, futuristica, divertente
Il titolo del paragrafo, con soli tre aggettivi, potrebbe riassumere quanto la nuova Alpine A290 abbia da suggerire in fatto di estetica.
Considerando una base di partenza piuttosto ovvia, che la vede condividere qualcosa con la nuova Renault 5, è chiaro che ne diventa il paragone ed il riferimento. Rispetto alla Renault 5 hanno allargato le carreggiate di 6 cm, mica poco considerando le dimensioni contenute. Che sia una Alpine in tutto e per tutto lo notiamo dalle luci di posizione anteriori.
Quattro in tutto, incastonate come nella A110, ma che seguono un’idea molto differente. Sono luci di posizione a forma di X, che vogliono richiamare concettualmente il mondo dei rally, tanto caro alla marca francese. Questa A290 sembra voler mostrare la sua presenza su strada in tutti i modi, con tutta la parte bassa della carrozzeria in colore nero lucido che non solo spezza una possibile monotonia del colore ma, in realtà, dà vita ad un mix di dettagli notevole: minigonne, passaruota allargati, diffusore posteriore. Tutte elaborazioni che mischiano il piacere estetico con la funzione prestazionale ed aerodinamica.
Solo da 19 pollici i cerchi in opzione, ma disponibili in due varianti, mentre al posteriore i fari verticali danno anche un effetto 3D niente male. Dettaglio non trascurabile: la finestra sul cofano con la A di Alpine protetta da una lastra di plastica. Lì una volta ci sarebbe stata una presa d’aria, ma visto che adesso non è richiesta, è un tratto estetico piuttosto innovativo!
Come si sta a bordo, l’abitacolo
Come anticipato in precedenza, la Alpine A290 accoglie a bordo cinque persone, così il primo pensiero che viene in mente è “come può farlo?”. I sedili anteriori, larghi e con dei fianchetti rinforzati (da buona auto sportiva), sono posizionati non troppo dietro e offrono spazio ai passeggeri. Ma quanto dietro? Io sono alto 1.74 metri e la mia posizione di guida mi ha permesso di avere spazio per le gambe.
Un conducente di oltre un metro e ottanta però costringe i passeggeri posteriori a stare un po’ stretti. Ma d’altronde lo spazio è quello che è… non si possono fare miracoli! Già il fatto di avere le sedute posteriori lievemente inclinate all’indietro ha permesso di guadagnare qualcosina, ma non si può creare spazio dove non c’è.
Stuzzica il volante della A290, perché ha un legame diretto con il mondo delle competizioni e delle Formula. Non perché è piatto sotto, ma perché ha una serie di rotelle e tasti “accessori”. Da un lato l’impostazione del livello di recupero energia in frenata, dall’altro la selezione delle modalità di guida ed un pulsante rosso con su scritto “OV”. Sta per Overtake ed in Alpine hanno pensato di metterlo proprio per i sorpassi. D’altronde lo premi e subito l’auto eroga coppia e potenza massime, senza cambiare nemmeno pressione sul pedale. A meno che tu non sia in modalità Save.
Quello che incuriosisce degli interni è il mix di colori, di superfici, di materiali e le linee a tratti spigolose. Un mix caleidoscopico che unisce particolari sportivi con dettagli premium. Da un lato il pellame della selleria, dall’altro la serigrafia retroilluminata avanti al passeggero.
Com’è la strumentazione di bordo, prova infotainment
10.25 pollici il display della strumentazione dell’Alpine A290, che per giunta cambia pagina con tasti sul volante che sono belli da vedere ma, da quanto ho notato, attirano le impronte. Le pagine dimostrano come il digitale e l’elettrificazione hanno portato temi molto futuristici. Buoni i contrasti perché si leggono tutti, ma è la dimostrazione di come dobbiamo abbandonare del tutto il concetto di strumentazione tradizionale. Con i display infatti si può fare di tutto, l’importante è non esagerare.
Un plauso in assoluto va al fatto che l’infotainment con display da 10.1 pollici sia gestito con sistema operativo Android Automotive. Questo porta ad una serie di vantaggi, a partire dall’assistente Google richiamabile anche pronunciando un semplice “Ok, Google”. Si passa per il Play Store, Google News e tutto l’ecosistema di BigG, che però rende i movimenti e le transizioni dei menù veloci.
Il climatizzatore ha tasti manuali e delle scorciatoie fisse nella parte bassa del display ma, in termini di personalizzazione infotainment, sono le Alpine Telemetric ad essere divertenti. Tre le opzioni: la visualizzazione live delle informazioni, un coach virtuale su traiettorie e gestione auto, una serie di sfide da fare su strada e pista. Nell’ultimo caso è un vero e proprio gioco (chi di voi ha mai giocato alla serie “Gran Turismo”?), con tanto di medaglie di bronzo, argento e oro in base ai risultati raggiunti in una determinata sfida.
Utile? No. Divertente? Direi più un passatempo. Ma in ogni caso i dati telemetrici live sono i migliori, soprattutto perché offrono anche temperature freni, motore, batteria e pressione gomme.
Prezzo, quanto costa la nuova A290
La Alpine A290 è un bella macchina, adatta per divertirsi proprio come una hot hatch. Deve essere capita prima di potersi spingere troppo, ma con un differenziale meccanico avrebbe dato sicuramente qualcosa in più. Si porta a casa con un prezzo a partire da 38.700 euro per la variante da 180 CV e 41.700 per la 220 CV. Prezzi chiavi in mano.
→ Alpine A290 PREZZO
Caratteristiche tecniche Alpine A290 GTS provata
CARATTERISTICHE | VALORI |
---|---|
Carrozzeria | |
Tipo | berlina 2 vol. |
Porte | 5 |
Posti | 5 |
Alimentazione | elettrico |
Trazione | anteriore |
Cambio | automatico |
Dimensioni e Peso | |
Lunghezza | 399 cm |
Larghezza | 182 cm |
Altezza | 151 cm |
Passo | 253 cm |
Bagaglio | 300 L |
Peso | 1.479 kg |
Motore | |
Tipologia | elettrico |
Potenza | 220 CV / 162 kW |
Coppia massima | 300 Nm |
Batteria | 54 kWh |
Prestazioni | |
Velocità massima | 170 km/h |
Accelerazione (0-100 km/h) | 6,4 s |
Autonomia | 380 km |
Foto Alpine A290 GTS
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POSITIVO
– Sterzo preciso
– Posteriore ballerino in pista
NEGATIVO
– Ricarica in DC a solo 100 Kw
– Spazio per i piedi dei passeggeri posteriori insufficiente se i sedili anteriori sono abbassati