Ricaricare la bombola del gas alla stazione di servizio, rischi
Quali sono le differenze tra il GPL della bombola da cucina rispetto al GPL erogato dal distributore? I rischi e l'effettiva convenienza della ricarica di una bombola per uso domestico presso la stazione di servizio, operazione non lecita per la quale utilizzatore e proprietario della stazione di servizio sono passibili di pesanti sanzioni. Ne vale veramente la pena? Facciamo anche due conti.
In questa nuova guida sul GPL trattiamo un argomento spinoso, ovvero la ricarica delle bombole per uso domestico presso le stazioni di servizio, ovvero dal benzinaio che ha anche il GPL per le auto. Approfondiremo la questione perché non è conveniente, e soprattutto non è legale, ricaricare le bombole di gas da cucina nelle stazioni di servizio; questa è una pratica diffusa da chi pensa di risparmiare senza mettere in conto rischi e pesanti sanzioni: se si viene pizzicati dalle Forze dell’Ordine si è passibili di una multa fino a 10.000 euro, sia per il titolare della stazione di servizio sia per l’utente finale oltre ad una denuncia penale. Proviamo anche a capire le differenze tra il gas GPL della bombola da cucina rispetto al GPL erogato dal distributore.
GPL che cos’è
Il GPL è un carburante usato per l’autotrazione dei veicoli dotati di un impianto a GPL, ma anche per uso domestico. Nelle abitazioni che non sono raggiunte dalla linea del metano si utilizza il GPL in bombola, per cucinare o per riscaldamento. C’è anche la possibilità di dotarsi di un grande bombolone allocato all’esterno, che per legge va alloggiato in una buca nel terreno e ricoperto da sabbia o da terra di risulta. Il pregio delle bombole è che sono in grado di contenere una grossa quantità di energia, perché con poco gas in fase liquida si ottiene una notevole quantità di gas vaporizzato.
Il GPL è una miscela di 2 gas, propano e butano
Il GPL, o Gas di Petrolio Liquefatto, è una miscela di idrocarburi leggeri con un alto contenuto energetico, composto per la maggior parte da una miscela di propano e butano in diverse percentuali a seconda degli usi, ottenuti dalla distillazione del petrolio greggio e dal frazionamento del gas naturale.
Attenzione, perché non tutti i GPL sono uguali; quello delle bombole da cucina è caratterizzato da una percentuale molto diversa della miscela tra propano (più prezioso) e butano rispetto a quello erogato nelle stazioni di servizio per le automobili.
Differenza GPL delle bombole da cucina e del distributore
Qual è la differenza tra il gas GPL delle bombole da cucina e quello fornito dal benzinaio presso le stazioni di servizio? Il GPL “domestico” (propano commerciale), presente all’interno delle bombole da cucina, solitamente viene realizzato con una percentuale più alta, fino al 60% di propano e 40% di butano. Al contrario, il GPL erogato presso una stazione di servizio è composto da una miscela del 30% di propano e 70% di butano, quindi con una quantità nettamente inferiore di propano.
Ricordiamo anche che alla pressione atmosferica di 1 bar, il BUTANO vaporizza a -2°C ed il PROPANO a -45°C.
La differenza importante tra i due gas è la tensione di vapore, ovvero la pressione della fase gassosa in equilibrio con la fase liquida in un contenitore chiuso. Con il variare della percentuale di butano e propano c’è anche una diversa tensione di vapore con notevoli variazioni di pressione che aumenta con l’aumentare della temperatura. Anche il volume del GPL allo stato liquido aumenta con l’aumentare della temperatura, per cui se la bombola è completamente piena di GPL liquido e la temperatura continua a salire si può arrivare al collasso (scoppio) del recipiente. Per questo una bombola non viene MAI riempita di G.P.L. liquido.
