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MAZDA2 DIESEL SKYACTIV TEST CONSUMI

MAZDA2 diesel è l’alternativa a gasolio della citycar della casa di Hiroshima. Piccola nelle dimensioni ma grande nella sostanza, tanto che lo slogan “la piccola ammiraglia” sembrerebbe calzarle a pennello. Prezzo per intenditori.

Nell’agguerrito settore delle citycar oggigiorno è difficile riuscire a proporre qualcosa che si distacchi in modo sostanziale dalla massa, che riesca a proporre un valore aggiunto rispetto alle classiche “quattro ruote ed un volante”. Quando mi sono trovato avanti alla Mazda2 ho preso consapevolezza del fatto che sì, la strada intrapresa è sicuramente quella giusta e potrebbe portare i frutti a breve.

MAZDA2 La vedo da fuori –  Che il Kodo Design abbia fatto il suo corso e stia maturando sempre più non ci piove, e la piccola Mazda2 conferma ancora una volta gli stilemi di casa. Nei suoi 4 metri e 6 centimetri trovano spazio muscoli alternati a tratti più morbidi in un connubio che ho avuto modo di apprezzare tanto. La calandra anteriore richiama a pieno titolo quella dell’ammiraglia Mazda6, con tanto di listello orizzontale rosso che spicca, mentre i fari LED accompagnano le linee del cofano seguendone gli scalini che puntano ai montanti. Il fianco scorre con una linea di finestrini curva verso il basso e raggiunge direttamente gli stop, incastonati in parte sul portellone del cofano ed in parte sulla sommità di un paraurti di notevoli dimensioni e forse leggermente “pesante” nell’aspetto.

MAZDA2 dentro come è – Salgo a bordo e la prima cosa che noto sono cuciture e tappezzeria in pelle di buona fattura, cose che non penseresti di trovare su una segmento B cittadina. Ma poi basta girarmi attorno e l’Head Up Display, così come il display touchscreen da 7 pollici al centro della plancia ed una strumentazione a triplo elemento dietro al volante, che ha ovviamente i comandi integrati, confermano l’idea che Mazda vuole ricreare per il cliente cittadino tutte le comodità e l’atmosfera premium delle vetture di alta gamma. Giro l’occhio però e che trovo? Una marea di pulsantini per disabilitare controlli elettronici di vario tipo: nel pacchetto di acquisto tutto è compreso, dal monitoraggio dell’angolo cieco degli specchietti fino all’Hill Holder, dai sensori che aiutano ad uscire dai parcheggi evitando le vetture che sopraggiungono (Rear Cross Traffic Alert) fino alla frenata d’emergenza in città (Smart City Brake Support). Roba che ci vorrebbe un manuale apposito…

Test consumi MAZDA2 diesel Ecorace –  Ma il punto forte di questa nuova Mazda2 diesel è il motore, senza che ci giriamo attorno. Sotto al cofano c’è uno SKYACTIV-D da 1.5 litri e 105 cavalli, con 220 Nm di coppia ed un cambio a 6 marce in dotazione. La questione è: si può consumare poco ed avere brio quando è necessario? In realtà sì. 105 cavalli devono spingere un’auto di 1.040 kg, ciò significa che schiacciando tutto l’acceleratore si riesce ad avere un buono spunto, ma questo propulsore permette anche un consumo medio di 3.4 litri/100km quando si decide di girare in modo tranquillo.
Beh, durante la ecorace organizzata da Mazda – una gara a chi consuma meno in 32 giri di pista -,  vinto in squadra con altri colleghi giornalisti dove abbiamo registrato un consumo di 3.1 litri /100 km. Per ipotizzare un consumo più reale ed adatto all’utilizzo giornaliero direi che uno 0.5 l di media lo dobbiamo aggiungere, situazione raggiungibile con attenzione alla guida. Ad ogni modo la casa dichiara medie di 3.4 l /100 km in combinato, valore che scende a 3.2 l / 100 km in extraurbano e che sale a 3.8 l / 100 km nel ciclo cittadino.

Motore 1-5 SKYACTIV-D – Un focus sul motore SKYACTIV-D è quasi d’obbligo, per compiacere gli amanti della tecnica nuda e cruda. Questo propulsore sfrutta l’alluminio come materiale che punta alla riduzione del peso, con il quale sono stati fatti il monoblocco, la testata e l’albero motore, mentre in termini di efficienza energetica e riduzione dei consumi e delle emissioni le soluzioni hanno visto l’adozione di due valvole EGR, supportate comunque da un filtro anti-particolato, e dei pistoni con design del cielo innovativo: al centro del pistone c’è una sorta di cono con la punta rivolta verso le valvole, sulla circonferenza del quale si sviluppa la scanalatura che funge poi da camera di scoppio. Il tutto poi è prodotto dalla Mazda stessa, che può così vantare un’auto al tutto e per tutto “fatta in casa”.

Prezzo MAZDA2 diesel –  La piccola di casa Mazda, in versione diesel, viene offerta ad un prezzo base di 17.300 euro per l’allestimento intermedio Evolve, cifra che rasenta i 20.000 euro se si sceglie l’allestimento top di gamma Exceed.

Conclusioni – Mazda2 diesel riesce davvero a ricreare l’ambiente premium di un’ammiraglia, ma alcuni particolari – spazio per le gambe dei passeggeri dietro e bagagliaio che per raggiungere i 280 litri di capienza ha dovuto optare per uno scalino molto pronunciato rispetto al piano di carico – fanno ricordare che si è su una citycar. Assistenza attiva e passiva alla guida sono il suo forte, così come la qualità degli accoppiamenti, il peso contenuto grazie agli acciai ad alta resistenza e tutta la tecnologia SKYACTIV. Il prezzo sopra la media è quindi giustificato dalla presenza di una dotazione di serie nettamente più nutrita rispetto alle dirette rivali: a mio parere il cliente ideale è quindi colui che apprezza la sostanza innanzitutto e che riesce lucidamente a valutare il confronto con le rivali a parità di optional.






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