SICILIA JEEP EXPERIENCE DAY
“Jeep Experience Days” in Sicilia, ispirato ai leggendari “Easter Jeep Safari” americani, che ha dato l’opportunità ai media di scoprire le diverse anime del marchio Jeep attraverso la guida di tutti i suoi modelli su fango, roccia, acqua e anche sull’asfalto delle autostrade siciliane. Una “due giorni” emozionante che ha regalato una vera e propria Jeep Experience. La carovana era composta da 33 vetture in rappresentanza dell’intera gamma: la Grand Cherokee, Wrangler, Cherokee e Renegade.
JEEP EXPERIENCE PRIMO GIORNO – Il primo giorno le vetture Jeep sono partite da Catania per raggiungere prima le pendici dell’Etna, il vulcano più grande e attivo d’Europa e il secondo tra i vulcani più attivi del mondo, e poi quota 1.900 metri. In questo primo tratto, perlopiù autostradale si sono potute ammirare le bellezze del Parco dell’Etna che si estende per 59.000 ettari ed è fruibile in qualunque stagione. Il percorso di avvicinamento al vulcano ha consentito di apprezzare le prestazioni dinamiche e il comfort su strada delle vetture Jeep sfatando così un luogo comune che vuole i veicoli 4×4 perfetti nell’off-road ma non certo efficienti nei consumi e nel comfort. L’ultima generazione di Suv Jeep infatti è dotata, a seconda dei modelli, di cambi automatici (a 8 marce, a 9 marce e a doppia frizione); del sistema di infotainment UConnect (con touchscreen da 5” a 8,4”, servizi Live e sistema di navigazione TomTom); di una gamma di dispositivi di sicurezza all’avanguardia (tra i quali i sistemi “Forward Collision Warning” con Crash Mitigation, “Lane Departure Warning” e “Blind Spot Monitoring”); e degli impianti audio Premium firmati da Harman Kardon, Alpine o Beats. Inoltre, l’efficienza dei consumi è assicurata dai nuovi motori diesel (da 2,0, 2,2 o 3,0 litri) e, sulle ultime versioni di Renegade e Cherokee, anche dalla funzione di disconnessione dell’assale posteriore.
JEEP E MOPAR – La sera i partecipanti hanno fatto ritorno alla base ubicata nei pressi del rinomato Castello di Donnafugata, dimora patrizia del XVII secolo e di recente impiegata per set cinematografici quali la serie televisiva Il Commissario Montalbano e il film Il Gattopardo premiato con la Palma d’oro al 16° Festival di Cannes. Nel resort omonimo, circondato da carrubi e alberi di ulivo, i partecipanti hanno potuto ammirare alcuni veicoli “MOPARized”, ovvero nati dalla collaborazione tra Mopar e Jeep, un sodalizio iniziato nel 1987, che combinano un look distintivo con le leggendarie capacità del marchio americano. In particolare, erano presenti tre concept car su base Wrangler – denominate Rubicon Sunriser , Rubicon Stealth and Sahara Black Revenge e – dotate di accessori Mopar per l’impiego off-road più estremo, e quattro vetture – modelli Cherokee, Renegade Trailhawk e Wrangler Rubicon – anch’esse equipaggiate con dotazioni Mopar adatte al tempo libero e alle attività outdoor.
JEEP EXPERIENCE SECONDO GIORNO – Il giorno dopo la carovana Jeep si è diretta verso la riserva naturale della Valle dell’Irminio dove si sono cimentati in un suggestivo percorso di off-road estremo tra terreni fangosi e rocciosi, frastagliati da torrenti e corsi d’acqua da guadare. Dopo aver superato il percorso tracciato nella Valle dell’Irminio, la carovana Jeep si è diretta verso L’Eremo della Giubiliana, a sud di Ragusa tra le campagne dell’altipiano Ibleo e i boschi di carrubi, dove l’evento Jeep “You Don’t Drive it. You Live it!” si è concluso con una straordinaria esibizione di potenza e velocità. Protagonista la Grand Cherokee SRT – dotata del motore HEMI V8 da 6,4 litri, 468 CV e cambio automatico a 8 marce – che è stata condotta da un pilota professionista su una pista d’atterraggio per aerei privati raggiungendo i 250 km/h e accelerano da 0 a 100 km in appena 5 secondi: è stata la migliore dimostrazione di come un Suv Jeep può davvero essere impiegato ovunque, anche su una pista.