Altra differenza è che il GPL in bombola si acquista al chilo, mentre dalla stazione di servizio al litro. I pesi specifici sono di 0,510 kg/l per il “propano commerciale” contenuto nelle bombole da cucina e 0,580 kg/l per il “butano commerciale” erogato dalle stazioni di servizio.
Una bombola da 10 kg contiene quindi 19,60 litri e viene riempita per l’80% del volume.
Ricaricare la bombola GPL al distributore
La pratica di ricaricare la bombola del gas da cucina al distributore di GPL (dal benzinaio) è controproducente, oltre ad essere illegale e molto pericolosa, perché ci si espone al rischio di esplosione della bombola.
Chi è allettato dal minor prezzo del GPL (al litro) rispetto a quello della bombola (a chilo) inconsapevolmente acquista un gas che “rende” meno, fino al -20/25% per uso domestico. Ma questo aspetto della convenienza economica lo vedremo più avanti.
In primis è bene ricordare la pericolosità di questa operazione, ovvero il rischio di esplosione della bombola caricata al distributore. Le bombole per uso domestico vengono rifornite secondo un protocollo specifico, che tiene conto della giusta pressione al variare della temperatura e soprattutto della quantità massima di GPL da inserire lasciando un spazio “vuoto” per consentire l’espansione naturale del gas in fase liquida con le temperature e per l’erogazione.
CONVENIENZA E RISCHI
Facciamo due rapidi conti prendendo in esame una bombola ricaricata alla stazione di servizio con “butano commerciale” rispetto ad una bombola da cucina ricaricata con “propano commerciale“.
Prendiamo come spunto 10 kg di gas acquistato con una bombola uso cucina, ovvero 19,6 litri di gas liquido. Alla pompa della stazione di servizio, caricando 19,6 litri di GPL, equivalgono a 11 kg di butano commerciale.
“PROPANO commerciale” in bombola: 19,6 litri (10 kg) di gas liquido generano 5.350 litri allo stato gassoso.
“BUTANO commerciale” alla stazione di servizio: 19,6 litri (11 kg) generano 4.606 litri allo stato gassoso.
A parità di litri in fase liquida la sorpresa arriva già sulla quantità di gas in fase gassosa che si riesce ad ottenere: con la ricarica dalla stazione di servizio mancano all’appello ben 744 litri di GPL allo stato gassoso.
Per raggiungere la parità di volume di gas in fase gassosa alla pompa devi caricare ancora 3,16 litri (744 in fase gassosa). Perciò ai 19,6 litri aggiungi 3,16 litri e ottieni 22,76 litri. Considerando il costo al litro del GPL alla pompa ad oggi di 0,8€/litri, la ricarica ti costerà 18€.
Il risparmio sembra esserci; da un primo conteggio, infatti, potresti risparmiare 7/10 euro. Ma la “resa”? Numerose testimonianze e conti alla mano, dimostrano che il GPL del distributore rende meno rispetto a quello presente nelle bombole. Si parla di un rendimento inferiore del 20%. Considerando questa percentuale per avere lo stesso rendimento, alla spesa di 18€ dovresti aggiungere un +20% ed aggiornando i conti, al distributore alla fine spendi circa 22 euro per avere le stesse prestazioni con il gas in bombola da cucina.
C’è uno scarto minimo di 3/5 euro, ma con rischi veramente pesanti in termini di sicurezza e sanzioni per i quali si arriva alla conclusione che il gioco non vale la candela.
Meglio acquistare una bombola da cucina già caricata e messa in vendita attraverso una rete ufficiale garantita e sicura.
Bombola del gas esplosa
Ecco cosa si rischia a ricaricare le bombole da cucina al distributore del GPL della stazione di servizio. Sotto è possibile vedere 2 bombole da cucina ricaricate presso una stazione di servizio recuperate nel luogo dell’incidente, di cui uno anche mortale.
