Alfa Romeo Giulia Veloce 2.0 Q4, test come va, impressioni
Prova su strada dell'Alfa Romeo Giulia Veloce, spinta dal motore benzina 2.0 litri Turbo Multiair da 280 CV e trazione integrale Q4. Ci mettiamo al volante per scoprirla a fondo e dirvi cosa mi ha convinto e cosa no.
Alfa Romeo Veloce prova. La versione in prova è quella con il motore 2.0 Turbo Multiair da 280 CV, con 400 Nm disponibili già poco sopra i 2.000 giri, che offre prestazioni entusiasmanti e affidabilità, ideale anche per il tuning. La Giulia Veloce si distingue per una guida impeccabile grazie alle palette cambio in alluminio stile Ferrari, una postazione di guida perfettamente configurabile e il cambio automatico ZF a 8 rapporti, tra i migliori sul mercato.
La trazione integrale Q4 privilegia il retrotreno, con trasferimento all’anteriore solo in caso di necessità, e può includere un differenziale autobloccante posteriore opzionale. Freni Brembo a 4 pistoni e cerchi da 19” completano l’insieme, esaltando il carattere sportivo dell’auto.
Come va la Giulia Veloce 2.0 Turbo 280 CV AT8 AWD Q4
→ impressioni di guida
Come disse Tony Stark “la voglio rossa, tanto per non dare troppo nell’occhio”, parlando dell’armatura di Iron Man: beh, se comprerò una Giulia, non sarà mai grigia, bianca, blu o nera. Mi piace quel marrone metallizzato, di gran classe, e questo rosso che le dona un aspetto in perfetto equilibrio tra stile e sportività.
Un colore che, come la minigonna per una donna, bisogna saper portare e la Giulia lo “indossa” alla grande. Una volta dietro al volante, smollo la leva di regolazione, lo alzo al massimo e lo tiro verso di me. Poi giocherello con il sedile elettrico fino ad arrivare alla perfetta posizione di guida. A me non piacciono i sedili elettrici perché pesano troppo e li trovo inutili, ma ormai la moda li vuole così…
Seleziono la modalità di cambiata su manuale perché le due palette stile Ferrari dietro al bel volante, correttamente dimensionato nel diametro e sezione, sono un invito irrinunciabile a farlo. Il sound del motore è ben filtrato dall’abitacolo, anche se per uno smanettone come il vostro affezionatissimo è troppo silenzioso.
Test Alfa Romeo Giulia Veloce, come va su strada
Nella guida di tutti i giorni la Giulia si cala sin troppo nel ruolo di utilitaria cresciuta: andando al trotto o semplicemente viaggiando in tranquillità consuma poco, è confortevole e silenziosissima senza quei rumoracci tipici delle vetture italiane anche sulla minima sconnessione. È maledettamente solida, sostanziosa e presente: in parole povere, è un’auto di qualità.
Poi, però, quando seleziono la modalità D sul manettino DNA, diventa un’altra cosa. Quello sterzo che alle basse andature è piacevole per la sua esattezza nell’eseguire i comandi del guidatore, nel momento in cui si spinge di brutto si trasforma in un’arma di precisione con mirino telescopico come quelle che solo noi italiani sappiamo realizzare.
Guidando in montagna, tornante dopo tornante, curvone dopo curvone, mi tornano in mente solo altre due automobili sotto i 100.000 euro con un avantreno così pronto, preciso e istantaneo nelle reazioni: la Lotus Elise e la Mitsubishi Lancer Evo. Il resto è distante anni luce… come è possibile far voltare i McPherson mettendo le gomme anteriori più larghe di quelle posteriori?
Non è quindi con la straordinaria stabilità e sicurezza sui lunghi curvoni in appoggio che la Giulia sorprende, ma è nel misto stretto, dove strabilia con la sua prontezza in inserimento e con una rapidità nei cambi di direzione degna della migliore “hot hatch”. Il retrotreno è rassicurante ed efficiente sia come stabilità che come trazione. La frenata è potente, efficace, resistente anche nell’uso intensivo. Ci sono difetti?
Sì, per un estremista come me il fatto di non poter escludere totalmente i controlli di trazione non è il massimo: è come uscire con Kate Beckinsale senza avere il permesso di allungare le mani! Poi mi piacerebbe avere dei dischi freno anteriori più grandi, anche solo per non veder passare 4 dita tra disco e cerchio. Infine, consiglio di allontanarsi dal cofano posteriore quando si apre, dato che non è sufficientemente bloccato e si rischia una mazzata sotto il mento da KO.
