1° motore diesel Honda, le finezze e le caratteristiche del 2.2 i-CTDi
Il primo motore diesel Honda della storia è stato il 2.2 i-CTDi che pur non disponendo di tanti cavalli, è stato ritenuto dal costruttore il più evoluto tra i motori a gasolio. Era pulito, leggero e robusto, adottava soluzioni che hanno fatto scuola.
Il motore della Accord 2.2 iCTDi è stato il primo motore diesel che in 55 anni di storia la Honda ha interamente progettato e sviluppato al proprio interno, sotto la guida di Senior Chief Engineer Kenichi Nagahiro del Tochigi Centre. Le sue impeccabili credenziali sottolineano l’importanza del progetto del quale era responsabile oltre al programma di sviluppo del motore di formula Indy, sfociato in quello di Formula 1; inoltre, sempre sotto la sua influenza, è nata la famosa tecnologia VTEC.
A proposito di storie che riguardano le auto ed i motori oggi ti vogliamo parlare di questo primo motore diesel Honda è stato prodotto nell’impianto Honda Engineering di Takanazawa, a 100 chilometri a nord di Tokyo, specializzato nelle realizzazioni in alluminio per la produzione delle NSX e delle S2000.
Primo motore Honda diesel, storia com’era fatto caratteristiche
Il primo motore diesel Honda era nato dalla fusione semisolida dell’alluminio, con la quale erano stati realizzati l’intero blocco motore e la testata. Grazie all’inedita un’anima cilindrica in sabbia dal rivestimento resistente alla pressatura, si era ottenuta una configurazione “closed deck” ad elevata rigidità utilizzando il processo di pressofusione ad alta pressione.
Con tale metodo lo spessore dell’alluminio tra i cilindri era ridotto a soli 3 mm e la lunghezza totale del monoblocco era equivalente a quella di un motore a benzina! L’elevata qualità della fusione, in seguito trattata termicamente, conferiva una maggiore rigidità e durezza della superfici. Il risultato finale era un prodotto più leggero, più rigido, più robusto e più accurato.
Motore Honda diesel, come funziona
Le particolarità tecniche del primo motore diesel Honda erano diverse, forse la più importante era la presenza nei collettori d’aspirazione di una farfalla elettronica a variazione continua (come nei motori a benzina!) che, aumentando la turbolenza dell’aria immessa nei cilindri, permetteva di migliorare la combustione.
Il turbocompressore a geometria variabile era raffreddato ad acqua dal lato compressore, proprio come la valvola EGR a controllo elettronico. Il raffreddamento ad acqua dei gas di scarico, prima del loro ricircolo, aiutava a ridurre ulteriormente la formazione degli ossidi di azoto e di particolato.
Le 16 valvole erano azionate da bilancieri a rulli per limitare gli attriti, mentre per ridurre vibrazioni, rumori ed ingombri, era stato impiegato un contralbero di bilanciamento secondario assai compatto che convive con i 4 cilindri disassati. Il rapporto di compressione era di soli 16,7:1, mentre la pressione d’iniezione del common rail Bosch di seconda generazione era di oltre 1.600 bar con iniezione pilota e iniezione principale.
Per far fronte all’elevata coppia del propulsore erano stati irrobustiti vari organi: la frizione bidisco, il differenziale a 4 spintotti ed il semialbero di collegamento tra i semiassi delle ruote ed il rapporto finale di trasmissione.
Motore Honda diesel, prestazione ed emissioni
La potenza massima erogata dal 2,2 litri era di “soli” 140 CV a 4.000 g/m ma la coppia di 340 Nm a 2.000 g/m era decisamente elevata considerando i consumi di carburante (nel ciclo combinato 5,4 l/100km).
Il primo motore Honda diesel rispettava le norme EURO 4, con 143 g/km di emissioni di CO2. Permetteva alla Accord di raggiunge una velocità massima di 210 km/h ed uno scatto da 0 a 100 km/h in 9,3 secondi.
Questo è motore Diesel By Honda aveva 140Cv, 350Nm di coppia, 2.200cc: era interamente in alluminio con turbo a geometria variabile su cuscinetti raffreddato a liquido, iniezione diretta common-rail, catena di distribuzione in bagno d’olio priva di manutenzione, controalberi d’equilibratura per smorzare le vibrazioni provenienti dai pistoni, biella forgiata alesata inseguito frantumata e riunita in fase d’assemblaggio per mantenere l’alesaggio del foro intatto e albero a camme e punterie su rulli.
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Honda Accord 2.2 i-CTDI diesel SCHEDA TECNICA
- MOTORE: distribuzione DOHC 16V con bilancieri a rullo; alesaggio x corsa (mm) 85 x 97,1, Cilindrata (cc) 2.204; rapporto di compressione 16,7:1; potenza max 140 CV (103 kW) a 4.000 giri/min; coppia max 340 Nm a 2.000 giri/min
- ALIMENTAZIONE: valvola a farfalla a controllo elettronico sull’aspirazione; common rail a due stadi con oltre 1.600 bar
- SOVRALIMENTAZIONE: turbocompressore a geometria variabile raffreddato ad acqua; intercooler EGR elettronica raffreddata ad acqua
- RAPPORTI CAMBIO: I) 3,933:1; II) 2,037:1; III) 1,250:1; IV) 0,883:1; V) 0,687:1; RM 4,008:1; rapporto finale 3,285:1
- TRASMISSIONE: rinforzata con frizione bidisco PESO in o.d.m. (kg) 1473
- VELOCITÀ MAX: (km/h) 210
- ACCELERAZIONE: 0-100 km/h (sec) 9,3
- CONSUMI CARBURANTE: (1999/100/EC) L/100 Km; urbano 6,7.
Foto motore diesel Honda Accord 2.2 i-CTDi
L’articolo completo sul funzionamento del primo motore Honda i-CTDi lo puoi trovare sul magazine ELABORARE n°81 ordinabile on line.
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