Cosa è successo? Il GPL nelle bombole è una miscela bifasica di gas liquefatto e aeriforme; quando il contenitore viene riempito senza controlli con la parte liquefatta arriva al 95/100%, basta una minima variazione della temperatura per provocare l’esplosione della bombola.
Per questioni di sicurezza infatti non si supera mai con il gas liquido l’80%, lasciando un 20% alla fase gassosa.
Sanzioni/multe ricarica bombola GPL al distributore
La ricarica di una bombola da cucina effettuata presso il distributore del GPL per le automobili, oltre ad essere molto pericolosa come già visto, è punita dalla legge in base all’articolo 18 del Decreto Legislativo del 22 febbraio 2006, n. 128.
Fate attenzione, perché il “fai da te” riguardo alla ricarica delle bombole GPL viene sanzionato con multe che vanno dai 5 mila ai 10 mila euro per il proprietario della stazione di servizio dove si effettua la ricarica di bombole da cucina e dai 2 mila ai 4 mila euro per gli utenti che ne usufruiscono. Nei casi più gravi è prevista anche una denuncia penale con detenzione da 6 mesi a 3 anni.
Il reato può essere accertato tramite perizia tecnica anche in seguito ad un incidente (scoppio o incendio). Inoltre nel caso di riempimento abusivo, infatti, non sussiste la tracciabilità della bombola, cosa che invece è garantita dal collaudo regolare. Le sanzioni specifiche sono dettate ai numeri 5 e 6 dell’articolo 18 del Decreto Legislativo del 22 febbraio 2006, n. 128.
Leggi anche
⚠ “Ricarica bombola gas da cucina al distributore, Maximulta a gestore e cliente a LAMEZIA TERME“
⚠ “Riempivano bombole da cucina con GPL a Grisolia – sequestrato il distributore“
⚠ “Distributore carburanti riempiva anche bombole ad uso domestico di gpl, scoperto impianto e cliente . MACERATA“
PREZZI DELLE BOMBOLE
Il costo di una bombola al pubblico da 10 kg è di circa 25/30 euro; mentre per quella da 15 kg il prezzo oscilla tra 35 e 45 euro. Un chilo di GPL costa tra 2,50 e 3 €/kg.
In commercio esistono anche le bombole con una più alta percentuale di propano, utilizzate specialmente nelle zone di alta montagna più fredde, perché il butano congela ad una temperatura di circa 0 °C mentre il propano riesce ad evaporare fino a temperature molto più basse.
Bombole del gas da cucina GPL come funziona, caratteristiche
Sul mercato si trovano bombole del gas da cucina di varia grandezza, da 10, 15, 25 kg. In commercio ci sono anche bombole da 62 kg.
Sotto è possibile vedere attraverso una bella realizzazione grafica della NOVACOMET cosa succede ad una bombola quando eroga gas e viene aperta la valvola alla pressione atmosferica.
A SX bombola sotto pressione ed a temperatura ambiente. Il gas liquido si deposita sul fondo, mentre nella parte superiore c’è il gas vaporizzato. Il gas prelevato dalla bombola viene generato dalla vaporizzazione del gas liquido ed in questo passaggio dallo stato liquido a quello gassoso (evaporazione) si raffredda.
A DX quando la bombola viene aperta il gas liquido passa allo stato gassoso, assorbe calore dall’esterno e la temperatura interna della bombola si abbassa notevolmente. Il calore necessario per permettere al GPL di continuare ad evaporare viene prelevato dall’aria o con l’ambiente circostante a contatto con la bombola.
Meglio propano o butano?
Il propano fornisce alta pressione a temperature più basse e la sua vaporizzazione è più veloce, così è indicato per essere utilizzato e stoccato all’esterno. Il butano è più adatto per essere usato all’interno o nel periodo estivo.
