Particolato PM10 e PM2.5, valori, cosa è
Polveri sottili provenienti dai motori diesel e benzina con valori in continua riduzione dalla Euro 0 alla Euro 6 e sotto controllo per una qualità dell'aria migliore. Dove nasce il particolato (PM10)
Con il nome di “particolato”, anche conosciuto come materia particolata, ci si riferisce ad una miscela di particelle solide e liquide di dimensioni molto piccole, con una natura chimica particolarmente complessa e variabile, che possono essere sospese nell’aria o in altri liquidi. Le particelle che costituiscono il particolato possono essere di varie dimensioni, ma quelle di interesse principale per la salute umana sono quelle che hanno un diametro inferiore a 10 µm micrometri (PM10) o inferiore a 2,5 µm micrometri (PM2.5), in quanto possono penetrare nelle vie respiratorie e causare danni alla salute.
Le particelle di PM10 e PM2.5 sono caratterizzate da lunghi tempi di permanenza in atmosfera e, quindi, possono essere trasportate anche a grande distanza dal punto di emissione.
Origine, da dove proviene il particolato?
Il particolato può provenire da una varietà di fonti antropiche e naturali: dal traffico veicolare da dove arrivano molte sostanze gassose che contribuiscono alla formazione di PM10 come gli ossidi di zolfo e di azoto, i COV (Composti Organici Volatili) e l’ammoniaca, dall’industria e dal riscaldamento domestico o da fonti naturali come le eruzioni vulcaniche, le tempeste di sabbia e gli incendi boschivi.
Limiti massimi di particolato
Le normative antinquinamento fissano per il particolato livelli massimi di concentrazione e limiti sulle polveri fini in base al suo peso per chilometro (espresso in g/Km) ed in relazione alla quantità al KM di particelle emesse. Scopriamo cosa è il particolato ed i limiti massimi di concentrazione imposti dalle nuove normative Euro 6.
Già con l’avvento della norma Euro 5, la massa delle polveri sottili ammessa allo scarico delle automobili era stata drasticamente abbassata a 5 milligrammi per chilometro (0,005 g/Km); tale soglia, identica sia per i diesel che per i benzina a iniezione diretta, è rimasta pressoché invariata anche con la Euro 6c.
PARTICOLATO Diversa invece è la situazione considerando il numero di particelle di particolato, fissate per i diesel a 600 miliardi per chilometro già dalla Euro 5b; la stessa normativa, al contrario, non stabiliva alcun limite per i propulsori a benzina.
La progressiva diffusione dei motori ciclo Otto a iniezione diretta ha obbligato il legislatore a correggere questa lacuna; così con la Euro 6 è stato fissato il limite a 6.000 miliardi di particelle per Km, 10 volte superiori a quelli per i diesel; tutto ciò per le vetture omologate fino al 31 agosto 2017.
PARTICOLATO GRAFICO valori massimi CO, THC, NOX e PM dalla normativa Euro 0 alla Euro 6
PARTICOLATO Tabella valori limite delle emissioni di particolato correlati con le fasce di appartenenza dei tipi di autoveicoli omologati M1 (automobili) e N1 (veicoli commerciali) ai sensi della direttiva 70/220/CEE e del Regolamento CE 715/2007 e successive modifiche e integrazioni.
Tipi di veicoli | M1>2500 e N1 (Rif 1) | M1>2500 e N1 (Rif2) | M1>2500 e N1 (Rif 3) |
Valore limite massa | (g/km) | (g/km) | (g/km) |
euro 1 | 0,14 | 0,19 | 0,25 |
euro2 | 0,08 | 0,12 | 0,17 |
euro 3 | 0,05 | 0,07 | 0,1 |
euro 4 | 0,025 | 0,04 | 0,06 |
euro 5 | 0,005 | 0,005 | 0,005 |
euro 6a | 0,005 | 0,005 | 0,005 |
euro 6b/c/d-TEMP/d | 0,045 | ||
MASSA N1 | |||
Classe | euro 1 e 2 | euro 3, 4, 5 e 6 | |
Rif 1 | RW < 1250 | RW < 1305 | |
Rif 2 | 1250 < RW < 1700 | 1305 < RW < 1760 | |
Rif 3 | RW > 1700 | RW > 1760 |
TABELLA Valori limite del PM10 stabiliti dalla normativa per la protezione della salute umana
TABELLA VALORI LIMITE PARTICOLATO PER LA SALUTE UMANA | |
PERIODO | VALORE LIMITE |
Giornaliero 24 ore | 50 µg/m3 da non superare più di 35 volte per anno civile |
Annuale 12 mesi | 40 µg/m3 |
Per abbattere il particolato e le polveri fini sia nei motori diesel sia nei motori a benzina si utilizza il filtro antiparticolato con due nomi diversi: GFP per i motori a benzina e FAP/DPF per i motori diesel che tratteremo prossimamente.