Mercedes-Benz Story A1 Variante di Valico
Passato e futuro di Mercedes-Benz si incontrano sull’Autostrada del Sole,
a poco più di cinquant’anni dalla sua inaugurazione, per raccontare l’evoluzione storica della tecnologica Mercedes.
Un viaggio in parallelo che vede a confronto le vetture, i van, i truck d’epoca in un confronto tra generazioni lungo due differenti itinerari, uno evocativo che ripercorre la suggestiva Autostrada Panoramica, l’altro innovativo e tecnologico, attraverso il tratto autostradale più avanzato d’Europa, la Variante di Valico.
MERCEDES TRUCK & AUTO – Protagonisti di questo affascinante racconto nella storia della Stella sono veicoli commerciali e vetture.
Dall’Actros 1846 LS, all’intera gamma Vans Euro 6, passando per la nuova Classe E e la smart BRABUS, affiancate da ‘oldtimer e youngtimer’ che hanno scritto la storia di Mercedes-Benz, quali il Truck LP 1620 del 1966, il Van L 319 box wagon del 1965, la 280 SE Coupè del 1968, la 190 E del 1983, la 200 E del 1984, e la smart prima generazione del 1998.
Mercedes-Benz | #RitornoalFuturo – La passione per l’innovazione non muore mai: nelle parole di Carl Benz sono racchiusi oltre 130 anni di evoluzione e ricerca, testimoniati da più di 90.000 brevetti registrati. Per ripercorrere questa rivoluzione tecnologica Mercedes-Benz ha scelto l’Autostrada del Sole, che da oltre mezzo secolo rappresenta un simbolo della mobilità del nostro Paese.
Protagonisti del #RitornoalFuturo della Stella la nuova Classe E, la più intelligente delle berline business, affiancata dalla nuova smart, oggi ancora più confortevole e sicura. Un grande famiglia che include anche i Van, rappresentati dalla gamma Euro 6 e i Truck con il nuovo Actros 1846 LS, ambasciatori di innovazioni che hanno reso la mobilità sempre più sicura, efficiente e connessa. Tutti insieme lungo il tratto autostradale più avanzata d’Europa, la Variante di Valico, uniti sotto l’acronimo C.A.S.E. che rappresenta i valori chiave del futuro della mobilità della Stella: connessa, autonoma condivisa ed elettrica. Mercedes-Benz truck LP 1620 – La prova: Il nostro viaggio dal passato al futuro inizia con il truck LP 1620, un esemplare del 1966 perfettamente conservato e proveniente direttamente dal museo Mercedes-Benz di Stoccarda. Prima di salire a bordo bisogna scaldare il motore, come si faceva un tempo. Il mezzo ha percorso oltre 2,4 milioni di Km ma sembra uscito nuovo dalla fabbrica. In comune con il nuovo Actros 1846 ha solo la cabina avanzata, la cilindrata del motore pari a 10,7 litri e il numero di cilindri (6).
Per il resto cambia tutto, a partire dai cavalli che sono solo 202 contro i 460 del nuovo e sono erogati diversamente. Il vecchio truck gira in alto intorno ai 2.000 g/m, perchè un un aspirato, mentre il nuovo Actros sta tranquillamente sotto i 2.000 a tutto vantaggio dei consumi e delle emissioni.
Anche salire a bordo non è agevole ed una volta in cabina tutto è a vista in un tripudio di meccanica. Si vede perfettamente il cinematismo del volante, che per la prima volta su un mezzo pesante, poteva essere dotato di servosterzo come optional. Il diametro è notevole e la posizione è molto orizzontale…una cosa a cui non siamo più abituati. E poi c’è il cruscotto tutto analogico con il minimo indispensabile.
Il cambio è manuale a 6 marce non sincronizzato, il freno a mano è una leva verticale posta nel pavimento ed il sedile ricorda la poltroncina di un teatro vecchia scuola. Di cinture neanche a parlarne quindi inutile cercarle. La fattura dei tessuti è impeccabile e l’imbottitura sembra nuova dopo anni di utilizzo. L’ampia superficie vetrata consente un ottima visibilità.
Per il resto a bordo si sta piuttosto comodi ma il rumore del motore alla velocità massima di oltre 60 Km/h si fa sentire! La cosa che più impressiona in questi 50 anni di progresso è l’abbattimento delle emissioni nocive di particolato del 99% ed il consumo di carburante più che dimezzato (da meno di 2,5 km/l a oltre 4).
Mercedes-Benz 190E – La prova: L’era della plastica – Saltiamo avanti di 20 anni e proseguiamo l’avventura a bordo di un esemplare della mitica 190E, la vettura in prova è del 1983 con alle spalle oltre 200.000 km.
Anche qui gli interni sembrano nuovi, specialmente i rivestimenti sedili. Nonostante i tanti chilometri sulle spalle non si avverte uno scricchiolio o una minima vibrazione. Tutto è vissuto in pieno relax anche per via delle prestazioni non troppo esaltanti del motore da 122 cv a benzina e dell’estrema silenziosità di cui già si poteva godere. Anche lo sterzo non è troppo preciso mentre la frenata convince. Se esternamente la linea era già avanti per i suoi tempi, gli interni a parte l’uso di plastiche al posto di legni pregiati degli anni ’60, differiscono completamente da quelli a cui siamo abituati ai giorni nostri. Tutto è semplice, razionale ma sopratutto analogico.
Mercedes-Benz Classe E 220 d – La prova: Passiamo avanti di 30 anni per arrivare ai giorni nostri e salire a bordo della nuova Classe E. Una vettura bella da vedere e da guidare. La cosa che più sconvolge è la plancia, dominata dai grandi display digitali, scie luminose di led e dai tanti tasti in alluminio. Si viene letteralmente avvolti dall’abitacolo che ci circonda come a bordo di un caccia grazie anche ai sedili molto ben profilati che trattengono perfettamente il pilota.
Tutto può essere comandato con la voce o tramite i pulsanti a sfioramento posti sul volante o sul tunnel centrale. Grazie ai tanti gadget tecnologici la vettura è in grado di capire se siamo stanchi, se stiamo sbandando o rischiamo di tamponare andando a correggere o prevenire eventuali errori. Ritroviamo la grande silenziosità riscontrata già sulla 190 e ulteriormente perfezionata.
Mercedes Futuro – Quella che ci attende nei prossimi anni è l’era delle vetture connesse tra di loro, della maggiore diffusione della trazione elettrica in ambito urbano anche per van e trucks, il continuo sviluppo della guida autonoma e non da meno l’evoluzione dell’auto condivisa, dal’esperienza dei giorni di nostri con car2go al futuro dell’auto condominiale condivisa all’interno della stessa struttura abitativa. Il futuro è alle porte ma non dimentichiamoci mai da dove siamo partiti!