PROPANO COMMERCIALE |
BUTANO COMMERCIALE |
|
Formula Chimica | C3H8 | C4H10 |
Peso molecolare | 44 | 58 |
Peso specifico allo stato liquido | 0,510 kg/l | 0,580 kg/l |
Peso specifico allo stato gassoso | 1,87 kg/dm3 | 2,44 kg/m3 |
Punto critico temperatura | 97,5° | 150,8° |
Punto critico pressione | 45,6 bar | 38,8 bar |
Punto di ebollizione | -43° | -0,4° |
Potere cal. inf. | 11.070 Kcal/kg | 10.920 Kcal/kg |
Temp. accensione in aria | 510° | 490° |
Limiti di accensione in % del vol. | 2,1 – 9,5 | 1,5 – 8,5 |
Litri di gas a 1.013 mbar e 15° da 1 litro di gas liquido | 270 | 235 |
Litri di gas a 1.013 mbar e 15° da 1 kg di gas liquido | 535 | 435 |
La differenza di resa delle due tipologie di GPL è ovviamente diversa soprattutto in alcune condizioni particolari di basse temperature. Si ha una resa migliore per uso domestico nella miscela dove è maggiore la concentrazione di propano, ovvero il gas delle bombole da cucina.
Sotto le differenti pressioni e temperature di evaporazione tra il “propano commerciale” (60% propano / 40% butano) e “butano commerciale” (30% propano – 70% butano).
Diciamo che nelle bombole da cucina è presente il “propano commerciale“, mentre alla stazione di servizio viene erogato il “butano commerciale“.
Mentre il propano non gassifica più e rimane liquido fino alla temperatura di -43°, per il butano questo avviene alla temperatura di -0,4°. Ciò significa che il “butano commerciale” (quello della stazione di servizio) con il clima freddo al di sotto di 0° potrebbe avere qualche problema se utilizzato all’interno di una bombola da cucina che potrebbe smettere anche di erogare gas.
Bombole da cucina a GPL come si usano in sicurezza
Per avere la massima sicurezza le bombole devono essere mantenute in posizione verticale, in modo da assicurare che solo la fase vapore possa uscire dal rubinetto ed entrare nel regolatore di pressione.
Per alimentare una cucina da 12 kW ed una stufa da 4 kW per un totale di 16 kW si devono impiegare 2 bombole da 25 kg collegate tra loro (18 kW). 1kg/h di GPL è uguale a 12,8 kW, mentre 1kg/h di propano corrisponde a 13,95 kW.
Misura della bombola (kg GPL) o del serbatoio (m³ Propano) | Massima portata di erogazione (kg/h) | Massima potenza disponibile (kW) |
---|---|---|
10 kg | 0,4 | 5,2 |
15 kg | 0,5 | 6,4 |
25 kg | 0,7 | 9 |
100 kg | 2 | 25,6 |
1 m³ | 6 | 84 |
1,5 m³ | 8 | 112 |
3 m³ | 10 | 140 |
5 m³ | 18 | 251 |
Chi è abilitato a ricaricare in sicurezza le bombole da cucina con GPL?
La ricarica delle bombole GPL deve essere effettuata da personale specializzato. Infatti quando si acquista una bombola è prevista una cauzione, che viene restituita quando la si riporta indietro.
Il contenitore vuoto successivamente viene controllato e ricaricato nei centri specializzati, dopo un controllo delle condizioni della bombola e dei suoi sistemi di sicurezza e della valvola.
GPL delle bombole, e Confronto con altri combustibili, Apparecchi nuovi o con buona manutenzione D.P.R.