Volendo esagerare, mi chiedo perché non fare come i tedeschi: una opzione “quadrifoglio line”, con qualche spoiler e finitura più figa… no, vero? Ma certo, lasciamo fare queste cose agli altri, dopo che gliele abbiamo insegnate noi!
Conclusioni, che cosa penso della Giulia Veloce
Se i tedeschi l’hanno giudicata “migliore berlina sportiva” per 6 volte negli ultimi 7 anni alla faccia di BMW, Audi e Mercedes ci sono tante ragioni: solida, concreta, goduriosa nella guida, dotata del migliore sterzo oggi sul mercato tra le auto per comuni mortali.
È un’auto che non ha inutili gadgets, ma la si ama per questo. Ci sarebbe piaciuta con dei freni più “presenti” dietro ai bellissimi cerchi da 19”, non è giusto non disporre della modalità “race” sul manettino DNA come la Quadrifoglio: se compro la macchina, ho diritto di guidarla io e non il computer visto che non l’ha pagata.
Non capiamo, poi, perché Alfa Romeo non metta a disposizione dei clienti un pacchetto aerodinamico più figo, tipo Giulia GTAM, per renderla ancora più grintosa, visto che lo fanno tutti gli avversari diretti: una Veloce più esclusiva farebbe da traino nelle vendite anche alle versioni più umane.
Prezzo, quanto costa la Giulia Veloce
L’allestimento Veloce della Giulia offre il 2.0 Turbo 280 CV AWD Q4 e i diesel 2.2 da 160 CV e 210 CV (anche Q4). Prezzi da 57.000 €, con il 280 CV AWD Q4 di questa prova a 64.500 €.
→ Giulia Veloce Q4 PREZZO
Fotografia di Igor Gentili copyright NEWSAUTO
Caratteristiche tecniche Giulia Veloce in prova
Caratteristiche | Valori |
---|---|
Modello | Alfa Romeo Giulia 2.0 Turbo 280 CV AT8 AWD Q4 Veloce |
Motore | Benzina, anteriore longitudinale, 4 cilindri in linea |
Alesaggio x Corsa | 84 x 90 mm |
Cilindrata | 1.995 cc |
Rapporto di Compressione | 10:1 |
Potenza Max | 280 CV a 5.250 giri/min |
Coppia Max | 400 Nm tra 2.250 e 4.500 giri/min |
Distribuzione | Monoalbero a camme in testa, sistema Multiair II, 4 valvole per cilindro |
Alimentazione | Iniezione diretta |
Sovralimentazione | Turbocompressore twin scroll e intercooler |
Trasmissione | Trazione integrale Q4 (variabile 0-100% a 50-50), cambio automatico ZF a 8 marce |
Rapporti Cambio | I) 5:1; II) 3,2:1; III) 2,143:1; IV) 1,72:1; V) 1,314:1; VI) 1:1; VII) 0,822:1; VIII) 0,64:1; rapporto finale 2,77:1 |
Sospensioni | Anteriori: doppio braccio oscillante con asse di sterzo semi-virtuale, ammortizzatori elettronici, barra stabilizzatrice |
Posteriori: multilink, molle elicoidali, barra antirollio | |
Freni | Anteriori: disco autoventilato d. 330 mm; Posteriori: disco d. 320 mm; ABS |
Ruote | Cerchi in lega leggera: ant. 8Jx19”, post. 8,5Jx19”; Pneumatici: ant. 225/40 R19, post. 255/35 R19 |
Dimensioni | Lunghezza: 4.650 mm; Larghezza: 1.860 mm; Altezza: 1.438 mm; Passo: 2.820 mm |
Massa | 1.545 kg (in ordine di marcia, escluso conducente) |
Prestazioni | Velocità max: 240 km/h; 0-100 km/h: 5,2 s; 0-400m: 13,9 s; Peso/potenza: 5,5 kg/CV |
Consumi | Ciclo combinato WLTP: 8,0 l/100 km; Emissioni CO2: 182 g/km |
Prezzo | 64.500 € (optional esclusi) |
Foto Alfa Romeo Giulia Veloce
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POSITIVO
– Dinamica al top indiscusso della categoria
– Motore generoso
NEGATIVO
– Freni anteriori piccoli
– Apertura cofano posteriore rischiosa
La nostra valutazione
MOTORE - 9
CAMBIO - 8
ASSETTO - 10
FRENI - 9
GIUDIZIO COMPLESSIVO - 9
9
VALUTAZIONE COMPLESSIVA