JEEP TRAZIONE INTEGRALE – Un discorso a parte meritano i sistemi di trazione integrale Jeep adatti a qualsiasi sfida off-road e a tutte le condizioni di guida. A seconda dei modelli, sono disponibili “Jeep Active Drive”, “Jeep Active Drive Low”, “Jeep Active Drive I 4×4” con disconnessione dell’assale posteriore, “Jeep Active Drive II 4×4” con inserimento di marce ridotte, “Jeep Active Drive Lock 4×4” con bloccaggio meccanico dell’assale posteriore. E ancora: sistemi “Rock-Trac 4×4”, “Command-Trac 4×4”, Quadra Drive II 4×4 con differenziale elettronico a slittamento limitato posteriore, “Quadra-Trac II 4×4” e “Quadra-Trac SRT full-time 4×4” esclusivo della Grand Cherokee SRT.
SHOW CAR JEEP – Oltre alla performance della Grand Cherokee SRT, all’Eremo della Giubiliana i partecipanti hanno potuto conoscere da vicino alcune affascinanti showcar Jeep: la Renegade “Montreaux Jazz Festival”, realizzata insieme a Garage Italia Custom per la famosa rassegna musicale, e la Renegade “Harley Rat Rod” con cui il marchio Jeep celebra, per il secondo anno consecutivo, la sponsorizzazione dei principali eventi Harley Davidson nella regione EMEA. Infine, trait d’union tra showcar e vetture in produzione, la Cherokee “Night Eagle” presentata al salone di Francoforte proprio come showcar e oggi divenuta una serie speciale a tiratura limitata per l’Europa. E, per la prima volta insieme, la Cherokee “Night Eagle” era accompagnata dalla serie speciale Renegade “Night Eagle”, anch’essa prodotta in edizione limitata.
JEEP STEMMA TRAIL RATED – Inoltre, sulle vetture Jeep spicca il “Selec-Terrain”, il sistema di controllo della trazione che permette di scegliere tra cinque modalità per tutte le condizioni climatiche: Auto, Snow, Sand, Mud e Rock (su alcuni modelli è disponibile anche la variante “Sport” per la guida alle alte velocità). Un valido ausilio alla guida, quindi, che è stato impiegato largamente nella Valle dell’Irminio, un percorso duro. Solo i veicoli che ottengono le prestazioni migliori ricevono la classificazione “Trail Rated” che indica la sua capacità di superare qualsiasi ostacolo e percorrere qualunque strada. Per conquistare l’ambito stemma “Trail Rated” una vettura Jeep deve soddisfare cinque parametri molto rigorosi, legati a trazione, guado dell’acqua, manovrabilità, articolazione e altezza da terra.
EASTER JEEP SAFARI – Infine, va ricordato che fonte d’ispirazione dell’evento siciliano è stata certamente l’Easter Jeep Safari, il più grande raduno per appassionati di fuoristrada che ogni anno si svolge a Moab (Utah). Nato nel 1967, l’appuntamento ha raggiunto gli attuali nove giorni di durata e prevede escursioni off-road su alcuni dei percorsi più impegnativi degli Stati Uniti. Il momento clou è sempre il “Big Saturday” che celebra il sabato di Pasqua. Se nel 1967 era previsto un solo tracciato, il “Behind the Rocks Trail”, oggi si contano 40 percorsi di diversi livelli di difficoltà, che variano dal 2 al 9, tutti guidati da personale esperto. Dal 1982 l’Easter Jeep Safari è organizzato dai Red Rock 4-Wheelers, un club locale nato da un gruppo di famiglie e finalizzato al divertimento e alla promozione di uno stile di guida off-road responsabile. La stessa passione che anima JOG, Jeep Owners Group, il club dell’area EMEA che coinvolge sia i possessori di vetture Jeep sia i semplici appassionati contando a oggi oltre 51.000 iscritti in appena 18 mesi.