Potere calorico superiore | Unità di misura | Rendimento Utilizzazione % | Calorie utili per unità di misura | Calorie totali per 1000 Cal/utili | Quantità comb. per equiparare 1 Kg Propano | Unità di Misura | |
---|---|---|---|---|---|---|---|
PROPANO | 12.000 | K.Cal/Kg | 91 | 10.920 | 1.099 | 1 | Kg |
METANO | 9.000 | K.Cal/mc | 91 | 8.190 | 1.099 | 1.35 | mc |
OLIO COMB. 3/5°E | 10.300 | K.Cal/Kg | 75 | 7.725 | 1.333 | 1.45 | Kg |
GASOLIO | 9.000 | K.Cal/l | 85 | 7.650 | 1.176 | 1.45 | l |
KEROSENE | 8.600 | K.Cal/l | 75 | 6.450 | 1.333 | 1.70 | l |
LEGNA | 3.600 | K.Cal/Kg | 40 | 1.440 | 2.500 | 7.6 | Kg |
ENERGIA ELETTRICA | 860 | K.Cal/kWh | 100 | 860 | 1.000 | 12.7 | kW |
Il butano
Il gas butano è un idrocarburo gassoso incolore e inodore (molto meno del propano) composto da quattro atomi di carbonio e dieci atomi di idrogeno, con la formula chimica C4H10 che si ottiene per distillazione frazionata dal petrolio e dal gas naturale. Ha una temperatura di liquefazione prossima a 0 °C e molto facile da liquefare. Il butano commerciale è caratterizzato da un particolare odore sgradevole al fine di aumentarne la riconoscibilità nell’aria. Viene miscelato con percentuali diverse a seconda degli usi con il propano per avere il GPL, gas utilizzato come carburante per automobili e come combustibile, sia per usi domestici che industriali, per le bombole da cucina e lampade da campeggio. Nel settore alimentare il butano viene usato come antiossidante in alcuni prodotti fritti e congelati.
Il propano
Il propano è un idrocarburo alifatico di formula CH3CH2CH3. Appare come un gas incolore ed inodore a temperatura ambiente ed a pressione atmosferica standard (1 atm a 20-25 °C) e può essere facilmente liquefatto per compressione. Il propano si trova in natura come componente del gas naturale e del petrolio grezzo, da cui viene estratto per distillazione frazionata.
La reazione più importante del propano è sicuramente la combustione CH3CH2CH3 + 5O2 → 3CO2 + 4H2O + energia.
Il propano viene utilizzato come combustibile in miscela con altre sostanze come il butano, gas refrigerante (identificato dal codice R290), come solvente, come propellente e come intermedio di reazione nelle sintesi organiche. La relativa assenza di tossicità, inoltre, fa sì che la sostanza possa essere utilizzata anche in medicina come propellente per inalatori destinati alla somministrazione di principi attivi in forma di aerosol. Ha un basso prezzo e si trova in abbondanza.
GPL per tutti gli usi
Il GPL, oltre ad essere un carburante per auto, rappresenta la principale alternativa al gas metano in tutte le abitazioni non collegate alla rete di distribuzione nazionale.
Soprattutto in campagna, nelle zone rurali e nei piccoli centri urbani non raggiunti dai gasdotti del metano, il GPL è il combustibile più comune per cucinare e riscaldare. In questo caso il gas viene scaricato in comode bombole oppure in serbatoi interrati di oltre 1.000 litri.
Considerazioni finali
Se sei arrivato fino in fondo dovresti aver compreso la maggior qualità del gas GPL contenuto nelle bombole da cucina e tutti i rischi connessi alla ricarica di questi contenitori presso le stazioni di servizio del GPL per auto. E se trovi prezzi stracciati per una bombola di GPL al di sotto dei 23 euro, come quella da 10 kg, è molto probabile che sia stata ricaricata al distributore in modo illegale.
Leggi anche un interessante RAPPORTO DEI VIGILI URBANI sullo SCOPPIO delle BOMBOLE
Video impianto a gas benzina, kit retrofit
Leggi anche:
→ Impianto GPL retrofit auto
→ Metano o GPL su motore diesel
→ Auto ibride GPL
→ Revisione bombole auto GPL e metano
→ Novità ed aggiornamenti su auto a GPL
→ Novità ed aggiornamenti su auto a metano
→ Cosa ne pensi? Fai un salto sulla discussioni sul FORUM!