Mercedes-Benz 300 Sl al Festival di Spoleto
Innovare nella tradizione è la filosofia che da sempre rappresenta le automobili Mercedes-Benz, in perfetta armonia con il Festival di Spoleto che da sessant’anni promuove l’arte in tutte le sue forme: dalla danza alla letteratura, dal teatro alle più moderne espressioni di visual art. Una storia di valori comuni che rivive anche grazie vere e proprie icone che hanno fatto la storia dell’automobile. Unite nel passato da un’epoca che segnava la nascita del Festival dei Due Mondi e il debutto delle prime ‘Super-Leicht’ della Stella, le superleggere che si affermavano nelle competizioni e conquistavano la scena del jet-set internazionale.
A sessant’anni dalla prima edizione del Festival, la Stella più rappresentativa della famiglia SL, torna a rendere omaggio alla rassegna umbra sulle ‘Ali di gabbiano’. Fino al 16 luglio la leggendaria 300 SL ‘Gullwing’ (W 198 I) è, infatti, protagonista delle notti del Festival, insieme alla AMG GT R, ultima nata della famiglia high performance di Mercedes-AMG che porta nel futuro la tradizione sportiva della Stella.
Mercedes-Benz 300 SL – Il 6 febbraio 1954, Mercedes-Benz presenta all’International Motor Sports Show di New York la vettura sportiva di serie 300 SL, riscuotendo grande successo. In occasione dell’anteprima mondiale, la Coupé con le caratteristiche porte ad ali di gabbiano incanta sia gli esperti che il pubblico. Dettagli tecnici come il telaio tubolare e l’insolita struttura delle porte sono, per l’epoca, un’assoluta novità, senza precedenti. La carrozzeria con il cofano basso ed allungato ed i parafanghi dalle linee decise ripropone molti elementi del prototipo W 194/11 del 1953, ad esempio la tipica powerdome. Le similitudini si estendono anche al di sotto del cofano. La serie W 198 I ha infatti ripreso dal prototipo anche l’iniezione diretta di benzina. Il sei cilindri in linea della 300 SL sviluppa una potenza nominale di 215 CV (158 kW). Nel prospetto, viene indicata una velocità massima di 260 km/h. Si tratta però di un valore calcolato ad un regime di 6500 giri/min ed un assale posteriore con rapporto di riduzione 1 : 3,25. Nella realtà, la vettura non riesce a raggiungere tale velocità: durante una prova di guida ufficiale dello stabilimento nell’agosto 1954, smontando il paraurti anteriore, viene registrata una velocità massima 247,5 km/h come valore medio tra andata e ritorno; il valore massimo in una direzione è di 252 km/h. Si tratta comunque di un valore davvero esemplare per una confortevole sportiva da strada dell’epoca.